We World Festival, “Unite e plurali”: a Milano tre giorni di eventi per “creare alleanze che generano cambiamenti”
Tre giorni per riflettere, discutere e immaginare insieme un mondo più giusto e inclusivo. Torna a Milano, per la sua 15esima edizione, il WeWorld Festival, in programma dal 23 al 25 maggio negli spazi di BASE Milano. Un evento gratuito e aperto a tutte e tutti, che intreccia diritti, parità di genere, libertà dei corpi, arte, attivismo e cura collettiva in un ricco programma di talk, spettacoli, mostre e musica. Il tema di quest’anno, “Unite e Plurali”, un invito a riconoscere e celebrare le soggettività nella loro complessità, costruendo alleanze che generano cambiamenti concreti.
“Ci hanno abituate a scegliere: madre o in carriera, bella o intelligente, indipendente o rispettabile. Noi invece scegliamo la E. La lettera più femminista dell’alfabeto, quella che tiene insieme, che non esclude. Perché siamo unite e plurali, libere e diverse”, ha spiegato Greta Nicolini, direttrice del WeWorld Festival. Tra le ospiti di questa edizione: la scrittrice Lidia Ravera, la fotografa Simona Ghizzoni, la divulgatrice economica Aminata Gabriella Fall (@Pecuniami), il rapper Amir Issaa, l’attrice e comica Laura Formenti, l’attrice e regista Yvonne Sciò, le attiviste della pagina Instagram Mammadimerda, la formatrice e attivista Irene Facheris, la cantane Giulia Mei, l’economista Azzurra Rinaldi, le scrittrici Carolina Capria e Claudia De Lillo (@Elasti), Alice Agnelli, e molti altri.
Il Festival si aprirà ufficialmente il 23 maggio con i saluti istituzionali dell’amministrazione, seguiti dall’inaugurazione delle mostre fotografiche con Simona Ghizzoni, vincitrice della menzione WeWorld al Premio Ponchielli, e dagli interventi di Marco Chiesara, Presidente WeWorld, e della Direttrice del WeWorld Festival Greta Nicolini. Al centro di questa edizione, le sfide che viviamo ogni giorno: personali, politiche, collettive. Si parlerà di corpi non conformi, maternità, genitorialità, indipendenza economica, giustizia mestruale, sessualità ed educazione affettiva.
Il 24 maggio si parte con il talk “Oltre Trump: il futuro della Diversity & Inclusion in un mondo che cambia” (ore 11), coinvolgendo esperti ed esperte provenienti da diversi settori. Intervengono Annalisa Casino, Legacoop Nazionale; Marilucy Saltarin, Golden Goose; Veronica Giovale, Partner Newton, Fabrizio Acanfora, scrittore, musicista e attivista. Introducono Miriam Pasqui – Comune di Milano e Dina Taddia – Consigliera Delegata WeWorld. Modera: Martina Castigliani, il Fatto Quotidiano.
Si continua con la chiacchierata femminista “Manifesto del corpo libero” (ore 13.30). Insieme verrà composto il “manifesto del corpo libero”, che confluirà nel libro Corpi in rivolta curato da WeWorld: un’indagine corale sul corpo delle donne, terreno di controllo patriarcale, simbolo di resistenza e strumento di trasformazione. Il dialogo sarà guidato da Mara Heidemperger, operatrice dello Spazio Donna WeWorld di Milano Corvetto e Martina Albini, Coordinatrice del Centro studi di WeWorld. Alle 15, ci sarà il talk “Genitori (im)perfetti: Tra solitudine, supporto e nuove prospettive”. Con Valentina Culotta, pedagogista e case manager di WeWorld e Serena Barbieri, psicologa che ha dato vita a Spazio FormaMentis. Diego di Franco (@ilmeravigliosomondodeipapà) porterà la sua esperienza di genitorialità che mira a ribaltare la percezione del lavoro di cura, che nel nostro paese ricade quasi sempre solo sulle madri.
Il piacere femminile è ancora un tabù. E la masturbazione femminile? Quasi mai nominata. Quasi mai raccontata. Invisibile nel linguaggio, nell’educazione, nella cultura. Questo il tema del talk “Il piacere è nostro – Desideri, corpi, libertà” con la pedagogista Alessia Dulbecco, autrice di “Il piacere sovversivo della masturbazione” (Tlon); Norma Rossetti, CEO e fondatrice My Secret Case; la ginecologa, sessuologa e divulgatrice Chiara Gregori e l’antropologa, formatrice e consulente – comitato scientifico di Tabooteca Nicoletta Landi. Nella chiacchierata femminista “Anche i Maschi piangono”, il comico Pierluca Mariti, alias @piuttosto_che, con la sua ironia aiuterà a rompere il ghiaccio e aprire la strada a un dialogo autentico su modelli positivi legati al ruolo di uomini e ragazzi nella società.
Il corpo cambia, ma la società lo accetta davvero? nel talk “Scomodi, Invisibili, Potenti: Corpi che Resistono” Azzurra Rinaldi, economista femminista, ne parla con la psicologa, socia dell’Istituto Minotauro Laura Turuani, autrice di “Le schiacciate” (Solferino); la giornalista, conduttrice radiofonica e scrittrice Claudia de Lillo; la scrittrice femminista e creator digitale Dalila Bagnuli e Martina Alibini, Coordinatrice del centro Studi di WeWorld.
