WTA ‘s-Hertogenbosch 2025: Mertens prima finalista, battuta Alexandrova in una partita pazza
Elise Mertens è la prima finalista del WTA 250 di ‘s-Hertogenbosch. Nel torneo olandese la belga si va a prendere l’approdo all’ultimo atto, sconfiggendo la russa Ekaterina Alexandrova per 2-6, 7-6 (7), 6-4 dopo due ore e cinquantuno minuti di una partita pazza in cui la russa ha sciupato molteplici occasione. La belga aspetta ora Elisabetta Cocciaretto o la rumena Elena-Gabriela Ruse.
Primo set totalmente dominato dalla trentenne nata a Chelyabinsk, che scappa immediatamente sul 3-0 per effetto del break a 30 nel secondo game. Nei fatti, il parziale di emozioni ne riserva molto poche, perché dopo questo primo colpo non c’è più particolare pathos fino alle fasi finali, in cui, dopo un game finito ai vantaggi e in cui Mertens avrebbe potuto tentare qualcosa in più (senza mai avere chance del controbreak, va detto), per Alexandrova arriva l’immediata occasione di chiudere, cosa che fa senza problemi in formato 6-2.
Reazione della belga nel secondo parziale: dopo due game non scontati è il terzo che le regala la battuta strappata ai vantaggi. Il tutto dura poco però, poiché il 2-2 con pareggio della situazione arriva nel giro di pochissimi minuti. Si va così avanti, ma con più lotta rispetto al primo set, come testimoniato sia dai game ai vantaggi che da quel che accade dal 4-3 in poi. Alexandrova sale sul 5-3, serve per il match, subisce il controbreak, ha due match point sul 15-40, li sbaglia (o gestisce male), s’innervosisce, ne manca altri tre tra errori propri e difese impossibili di Mertens, poi è 5-5. Sul 6-5 altri cinque match point, che quasi sempre la prima della belga annulla (a parte un paio d’occasioni). Si rende così necessario il tie-break, dove arriva anche l’occasione numero 11: mancata anche questa. Poi, anche con un po’ di fortuna, è Mertens a forzare il terzo parziale.
Va detto di Alexandrova che, al di là di tutto, riesce ad assorbire sostanzialmente bene le occasioni mancate, tantissime e (quasi) da record. I primi turni di servizio del set finale sono tenuti senza grandi patemi dalle due, al netto di un 15-30 non sfruttato dalla russa. Serve il proverbiale settimo game per dirimere, almeno in apparenza, la questione: è quello del break a 15 che vuol dire 4-3 Alexandrova. La belga restituisce subito il favore e poi piazza il break risolutore nel decimo game vincendo una partita caratterizza da 7 ace (contro 5), 10 doppi falli (contro 5), 61% di punti sulla prima di servizio e 57% sulla seconda, salvando 16 palle break su 21 e concretizzandone 4 su 7.