Amadeus in picchiata, Salemi a terra e “The Cage” in ginocchio (letteralmente): tonfo degli ascolti con tutto il ruzzolone dell’influencer

Incidente tv per Giulia Salemi. L’influencer è finita in ospedale dopo essere stata travolta da un concorrente durante la puntata del game show The Cage, in onda giovedì 19 giugno, condotta da Amadeus sul Nove. E, ancora una volta, il mondo patinato e spesso autoreferenziale dei reality show che sta vivendo una fase di profonda crisi, rivela nell’ultima puntata del programma – l’esperimento televisivo che prometteva (speranza disattesa dalla veridicità della matematica percentuale accreditata dagli ascolti) di catturare il pubblico – l’ennesima riprova di un tracollo annunciato. E tra incidenti grotteschi. Ascolti da prefisso telefonico. E clamorosi scoop economici che svelano un’Italia parallela, il quadro che fa da sfondo alle disavventure mediatiche di Amadeus è sconfortante…

Amadeus, il suo “The cage” in crisi di ascolti inciampa nell’incidente di Giulia Salemi

«Questa puntata di The Cage ha un finale scoppiettante» – ha postato la giovane influencer in prestito alla tv, cercando di sfruttare l’utile e di associarlo al dilettevole –. E aggiungendo in calce: «Invito a vederla perché il mio ginocchio sarà protagonista», ha scritto Giulia Salemi su X prima della puntata andata in onda giovedì 19 giugno. La co-conduttrice, infatti, è stata travolta da un concorrente, Sandro, che stava trasportando una casetta per gatti e non si è accorto della presenza della 32enne, facendola così rovinare in terra.

Immediata la reazione di Amadeus: «Mi avete ucciso la Salemi, ti ha distrutto le ginocchia», ha prontamente commentante lo scaltro conduttore, portandosi le mani tra i capelli. Il concorrente, in evidente difficoltà, a quel punto si è scusato con la Salemi: «Mi sento mortificato adesso, scusa». «No, stai tranquillo», ha replicato Giulia. Che poi ha proseguito a condurre la puntata, col ginocchio dolorante.

Il capitombolo di Giulia Salemi, simbolo di una tv in caduta libera

Poi, al termine della registrazione, Giulia Salemi ha condiviso una foto su Instagram che la ritrae in sedia a rotelle in una sala d’ospedale, e con tanto di sguardo perplesso che ammonisce: «Ecco perché mi avevate visto con il ghiaccio per giorni»… Insomma, è chiaro a tutti ormai, che l’immagine forse più emblematica della serata è stata la caduta di Giulia Salemi. Un incidente che, pur nella sua goffaggine, diventa metafora perfetta dello stato di salute di un certo tipo di intrattenimento. La Salemi, volto noto del piccolo schermo, è inciampata in diretta.

Un capitombolo, il suo, a favore di telecamera, che ha generato ilarità sì, ma anche l’amara consapevolezza di un programma che si trascina stancamente verso la fine. Una caduta che, al di là dell’episodio in sé, sembra quasi voler richiamare l’intero format di The Cage che, in questa stagione, sta registrando un tracollo degli ascolti senza precedenti. I numeri parlano chiaro: il pubblico ha voltato le spalle a un prodotto che evidentemente non intercetta più i gusti e, forse, le esigenze di un Paese reale, stanco di artifici e sceneggiate.

E intanto per Geolier, discepolo del festival di Ama, lievitano i successi economici

Ma se da una parte si assiste al disfacimento di un modello televisivo, dall’altra si palesano fenomeni che meritano un’analisi più approfondita, specie se si vuole capire dove stia andando, o meglio, dove sia già arrivata, una parte significativa della nostra società. Ed è qui che lo scoop lanciato da Open, il portale di Enrico Mentana, squarcia il velo su una realtà che sorprende. Al centro della rivelazione c’è Geolier, il rapper napoletano venticinquenne, vero nome Emanuele Palumbo, assurto agli onori della cronaca per il secondo posto al Festival di Sanremo con il brano “I p’ me, tu p’ te“, risultato ottenuto tra mille polemiche grazie a un televoto popolare che aveva letteralmente dominato.

Amadeus, una sorta di San Gennaro in prestito alla musica?

Quello che emerge dal bilancio 2024 della Golden Boys, la società del rapper, è un vero e proprio boom economico: stando al sito citato, allora, gli incassi della società sarebbero schizzati da 1,88 a ben 6,52 milioni di euro. Ma non è tutto: l’utile netto è passato da 147 mila euro a un clamoroso 1,292 milioni di euro. Come scrive Open, insomma, si tratta di un «vero e proprio boom per la liquidità sul conto corrente».

Quando la realtà scavalca la fantasia (e l’escamotage televisivo)

Questi numeri da record sollevano allora interrogativi profondi. Mentre la televisione mainstream arranca e si dibatte in un’agonia di ascolti e contenuti, fenomeni come quello di Geolier dimostrano come esista un’altra Italia, fatta di flussi economici ingenti, di consenso popolare (spesso indotto dal “televoto”) e di un successo che, per le sue dimensioni e rapidità, lascia basiti. È l’Italia delle periferie. Della stratificazione culturale. E dei linguaggi criptici che, tuttavia, generano milioni di proseliti (e di incassi).

E allora, The Cage che crolla e Geolier che fattura milioni, ci mostrano due facce della stessa medaglia, che però ci raccontano due storie molto diverse. La prima è quella di una televisione che ha smesso di parlare al Paese. La seconda, è quella di un Paese che, in alcune sue frange, si sta creando dei miti e dei modelli di riferimento lontani anni luce da ciò che fino a poco fa consideravamo vicino. Caduta e ascesa di nuovi miti… Con buona pace di Auditel e televoto.

E a proposito di Auditel, giusto per amore della cronaca, va detto che ancora una volta a vincere la sfida dell’access prime time è stato Stefano De Martino. Su Rai1 Affari Tuoi ha radunato infatti 4.397.000 spettatori (25.9%), mentre sul Nove Amadeus e The Cage-Prendi e Scappa ha conquistato 419.000 spettatori con il 2.5%. Niente da fare insomma. Nemmeno l’incidente – e i suoi commenti pre e post messa in onda – hanno potuto fare il miracolo…

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