Ok del cdm al ddl concorrenza 2025. Nulla su saldi e concessioni agli ambulanti: “Serve confronto parlamentare”
Dai servizi pubblici ai trasporti locali, l’accreditamento sanitario e l’etichettatura dei prodotti cosmetici. Niente, invece, su saldi e vendite promozionali e sulle concessioni agli ambulanti, nonostante le richieste della Commissione Ue: in conferenza stampa il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha spiegato che “in entrambi i casi pensiamo che sia utile il confronto parlamentare per giungere a delle soluzioni che siano le più large e condivise”. Il consiglio dei ministri ha approvato la legge annuale sulla concorrenza.
Tra le principali novità le disposizioni sui servizi pubblici locali, che dovrebbero aumentare l’efficienza delle gestioni affidate in-house nei Comuni con oltre 5.000 abitanti. In caso di gestioni inefficienti, saranno tenuti ad adottare un atto di indirizzo nei confronti del gestore del servizio, imponendo misure correttive, efficientamento dei costi e risanamento di eventuali perdite. In caso di inadempimento sono previste sanzioni sia per lente locale sia per il gestore. Per quest’ultimo, le violazioni possono comportare anche la risoluzione del contratto. Si estendono poi al trasporto pubblico regionale gli obblighi di trasparenza e di ricognizione delle modalità di gestione degli affidamenti previsti per i servizi pubblici locali e le disposizioni applicabili in caso di inefficienza nella gestione dei servizi stessi.
Novità sono previste anche in materia di trasferimento tecnologico alle filiere produttive. Ma se ne parlerà a valle dell’adozione, da parte del Mimit e del Mur, di un atto di indirizzo strategico per valorizzare le conoscenze e contribuire alla trasformazione tecnologica. In concreto la Fondazione Enea Tech e Biomedical è destinata a diventare Fondazione Tech e Biomedical e gestirà i 250 milioni di euro – già assegnati e finora non utilizzati – per finanziare progetti presentati dalla rete di fondazioni e competence center operanti in materia di trasferimento tecnologico, valutati idonei anche secondo nuovi criteri di managerialità e premialità.
Il testo introduce poi “nuove fattispecie sanzionatorie” per l’uso professionale di prodotti cosmetici non conformi all’etichettatura che comportino rischi per la salute, nonché per l’impiego in spazi pubblici di esche e topicidi pericolosi per animali domestici e soggetti vulnerabili, come i bambini.
Restano invece fuori, per ora, due ambiti di rilievo come il commercio ambulante e i saldi, che potrebbero però rientrare nell’iter di approvazione del provvedimento da parte delle Camere. “Pensiamo – ha detto Urso – che sia utile il confronto parlamentare per giungere a delle soluzioni che siano il più largamente condivise. In materia di commercio ambulante, c’è già stato un provvedimento approvato dal Parlamento, proprio per questo ci sembra corretto rivolgerci al Parlamento per realizzare in sede parlamentare un eventuale provvedimento che possa superare il vaglio della Commissione europea”. E questo vale anche nel caso dei saldi, “su cui ci sono diverse valutazioni degli esercenti e di coloro che operano nel mondo della grande distribuzione. Crediamo che si possa fare dopo il confronto parlamentare. Il provvedimento dovrà essere approvato prima della sessione di Bilancio”.
L'articolo Ok del cdm al ddl concorrenza 2025. Nulla su saldi e concessioni agli ambulanti: “Serve confronto parlamentare” proviene da Il Fatto Quotidiano.