MotoGP, test Ducati in Ungheria. Marquez e Bagnaia in coro: “Pista unica e inusuale. L’asfalto? È O.K.”
Nei giorni scorsi, i piloti Ducati MotoGP hanno svolto una sessione di test al Balaton Park, il circuito che nel weekend del 22-24 agosto ospiterà il Gran Premio d’Ungheria. Presenti sul tracciato magiaro tutti i centauri, sia quelli del Factory team – Marc Marquez e Francesco Bagnaia – che quelli delle strutture satellite (Alex Marquez, Franco Morbidelli, Fabio Di Giannantonio e Fermin Aldeguer).
La pista ungherese rappresenta la grande novità del calendario 2025, poiché mai prima d’oggi aveva ospitato un Gran Premio. Le MotoGP vi hanno girato in primavera con i collaudatori, mentre i piloti titolari Ducati hanno avuto l’opportunità di scoprirla utilizzando delle Panigale V4S, ovverosia moto stradali. L’obiettivo era quello di approcciare un autodromo che ha fatto discutere.
Il circuito è stretto, tortuoso, caratterizzato da diverse chicane e cambi di direzione. La Superbike ci ha corso a fine luglio e Alvaro Bautista, che della Ducati è un pilota Factory Team fra le derivate di serie, è arrivato a dichiarare che “le MotoGP non avranno neppure modo di innestare la quinta marcia”. Un’esagerazione?
Marc Marquez ha analizzato il Balaton Park definendolo “una pista unica e inusuale. Bisognerà affrontarla con uno stile di guida diverso dal solito. È un tracciato stop&go, ma è anomalo, bisogna abituarsi al suo ritmo. Una volta presa la mano, ci si trova bene”. C’erano dubbi sull’asfalto, rifatto a inizio luglio ma “il manto va bene, hanno fatto un ottimo lavoro” ha chiosato il trentaduenne iberico.
Francesco Bagnaia ha espresso opinioni affini. “La prima impressione è buona. Sì, pista stretta, bisogna stare attenti nelle chicane. Però sono soddisfatto. Il lay-out è unico e l’ho trovato interessante. Chiaramente, sarà tutto diverso a bordo di una Desmosedici, però sulla Panigale V4 mi sono davvero divertito”.
Finora, l’unica Ducati MotoGP impegnata al Balaton Park è stata quella pilotata dal collaudatore Michele Pirro in primavera, durante la sessione di prove conoscitiva svolta prima che venisse steso il nuovo manto d’asfalto. Secondo il tester, l’autodromo magiaro metterà a durissima prova i freni. Vedremo cosa accadrà nel fine settimana del 22-24 agosto. Di certo, i dubbi legati a un nuovo “GP fantasma” dopo quelli di Finlandia e Kazakistan sono stati spazzati via. In Ungheria, si correrà!