Jannik Sinner ammette: “Ci sono ancora giocatori che mi guardano in modo diverso. A Musetti ruberei tante cose…”
Jannik Sinner a tutto tondo nel corso della conferenza stampa post quarto di finale al Roland Garros 2025. Il pusterese si è imposto con il punteggio di 6-1 7-5 6-0 contro il kazako Alexander Bublik e si è guadagnato l’accesso alla semifinale, dove affronterà il vincente della sfida di questa sera tra il tedesco Alexander Zverev e il serbo Novak Djokovic.
Davanti ai microfoni, Jannik è stato pungolato su un tema di cui ha parlato in passato, ovvero la reazione di tanti suoi colleghi alla vicenda della doppia positività al Clostebol. “Ci sono ancora giocatori un po’ diversi nei miei confronti, però la loro opinione non è la mia su me stesso. Mi importa più di quello che pensano le persone intorno a me e di quello che penso io. Sicuramente mi sento più libero e tranquillo nel circuito, mi diverto di più“, ha sottolineato.
Una ritrovata serenità e riflessi ci sono in campo: “Sono una persona a cui piace giocare a tennis, sono qua per questo. Ho fatto finora un percorso molto continuo, con tanti risultati incredibili, tante finali, sono sempre andato fino in fondo ai tornei, frutto di tantissimo lavoro messo insieme, e sono contento. Arriverà poi anche il momento dove faticherò un po’ di più, dove non vai sempre avanti, quindi sono momenti da apprezzare. Semifinale Slam è un risultato importante, nulla di scontato, e vado in campo per dare il massimo. Se vinco bene, se no di più di quello non si può fare se perdo“.
Due tennisti italiani in semifinale a Parigi è qualcosa di storico per l’Italia, ricordando che l’ultima volta accadde nel 1960. Sinner ha analizzato le caratteristiche di gioco di Lorenzo Musetti, che affronterà Carlos Alcaraz: “Io e Lorenzo siamo persone e giocatori diversi, non è un segreto. Vorrei rubargli tanto, ha una mano incredibile, usa benissimo lo slice, cambia traiettorie e velocità, è fortissimo, ha migliorato il servizio. Dopo questo torneo potrebbe essere n.5 al mondo, e questo dice tutto. Ha gestito molto bene delle difficoltà avute a inizio anno, quando poteva giocare un po’ meglio. Ora è sulla terra, dove gli piace tanto esprimere il suo tennis, può fare una bellissima partita contro Alcaraz. Lo ammiro molto. Fuori dal campo ha fatto scelte diverse, credo che gli abbia fatto bene perché ha trovato stabilità e sicurezza. E penso questa lo porti a sentirsi sicuro anche in campo, nei momenti difficili ha persone intorno, gli allenatori danno una grande mano. Se è contento siamo tutti contenti, lo vedo tranquillo e concentrato“.
Tornando alla partita di oggi contro Bublik, Jannik ha dichiarato: “Mi ha fatto i complimenti, ha detto che è felice che sia tornato, e lo apprezzo. Credo che lui sia un giocatore tanto diverso, da tutti, perché ha un talento incredibile, e poi da un punto di vista come approccio da tennista diverso. Fa tutto 50 e 50, sia la vita fuori che come tennista. Mi ha fatto piacere giocarci contro, ha un po’ di alti e bassi, ma i suoi alti sono alti veri, e lo abbiamo visto anche oggi. Fa delle magie importanti. Nel secondo set stava servendo bene, e c’era più vento, quindi col vento serviva più veloce. Ho avuto alcune chance sul 2-2, 15-40 e ho sbagliato il dritto, avrebbe potuto essere un game importante. Ha alzato il livello, sbagliava meno, nel primo sbagliava tanto con il dritto. Ha giocato in maniera più solida, variando anche con palle corte, conosciamo il suo talento“.
Sull’incrocio in semifinale con il vincente tra Zverev e Djokovic, ha sottolineato: “Io e Sascha abbiamo giocato partite difficili in passato, è molto pericoloso, serve e si muove bene, può giocare a lungo. Sarebbe un match molto tattico. Con Novak darebbe diverso, lui è tornato a un livello in cui gioca molto bene, sarebbe comunque abbastanza tattico, ma diverso. Ha vinto 24 Slam, ci sarà da vedere, lo scorso anno ho giocato una bella semifinale, sono fiero di essere qui. Non ero sicuro di farcela, sono felice di come siano le cose, guarderò dal mio lato della rete“.
In conclusione, sulla possibilità di avere una finale tutta italiana a Parigi: “Io e Lorenzo ci supportiamo a vicenda, ci conosciamo meglio ora dopo aver giocato la Davis, abbiamo un buon rapporto fuori dal campo. Sarebbe bello, qualcosa che mi piacerebbe accadesse, ma abbiamo due partite molto difficili. Se le cose dovessero andare male, ci saranno tanti altri grandi tornei, avremo occasione“.
Dichiarazioni da Vanni Gibertini