Focus sul sistema mediatico e digitale che amplifica le disparità di genere. Se ne parlerà nel talk “Dalle parole all’odio: Giornaliste, Attiviste e il Prezzo della Visibilità Online”: con la giornalista e fondatrice di thePeriod Corinna de Cesare; il rapper e scrittore Amir Issaa; la stand up comedian Laura Formenti, la formatrice, scrittrice, podcaster e attivista femminista Irene Facheris e la scrittrice Lidia Ravera si analizzeranno le radici di questo fenomeno, il suo impatto sulla vita reale e gli strumenti per costruire spazi più sicuri e inclusivi nel dibattito pubblico. Modera Eugenia Nicolosi, Gedi-La Repubblica.
Uno sguardo fuori dai nostri confini, sulle crisi umanitarie contemporanee sarà al centro del talk “Dalla parte di chi resiste: L’umanitario visto dalla parte di chi lo vive”. A partire dal report di WeWorld Her Future at Risk, questo talk propone uno sguardo sulle crisi umanitarie contemporanee – dall’Afghanistan alla Palestina passando per l’Ucraina – attraverso le storie e le voci di donne. Partecipano al talk: Rahel Saya, giornalista e attivista afghana per i diritti di donne, bambine e bambini; Giovanna Fotia, Direttrice Paese WeWorld in Palestina; Marta Collu, Humanitarian Aid and Fragility, Gender Coordinator Cooperazione Italiana e Piero Meda, Rappresentante Paese WeWorld in Ucraina.
La giornata di domenica 25 maggio si aprirà con un focus sugli stereotipi nella politica nel live recording del podcast “Una volta un uomo” insieme a Leoluca Armigero di Aestetica Sovietica e Corinna De Cesare, founder thePeriod con ospite speciale la deputata Gilda Sportiello. Quando l’attenzione mediatica si spegne, restano le storie. Nel talk “Raccontare la crisi: la Siria oltre il mainstream”, con Chiara Pancari, Editor e content creator Factanza; Andrea Sparro, rappresentante Paese Siria WeWorld, si va oltre i numeri, le statistiche e i titoli di cronaca per mantenere viva la memoria su crisi dimenticate come quella siriana, e la giornalista Lucia Capuzzi.
Libere di sognare senza limiti. Il Dream Gap è il divario che limita i sogni delle bambine, radicato negli stereotipi di genere. A partire dal suo libro “Maestre. Disobbedire e ascoltare se stesse” (HarperCollins), Carolina Capria narrerà un viaggio tra donne che hanno sfidato le regole per seguire la propria strada. Intervengono Beatrice Dondi, vicecapo redattrice de L’Espresso; Monica Zanetti, pioniera nell’industria automotive; Marta Migliosi, educatrice Via Libera del progetto F200 Milano Barona per WeWorld.
Come riconoscere i campanelli d’allarme di una relazione tossica? Il talk “Red flag – manuale di istruzioni: come riconoscere i segnali di una relazione disfunzionale” si propone di fornire strumenti utili a tutelare il proprio benessere emotivo, con Chiara di Cristofaro (Alley Oop – Il Sole 24 Ore); la Delegata del Sindaco per le Pari Opportunità di genere Comune di Milano Elena Lattuada, e la community Mica Macho – spazio aperto per ripensare il maschile. Modera l’attrice e attivista Valentina Melis.
Spazio alle emozioni: come liberarle dai pregiudizi? Questo il tema al centro del talk “L’alfabeto del cuore. La parità parte dalle emozioni”, organizzato da Donna Moderna, con la scrittrice Camilla Ronzullo, lo psicoanalista Leonardo Mendolicchio e l’attrice Alice Lupparelli, su Netflix con la serie Maschi veri e protagonista della serie Adorazione.
In Italia, come in altri Paesi del mondo, sono ancora tante le persone con mestruazioni che non possono accedere ai prodotti mestruali di prima necessità: cosa significa e cosa implica la povertà mestruale? Se ne parla nel talk “Il ciclo è politico: perché la povertà mestruale ci riguarda tutte e tutti” con Michela Chimenti, fotogiornalista, podcaster e ideatrice del progetto “Home Sweet Home”; Martina Albini, direttrice del Centro Studi di WeWorld; Stella Pulpo, scrittrice e Maria Cristina Baggi, associata di Tocca a Noi.
“Unite e plurali” vuol dire fare chiarezza sul modo in cui la prospettiva femminista si confronta con il principio della presunzione di innocenza nei processi giudiziari. Al Festival se ne parla nel talk “Sorella io ti credo”, interrogandosi su cosa comporti, in concreto, scegliere di credere, anche quando l’accusato è una persona vicina o percepita come affidabile, contesti in cui la violenza può essere minimizzata, relativizzata o addirittura negata. Partecipano al talk la giornalista femminista Giulia Siviero, Nicoletta Parvis avvocata penalista esperta in violenza di genere e difesa soggetti fragili e Ilaria Maria Dondi giornalista e autrice.
Si chiude il festival con una chiacchierata e performance musicale con l’artista Giulia Mei.
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