Motonautica radiocomandata protagonista a Castelletto di Branduzzo
L’Oltrepo si accinge ad ospitare un nuovo appuntamento mondiale, in programma dal 2 al 9 agosto, a Castelletto di Branduzzo con il campionato iridato di Motonautica radiocomandata a motore a scoppio, evento nel calendario della Federazione italiana Motonautica (Fim) e di Imbra (International model boat racing association), realizzato anche grazie al diretto coinvolgimento del Ministero per lo Sport. Organizzato dall’Asd C&B Racing Team, il Mondiale porterà in in Oltrepo piloti da 17 nazioni, con circa 270 imbarcazioni iscritte. Ben rappresentata la compagine azzurra, con 24 concorrenti che “scenderanno in acqua" al Lago Azzurro di Castelletto con le loro belve da corsa in scala, capaci di impostare traiettorie con precisione millimetrica e volare sull'acqua a velocità ben superiori ai 100 km/h.
La “Radiocomandata” (questa la denominazione della disciplina) è una specialità altamente spettacolare, regolamentata a livello nazionale e internazionale, con piloti, squadre, preparatori e un fitto calendario di gare. In acqua scendono scafi da corsa lunghi dai 70 ai 140 cm circa, guidati a distanza dai piloti posizionati sulla riva.
La disciplina si divide, poi, in due grandi categorie, in base alla propulsione degli scafi: rombante motore a scoppio o silenzioso motore elettrico. All’interno delle due categorie, le imbarcazioni sono divise in classi, che tengono conto di tutte le caratteristiche tecniche per garantire sfide alla pari.
«La Motonautica Radiocomandata rappresenta una delle espressioni più tecniche e spettacolari del nostro sport - dichiara il presidente della Federazione Motonautica, Giorgio Viscione - questo Mondiale è un riconoscimento per tutto il movimento italiano, che negli anni ha saputo crescere, innovare e formare atleti di altissimo livello». Entusiasta anche Michele Cadei, presidente del comitato Fim Lombardia: «L’appuntamento di Castelletto non rappresenta solo un traguardo, ma un’occasione unica per esaltare l’eccellenza sportiva e tecnologica del nostro Paese e valorizza il ruolo fondamentale dell’Italia nella Motonautica Radiocomandata».
Alberto Antoniazzi