Amara eliminazione per Jasmine Paolini: 3 match point non sfruttati, Svitolina vince in rimonta
Jasmine Paolini saluta il Roland Garros 2025 agli ottavi di finale. Sembrava a portata di mano il traguardo dei quarti, per il secondo anno consecutivo. Invece, per tre volte, a un punto dall’obiettivo questo si è allontanato. E il resto l’ha fatto Elina Svitolina: passa l’ucraina per 4-6 7-6(6) 6-1. Ora per lei ai quarti la vincente tra Elena Rybakina e Iga Swiatek, in quella che è una parte alta della quale si conosce l’altissimo tasso di incertezza.
Bastano i primi punti per capire che Paolini è più che concentrata nella fattispecie. Tanta profondità, capacità di trovare i colpi al momento giusto e tenere Svitolina lontana o non concederle mai palle facili: sono questi i segreti del primo break, quello che la porta sul 2-0. Vero è che anche l’ucraina gioca a un signor livello, il che aumenta il valore del tutto. Il dritto, in particolare, è il motore del gioco della numero 4 WTA, che però si ritrova a dover subire la reazione della sua avversaria: tre risposte vincenti di Svitolina e una quarta molto profonda annullano il break vantaggio. L’ucraina, però, si disunisce subito dopo ed è un doppio fallo a restituire a Paolini il 4-2. Il game successivo è anche ricco di tensione, con errori non banali, numeri in demivolée, solidità da fondo e palle break annullate che si alternano. Alla terza chance Svitolina vede e raggiunge una palla corta, lob largo di Paolini e 4-3. Se ne vanno due palle del 5-3 (ma i meriti sono tutti dell’ex vincitrice di Roma), e allora si va sul 4-4. Jasmine tiene a zero, poi gioca con estrema propositività in risposta: 0-30, poi un set point, poi un altro. E un altro ancora: quello giusto, perché gira lo scambio con il dritto e, dal centro, lo spedisce verso destra. Lo schema più iconico del set le consente di portarlo a casa: 6-4.
Dopo due game relativamente tranquilli, nel terzo diventa fondamentale per Paolini tenere la battuta, anche con un paio di punti d’alta qualità. Con il sole ormai pieno sopra il Bois de Boulogne, l’azzurra, rinfrancata, piazza il rovescio lungolinea per guadagnarsi la palla break. E sempre con il rovescio Svitolina finisce mandata fuori tempo: arriva così il 3-1, diventato rapidamente 4-1 con il ricamo di una volée bassa a campo aperto. E nel frattempo il dritto seguita a funzionare benissimo, la vera arma in più della numero 4 del mondo fin a questo momento. In tutto questo, però, un fatto rimane: Svitolina è sempre lì. Ed è l’ucraina che, sul 4-2, sale sul 15-40, ed è sul 30-40 che Paolini manda lungo il dritto che riapre la situazione. Paura? nessuna: dopo un doppio fallo dell’ex semifinalista di Wimbledon e US Open è tuto uno show azzurro, che porta la toscana al break a zero e sul 5-3. Nulla da fare: ancora servizio perso, stavolta a 15, con tanti meriti di Svitolina. Il fatto è che in questa fase il servizio smette di valere: Paolini prende coraggio, gioca molto bene in aggressività e guadagna due match point. I rimpianti sono soprattutto sul secondo, un rovescio lungolinea giusto nelle intenzioni, ma che finisce a metà corridoio. Il 5-5 arriva, e per l’ex 3 del mondo il momento sarebbe anche buono, solo che sbaglia due dritti e il resto lo fa l’attuale numero 4. Si finisce al tie-break, in cui però gli errori da entrambe le parti sono davvero tanti. Svitolina fino al 4-5 è sempre avanti, ma i problemi sono sul servizio: era lei 4-1 avanti, ma proprio sul 5-4 Jasmine ritrova i dettagli per salire sul 6-5. Anche il terzo match point se ne va: l’ucraina prende la rete dopo aver guidato lo scambio e chiude. Alla fine è proprio Svitolina a portare a casa il parziale e l’approdo al terzo set.
Il momento diventa favorevole all’ucraina, che ha sempre più fiducia con il dritto e proprio all’inizio del parziale porta via a 30 la battuta a Paolini con un dritto stretto che rimane in campo. Una chance immediata di recupero c’è, ma sulla seconda di Svitolina la risposta di rovescio è fuori non di poco. Jasmine la palla dell’1-3 ce l’ha, ma tra un rovescio sbagliato e le velocità generate dall’avversaria il set prende una piega che non c’entra nulla con quanto visto nel resto del match. Sullo 0-4, però, l’ucraina perde uno dei due break di vantaggio, un po’ perché l’azzurra non molla, un po’ per uno schiaffo al volo affrettato che finisce a metà rete sul 30-40. Il tentativo di produrre vincenti c’è, ma si trasforma in un altro 15-40, poi in dei vantaggi in cui le scelte di dritto non sono quelle di un’ora prima. L’ultima palla break se ne va, e alla fine è un rovescio vincente lungolinea che decide il match dopo due ore e 24 minuti.
Alla fine dei conti il conto vincenti-errori gratuiti finisce per dire 38-35 Paolini e 37-38 Svitolina, con un totale di punti che, pur con il terzo set visto, dice 101-102 per l’ucraina, a testimonianza del fatto che la partita l’aveva invariabilmente fatta Jasmine fino a quando non ci sono stati i momenti decisivi. Importante ora sarà, per la toscana, ritrovare rapidamente le sensazioni giuste, e non soltanto per il tabellone di doppio in cui è ancora in corsa con Sara Errani, ma anche perché c’è tutto il discorso legato alle stagioni su erba e soprattutto veloce americano.