Dacia Duster 2025, la prova de Il Fatto.it – Versatile dentro e fuori dall’asfalto – FOTO
Chi immagina Dacia Duster come un semplice SUV cittadino, probabilmente non l’ha mai portata su un percorso off-road vero. Eppure, questo modello che siamo abituati a vedere parcheggiato davanti al supermercato o nel traffico urbano, nasconde anche un’anima avventurosa. Soprattutto nella sua versione 4×4 mild hybrid.
Con un’altezza da terra di 217 mm, un angolo di attacco fino a 36° e sfruttando il sistema Terrain Control con cinque modalità di guida, la vettura può affrontare senza esitazioni neve, fango, sterrati e pendenze. Il tutto, grazie anche alla piattaforma CMF-B, la stessa usata da Renault Captur e Clio, che rende l’auto più rigida e stabile, senza perdere comfort.
La gamma motori della Duster 2025 copre quasi tutte le esigenze, mantenendo sempre un occhio di riguardo ai consumi. Il ventaglio di proposte include la Hybrid 140 che monta un sistema full hybrid con motore benzina 1.6 da 94 CV più due unità elettriche (49 CV la principale), la TCe 130 mild hybrid con 3 cilindri da 1.2 litri, 130 CV, sistema a 48V, cambio manuale a 6 rapporti e disponibile anche con trazione integrale 4×4 e infine la ECO-G 100, con motore bifuel GPL/benzina, la più ideale per lunghi viaggi che con i due serbatoi da 50 litri arriva a 1.400 km di autonomia complessiva. In arrivo nel 2026, anche una full hybrid 4×4 da 155 CV, pensata per chi cerca uno sprint in più anche su terreni offroad. In base alla motorizzazione, la Duster 2025 offre una velocità massima compresa tra 160 e 180 km/h, con uno 0-100 che va dai 7,6 ai 13,2 secondi. Avendola provata dobbiamo ammettere che le riprese non sono male per la categoria, specie con i motori TCe 130 e Hybrid 140.
Il design resta fedele alla filosofia del marchio ma si evolve, con un frontale dominato dal nuovo logo DC e da una firma luminosa a “Y” che rende l’aspetto più deciso. Le dimensioni rimangono compatte (4,35 m di lunghezza), ma la larghezza è aumentata a 1,81 m, e l’altezza si abbassa a 1,65 m, dando al SUV un look più dinamico ma sempre robusto. Le protezioni laterali sono realizzate in Starkle, un materiale riciclato al 20% che resiste ai graffi e riduce l’impatto ambientale, mentre all’interno si respira un’aria più curata, con sedili rinnovati, sellerie lavabili, tappetini in gomma e materiali resistenti pensati per un utilizzo attivo.
L’infotainment da 10,1 pollici è compatibile con Apple CarPlay e Android Auto anche in modalità wireless, mentre la strumentazione digitale da 7 pollici dietro il volante cambia grafica in base alla modalità di guida, ma rimanendo sempre chiaro e pulito nelle informazioni. La connettività è assicurata da prese USB-C retroilluminate e dalla ricarica wireless per smartphone, mentre tra i sistemi ADAS troviamo la frenata automatica d’emergenza, il mantenimento della corsia, il riconoscimento dei segnali stradali e l’allerta stanchezza del conducente.
Salendo a bordo della Duster si nota subito come lo spazio sia stato ottimizzato. Il bagagliaio offre fino a 517 litri nella versione 4×2 e 450 litri nella 4×4, ma con i sedili posteriori abbattuti su quest’ultima si raggiungono 1.696 litri. Il comfort è migliorato anche nella marcia (anche se la 4×4 nella nostra prova è risultata un tantino più rumorosa della 4×2), con il nuovo assetto irrigidito che riduce il rollio del 21% e rende l’auto più stabile, soprattutto nei cambi di direzione o nell’offroad.
Sono quattro gli allestimenti proposti per la nuova Dacia Duster: Essential (il più accessibile, ma già ben equipaggiato), Expression (con infotainment da 10,1”, strumentazione digitale, cerchi da 17” e retrocamera) e infine le versioni top di gamma Journey e Extreme, con accesso keyless, ricarica wireless, retrocamere a 360° e dettagli estetici esclusivi. Chi vuole sfruttare al massimo la modularità dell’auto, può scegliere anche il sistema YouClip, per fissare accessori personalizzati, o il Pack Sleep, che trasforma l’abitacolo in una vera zona notte.
Dacia Duster 2025 riesce a fare qualcosa di raro: mantenere un prezzo accessibile, offrire consumi bassi, garantire spazio e versatilità e, allo stesso tempo, non tirarsi mai indietro, nemmeno su una salita fangosa. Semplice, concreta, ben costruita. Ovviamente non è perfetta, ma nemmeno vuole esserlo: è un ottimo compromesso per chi vuole fare tanto con poco, senza rinunciare a niente.
I prezzi, infine. Si parte dai da 19.900 euro per la Essential, per poi passare ai 26.650 euro della Expression, fino ad arrivare ai 28.150 euro per le versioni Journey e Extreme.
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