F1, promossi e bocciati GP Ungheria. Leclerc un martire, Hamilton un fantasma
Il Gran Premio d’Ungheria di Formula Uno si è risolto con la doppietta della McLaren, la settima della stagione e soprattutto la quarta consecutiva, a dimostrazione di come la supremazia del Team di Woking si faccia sempre più marcata. Chi sono i promossi e i bocciati della gara magiara, l’ultima prima della pausa?
PROMOSSI
LECLERC Charles (Ferrari) – Si merita di essere citato fra i “promossi” perché c’è tanto di suo nella pole position di sabato. Estemporanea finché si vuole, ma comunque figlia del talento del monegasco, che sul giro secco è forse il migliore del lotto. Poi, in gara, i misteriosi mali della SF-25 lo costringono al quarto posto, senza neppure poter gustare lo champagne. Un martire agonistico, c’è poco da aggiungere.
ALONSO Fernando (Aston Martin) – Strepitoso. Il weekend parte nel peggiore dei modi, poiché la sua schiena gli ricorda brutalmente di avere 44 anni di onorato servizio a referto. Lui ascolta, non fa una piega, poi ribatte che lo spirito è quello di chi ha metà delle primavere indicate sulla carta d’identità. Quinto, il migliore tra chi non ha a disposizione un’auto di prima fascia. Non lo si vedeva così in alto in classifica dal marzo 2024. Inossidabile. Incredibile. Ineguagliabile.
BORTOLETO Gabriel (Sauber) – Qualunque cosa sia accaduta nella seconda metà di giugno, gli ha fatto benissimo. Ha “svoltato” dopo Montreal. Il sesto posto magiaro è il miglior risultato di una carriera ancora tutta da scrivere e scaccia i (legittimi) dubbi legati al fatto che Audi possa puntare concretamente su di lui. Nella F1 si deve crescere in fretta, se non si vuole essere ritenuti dei “bidoni”. Il brasiliano, dopo una partenza laboriosa, sembra finalmente avere ingranato.
LAWSON Liam (Racing Bulls) – Terzo piazzamento in zona punti nelle ultime quattro gare, ma soprattutto la grande soddisfazione di essere il migliore dei quattro bibitari, poiché si prende il lusso di precedere Max Verstappen sul traguardo. Si sta prendendo la sua rivincita dopo essere stato trattato letteralmente come un inadeguato.
BOCCIATI
HAMILTON Lewis (Ferrari) – Un fantasma, ma per davvero. L’Hungaroring è una pista sulla quale ha vinto otto volte nell’arco di tredici anni. A questo giro resta a centro classifica sia in qualifica che in gara. Totalmente trasparente, incapace di trovare il modo di incidere a bordo di un’auto con la quale proprio non si trova. Ormai appare rassegnato a fare da comparsa; e non è da lui.
RED BULL RB21 – Bocciare Max Verstappen non ha senso, è la RB21 a non fornire alcuna aderenza. L’olandese ha dato l’impressione di guidare sulle uova e alla fine, pur di non fare la frittata, si è accontentato del nono posto. Ormai ha abdicato, la corona iridata andrà a qualcun altro. Resta solo da capire se verrà posta sulla testa di Piastri o su quella di Norris.