Jasmine Paolini dà un spallata al momento difficile e ottiene una vittoria di peso su Sakkari a Cincinnati
Jasmine Paolini, in due ore e 13 minuti, riesce a venire a capo della greca Maria Sakkari in un match decisamente complicato che vale l’esordio al WTA 1000 di Cincinnati. E già dalle previsioni della vigilia un match di livello era possibile: impressioni confermate a metà, nel senso che le due non sono nella miglior giornata, ma all’atto pratico il 7-6(2) 7-6(5) consegna all’azzurra un terzo turno contro l’americana Ashlyn Krueger.
Subito di un certo livello la lotta, fin dal game iniziale: a Paolini mancano le prime, a Sakkari manca lucidità nei momenti per cominciare bene (tre errori di dritto e uno di rovescio), e alla fine l’azzurra se la cava annullando due palle break. Break che, invece, Jasmine ottiene con il rovescio in rete da parte della greca sul 30-40 nel game successivo. Anche nel terzo gioco Paolini cancella una palla del controbreak con l’ace e poi un’altra dopo un lungo scambio chiuso col dritto vincente. A questo punto è molto più tranquilla l’azzurra, che sul 4-1 può ulteriormente spingere e guadagnarsi due chance del 5-1, che arriva al secondo tentativo con Sakkari che si consegna a Jasmine e al suo dritto in avanzamento. Qui arriva però la prima volta in cui la toscana perde la battuta, il che fa da anteprima a un game lunghissimo e durissimo, l’ottavo, in cui Paolini manca quattro set point (anche se le colpe non sono poi troppe). Ed è un fatto fatale, perché l’ellenica si riprende anche l’altro break di svantaggio. A questo punto la strada per il tie-break è aperta, ma dal 2-2 Jasmine spinge di più e soprattutto spinge meglio, fatto che la porta a dominare fino al 7-2.
C’è un po’ meno pathos nei game iniziali del secondo set, con game in cui non c’è mai veramente l’occasione di un allungo da una parte o dall’altra. Sul 2-2, però, arriva il primo momento topico, ed ha la forma di una combinazione back di rovescio-dritto di Paolini che manda fuori causa Sakkari e vale la palla break, annullata da uno schema servizio-dritto. La greca riesce a non concedere molto alla toscana anche sul 3-3, quando sono due le opportunità di fuga cancellate con i colpi di inizio gioco. Un margine di rischio arriva sul 4-5 30-30, ma la numero 1 italiana risolve e riesce a salire sul 5-5. Senza troppe ulteriori emozioni si arriva a un secondo tie-break, nel quale Sakkari commette subito un doppio fallo, si lamenta per la mancata chiamata, ma la palla è fuori di tantissimo. Paolini non trema, lascia che la greca sbagli parecchio (da sola o per spinta di Jasmine) e si fa anche parecchio incisiva. Il primo punto lo concede sul 6-0 (anche con una sfortuna in formato nastro), ma è qui che arrivano i brividi: tre volte Sakkari spinge meglio, poi è la stessa italiana a cercare un attacco velleitario che, infatti, viene stroncato. Sul 6-5, però, la greca commette un decisivo doppio fallo che le impedisce di rimettere tutto definitivamente in discussione.
Sono pochissime le differenze tra le due giocatrici: 91-87 per punti vinti a favore di Paolini, che ha l’unico dato davvero più alto nelle prime in campo (65%-56%). Per il resto 68%-69% punti vinti con la prima, 56%-53% con la seconda. Non è ancora l’uscita dal periodo difficile, questo è sicuro, ma per Paolini è un segnale importante che dovrà essere confermato in un torneo che, l’anno scorso, l’aveva vista fermarsi proprio al terzo turno.