Jannik Sinner: “Non sono paragonabile ai Fab4, scrivo la mia storia”. E sul ritorno di Umberto Ferrara…
Jannik Sinner si era posto l’obiettivo di alzare il livello del proprio gioco nei quarti di finale del Masters1000 di Cincinnati contro il canadese Felix Auger Aliassime. Motivazioni particolari per il n.1 del mondo, che mai aveva battuto il nordamericano negli scontri diretti prima di ieri.
Si parlava di match datati, risalenti a tre anni fa, e quanto si è visto in campo ha evidenziato quanto gli equilibri siano mutati. Sinner, infatti, ha inflitto un punteggio pesantissimo al canadese (6-0 6-2), trovando le soluzioni ai problemi e recuperando da un break di ritardo all’inizio del secondo parziale.
“Le prime partite non sono mai facili, bisogna abituarsi alle condizioni e alla situazione in campo. Dopo qualche match capisci meglio su cosa lavorare. Oggi mi sono sentito molto bene e credo si sia visto. Ogni giorno però è diverso, devo fare attenzione. Domani sarà un giorno di riposo, cercheremo di allenarci bene per arrivare pronti alla semifinale“, ha dichiarato l’altoatesino a fine match e ribadito in conferenza stampa.
“Ho risposto molto bene, ed è stato il punto chiave che mi ha dato fiducia anche al servizio. Nel secondo set ho avuto un piccolo calo, subendo un break, ma sono contento di averlo recuperato subito. Felix è un avversario molto difficile. Serve bene, si muove in modo eccellente, è in grande forma fisica e colpisce molto bene di diritto. Ci siamo preparati al meglio, anche tatticamente, e sentivo di giocare un grande tennis”, ha aggiunto.
All’azzurro poi è stato posto il tema del confronto coi Big-4 e ha risposto in questo modo: “È un onore per me, ma non posso paragonarmi a loro perché sono su un livello diverso. Ma sono felice perché voglio lasciare il segno e poter scrivere il mio nome nella storia, felice di scrivere la mia storia“, ha sottolineato.
Dal collega Ben Rothenberg ci sono state una serie di domande sul ritorno di Umberto Ferrara, dal momento che nella conferenza di presentazione del torneo Sinner era stato piuttosto ermetico. Sulla decisione di interrompere il rapporto per la vicenda “Clostebol” e poi di reinserire il preparatore, Jannik ha dichiarato: “Era una situazione diversa, ora è tutto differente. Ho sentito che in questo momento avevo bisogno di qualcuno che conoscesse meglio il mio corpo… ma abbiamo detto tutto nel comunicato, quindi va bene così“.
Sul significato di “conoscere meglio il corpo“, Sinner ha precisato: “Abbiamo lavorato insieme per circa due anni prima dell’interruzione. Il suo lavoro mi ha portato molti benefici. Con lui ho curato ogni aspetto: mobilità, stabilità e resistenza del mio corpo sono migliorate. Ha fatto un ottimo lavoro. Anche con Marco (Panichi, ndr.) mi sono trovato bene, ma forse non era la scelta più adatta. Con Umberto ho sempre avuto buone sensazioni“.