L’orsa JJ4 trasferita in Germania: andrà nel parco della Foresta Nera. Nel 2023 l’aggressione mortale a Andrea Papi
L’orsa JJ4 sarà accolta nel “Parco alternativo per orsi e lupi” della Foresta Nera, in Germania, lasciando il Centro faunistico del Casteller, in Trentino. Il trasferimento, annunciato da tempo, è avvenuto ieri, come riporta un comunicato della provincia autonoma di Trento. Gli oneri tecnici ed economici del trasferimento sono stati a carico della Germania, che già si occupa di Jurka e DJ3, altri due orsi provenienti dal Casteller, dove ad oggi rimare un unico esemplare, M49. JJ4 il 5 aprile del 2023 fu responsabile della morte del runner 26enne Andrea Papi. “L’obiettivo – sottolinea l’assessore provinciale alle foreste, con delega ai grandi carnivori Roberto Failoni – è riportare il Casteller alla sua funzione originaria, dedicata agli animali feriti o in difficoltà, e non alla captivazione permanente di esemplari problematici”. JJ4, prima del tragico evento di cui è stato vittima Papi, era stata protagonista di un’altra aggressione il 22 giugno 2020. In quell’occasione erano rimasti feriti, Fabio e Christian Misseroni, padre e figlio di Cles, sul Monte Peller. Dalla stessa estate l’orsa era stata dotata di radiocollare, e a fine 2021 aveva avuto la sua ultima cucciolata.
“JJ4 è il simbolo della totale incapacità della politica trentina e dell’inadeguatezza dei suoi rappresentanti, che in più di vent’anni non si sono curati di favorire la convivenza pacifica tra gli orsi e i cittadini” commenta la Lav. L’associazione animalista ricorda che già dal 2023 aveva “annunciato la disponibilità di un rifugio in Romania con la presentazione di un piano dettagliato e curato da esperti dove l’orsa sarebbe vissuta a spese dell’associazione, la giunta Fugatti ha scelto di condannarla a più di due anni di detenzione in un recinto grande come un’area di sgambamento per cani“. C’è voluto molto tempo per questa soluzione di trasferimento anche perché all’inizio la Provincia di Trento aveva insistito sulla soppressione dell’orsa, ingaggiando anche una battaglia giudiziaria che alla fine ha perso davanti ai tribunali amministrativi.
Quello di Andrea Papi era stato il primo caso di decesso a seguito di un attacco dal 1999, quando i primi orsi sono stati reintrodotti in Trentino, importati dalla Slovenia. Inizialmente per JJ4 era stato previsto l’abbattimento, ma l’ordinanza della Provincia di Trento era stata sospesa dal Consiglio di stato dopo l’impugnazione delle associazioni ambientaliste. Il giudice amministrativo aveva definito l’abbattimento “sproporzionato e non coerente” con le “normative sovrannazionali e nazionali” che “impongono l’adeguata valutazione di misure intermedie, ferma restando la disposta captivazione a tutela della sicurezza pubblica”. La vicenda giudiziaria legata alla morte del giovane si era invece conclusa lo scorso febbraio con l’archiviazione dell’indagine per omicidio colposo a carico di Maurizio Fugatti, presidente della provincia di Trento. Un’archiviazione che la famiglia Papi aveva definito “delusione infinita” e dopo la quale continua a chiedere giustizia.
Da parte sua la Lav, con Massimo Vitturi (responsabile animali selvatici) aggiunge che la lotta per i diritti degli orsi trentini non si ferma, ora deve essere individuata una sistemazione più adeguata anche per M49!”. “Sono i nostri comportamenti inadeguati a stimolare le reazioni di qualsiasi animale selvatico, orsi compresi – conclude Vitturi – per questo ora la nostra lotta prosegue nella Corte di Giustizia Europea nel procedimento dove vogliamo sia riconosciuto il diritto alla vita degli orsi che vengono coinvolti in incidenti con noi umani”.
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