L’Italia tornerà ad avere un tennista alle NextGen Finals 2025? Cinà in corsa, più distante Vasamì
Dopo anni in cui l’abbondanza c’è stata eccome, per l’Italia il 2024 è stato un anno di pausa in tema di Next Gen ATP Finals. L’evento, quando si giocava a Milano, andava in scena a novembre, in zona ATP Finals vere e proprie, mentre lo spostamento a Jeddah (o Gedda, che dir si voglia) ha provocato anche lo slittamento a dicembre, in una collocazione perlomeno particolare visto che normalmente si sarebbe in piena offseason.
Il 2025 potrebbe dare un impulso alla questione, perché dal novero della classe 2007 sta cercando una viva emersione Federico Cinà, che a suon di risultati (due finali Challenger e due match vinti a livello di Masters 1000, oltre a una bella continuità), si è issato fino al numero 224 del mondo. E, in più, è decimo nella classifica della Race to Jeddah, che tiene conto degli Under 21 nel ranking ATP. Questo decimo posto con 188 punti lo inserisce ad oggi alle spalle dello spagnolo Martin Landaluce (201) e dell’ultimo dei qualificati, il messicano Rodrigo Pacheco Mendez (206). Dietro il giapponese Rei Sakamoto (180), con cui ha condiviso una buona fetta di cammino junior.
Cinà, che al momento sta cercando di raggranellare punti nei Challenger europei, è atteso anche dalle qualificazioni degli US Open, e sarà la sua prima volta all’interno di un contesto di caratura Slam. Il tutto a partire da lunedì 18 agosto, nella sua speranza di portarsi a casa qualche punto che gli permetta, perché no, di tentare un certo numero di qualificazioni nei 250 dell’ultima parte della stagione.
Oltre al palermitano in casa Italia, va subito detto che tutti gli altri sono lontani e le loro chance, per motivi diversi, non possono definirsi realistiche in tema di Next Gen. In particolare, dopo Cinà c’è Federico Bondioli, che è 28° a quota 72; seguono Lorenzo Carboni 34° a 54, Filippo Romano 36° a 47 e Jacopo Vasamì 37° a 43, quindi ci sono Pierluigi Basile 42° a 40 e Carlo Alberto Caniato a 35.
Uno sguardo anche ai sette che attualmente appaiono inavvicinabili, per un motivo o per un altro: Jakub Mensik (Cechia, 1930), Joao Fonseca (Brasile, 985), Learner Tien (USA, 750), Dino Prizmic (Croazia, 378), Alexander Blockx (Belgio, 318), Nicolai Budkov Kjaer (Norvegia, 304) e Nishesh Basavareddy (USA, 246). I primi quattro sono nomi già ben noti, il quinto è sempre stato silenziosamente capace di far risultati, il sesto sta emergendo bene in questa fase della stagione e dal settimo, invece, forse ci si attendeva un minimo in più.