Francesca Fangio all’esame dei Mondiali di nuoto: “Punto al record italiano”
Francesca Fangio è stata l’ospite dell’ultima punta di Focus – speciale nuoto, in onda sul canale Youtube di OA Sport. La nuotatrice livornese si è raccontata a 360° parlando dei suoi inizi, dei risultati ottenuti in carriera e, infine, degli obiettivi di questo 2025 così intenso.
La ranista classe 1995 ha iniziato l’intervista parlando dei suoi inizi in vasca: “Nuoto da sempre, sin da piccola mi è sempre piaciuto. Cosa avrei fatto altrimenti? Da bambina mi è sempre piaciuto correre, quindi molto probabilmente avrei fatto atletica. Ad ogni modo ho iniziato a Livorno a casa mia seguendo le orme di mia sorella che è 10 anni più grandi di me. Mi portavano sempre a vedere lei ad allenamento quindi a 6 mesi mi hanno buttata in acqua e – sorride – non mi hanno più tolto”.
Un momento fondamentale della crescita di Francesca Fangio è stata, senza dubbio, l’esperienza milanese: “Una occasione nata per caso. Il mio allenatore dell’epoca se ne andava a sua volta da Livorno, quindi ho scelto di cambiare aria. Mi sono trovata benissimo, con un gruppo di lavoro che mi ha dato tanto. Penso che, anche se siamo uno sport singolo, sia fondamentale trovare un gruppo che viaggi sulla tua stella lunghezza d’onda, che sia coinvolgente ma che di pari passo sappia anche stemperare la tensione. Gli ultimi anni a Milano, però, stiamo parlando di 2021 e 2022 sono stati diversi. Ero un po’ da sola ad allenarmi, per cui ho deciso di tornare a casa. Avevo bisogno di questi stimoli, altrimenti penso che avrei smesso. Ho fatto la scelta giusta”.
La primatista italiana dei 200 rana passa poi ad analizzare la “sua” gara: “Strategia o istinto? Sicuramente di istinto ne metto tanto. Anzi, spesso mi dicono di fare una cosa e io regolarmente non la faccio. Anche il mio attuale allenatore infatti mi “sgrida”, ma io non lo faccio non per pigrizia, ma perchè quando sono impegnata mi faccio prendere dalla foga. Le gare non sono tutte uguali e io voglio sempre nuotare allo stesso standard. A volte provo ad azzardare un passaggio, altre volte rimango più indietro e aspetto a partire. Quindi non posso dire che testa e istinto siano 50-50, piuttosto 40-60″.
A questo punto il mirino è puntato sui Mondiali di Singapore: “Mi sto preparando bene per l’evento. Essermi qualificata già ad aprile mi ha dato modo di lavorare in maniera diretta per l’appuntamento, una cosa che non mi capita spesso. Sono in forma e il tempo inizia a stringere. Spero di riuscire a nuotare in 2:23. Se bassissimo sarebbe perfetto, dal 2:23.5 in su andrebbe bene comunque. A livello fisico ho qualche dolore al collo ma spero di arrivare a Singapore al 100%. Voglio godermi l’evento e farmi rimanere addosso solo cose positive. L’obiettivo è il record italiano, so che potrei ritoccarlo”.
Ultima battuta sulla gara che più ricorda: “Sicuramente quella del record italiano al Sette Colli nel 2021. Anche se, passando alla gara di due anni dopo, posso dire che abbia un valore anche superiore. Ero reduce da un anno e mezzo difficile, tornai in vasca e feci terza anche con un tempo alto 2:25. Fu il modo di mettere un punto a quanto fatto prima e ripartire”.
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