ATP Cincinnati: Alcaraz si impone sul filo di lana su un ottimo Rublev
[2] C. Alcaraz b. [9] A. Rublev 6-3 4-6 7-5
Carlos Alcaraz si prende una grande vittoria al fotofinish e raggiunge la semifinale a Cincinnati. Il numero 2 del mondo si impone con il punteggio di 6-3 4-6 7-5 su Andrey Rublev, che pezzo dopo pezzo sta ritrovando se stesso. Dopo un primo set in controllo, il russo, finalista in Ohio nel 2021, alza il livello e sfodera una prestazione praticamente alla pari, cedendo solamente all’11esimo gioco del parziale decisivo, commettendo un doppio fallo. Eppure, è riuscito a rimanere mentalmente in partita anche nei momenti più complicati, come quando Alcaraz ha servito per il match sul 5-3. L’equilibrio è suggerito pure dalle statistiche: 11 ace a testa e egual numero di vincenti – 27 – al cospetto di due errori non forzati in più per il russo – 34 a 32 – e una differenza di 4 doppi falli – 8 a 4.
Carlos così allunga il suo vantaggio nei testa a testa, portandosi 4-1 – anche se questo è un incontro a modo suo inedito, perché mai si erano sfidati sul cemento outdoor. Per Andrey ci sono comunque indicazioni incoraggianti in vista dello US Open, benché la top 10 si allontani sempre di più. Tra l’altro per la nona forza del seeding si tratta della sesta sconfitta di fila contro un top 5, con l’ultimo successo che risale al Masters 1000 di Montreal dello scorso anno, quando ha battuto Jannik Sinner. A separare Alcaraz dalla finale è la sfida al vincente tra Alexander Zverev e Ben Shelton.
Primo set: Alcaraz si insinua nelle crepe del gioco di Rublev, che cede anche al nervosismo
Primo set preciso e puntuale da parte di Alcaraz, che non concede neppure una chance a Rublev. L’equilibrio dura poco: nel terzo gioco lo spagnolo mette a segno il break alla prima occasione utile, giocando due punti in cui alterna potenza e tocco delicato. Andrey non riesce a domare il nervosismo per un inizio di partita in cui si ritrova a rincorrere dopo appena pochi scambi. Prima è lo shot clock a indisporlo, poi anche la chiamata elettronica non sembra soddisfarlo. Il russo non riesce più a ritrovare il bandolo della matassa, anche se quantomeno riacquisisce, con il passare dei minuti, il controllo e torna con la testa sulla sfida. Dopo essersi caricato al cambio campo, nell’ottavo gioco si porta avanti 0-30 in risposta, ma poi il servizio di Alcaraz sale in cattedra; con quattro punti consecutivi il campione di Murcia allunga sul 5-3 e si garantisce la possibilità di servire per il primo set. La battuta non gli occorre neppure: Rublev subisce un altro break e cala il sipario sul parziale. Il russo non trova il modo di organizzare i propri colpi quando gli viene tolto il tempo e fatica a trovare le contromisure al gioco del suo avversario.
Secondo set: Rublev attende la sua occasione e la sfrutta al massimo quando gli si presenta
Archiviata la prima frazione, Rublev pare ancora alla ricerca della chiave per provare ad attaccare i turni di servizio di Alcaraz, dove non mai è riuscito a guadagnare più di due 15. Ciononostante, non perde la pazienza e attende la sua occasione, destreggiandosi molto bene nei giochi al servizio. È sul 3 pari che Carlos concede qualcosa. Dopo due palle game non convertite, offre la prima chance di break al russo, che, al termine di uno scambio giocato con accortezza, beneficia di un errore di diritto del suo avversario per mettere la testa avanti. Quel passaggio a vuoto costa caro a numero 2 del mondo, che non riesce a ricucire lo svantaggio contro un Rublev cresciuto decisamente al servizio, con soli tre ’15’ concessi. Anche quando batte per pareggiare i conti, momento spesso delicato per il russo, non trema e con un 6-4 prolunga la partita al terzo e decisivo set.
Terzo set: Alcaraz spreca la possibilità di servire per il match, ma Rublev si autocondanna con un doppio fallo nell’undicesimo game
Prima che possa iniziare il secondo game, l’incontro viene sospeso per circa sei minuti, a causa di un malore occorso a uno spettatore. Anche nella giornata odierna il caldo è un fattore che complica le condizioni di gioco. Alla ripresa, il braccio di Rublev non si è raffreddato e, recuperando da 15-30, fa 1-1. Alcaraz, però, dimostra di star ritrovando le giuste misure in risposta e nel quarto gioco costringe il russo ai vantaggi. Un diritto incrociato in rete di Andrey vale la prima palla break del terzo parziale. È lo stesso fondamentale a tradire Carlos che, alla ricerca dell’accelerazione, affossa il colpo in rete, sprecando così la chance. Il doppio fallo sulla palla game rischia di costare caro a Rublev, che concede poi una seconda palla break, su cui lo spagnolo non riesce a incidere. La testa di serie numero 9 si salva a fatica, grazie a un punto finalizzato ottimamente sottorete, in cui trova la profondità con la volée. Scampato il pericolo, è lui a rendersi pericoloso in risposta, portandosi 0-30. Anche Alcaraz risponde presente, inanellando quattro punti consecutivi. La sensazione è che per rompere gli equilibri serva la scintilla da parte di uno dei due protagonisti o un passaggio a vuoto. E nell’ottavo gioco avviene una crasi delle due cose. Alcaraz tira fuori i suoi colpi da fenomeno, come il pallonetto sulla riga sul 15 pari, ma anche Rublev ci mette del suo in negativo, con un errore nel direzionare lo schiaffo al volo e un diritto che si ferma sul nastro. Lo spagnolo mette a referto il break nel momento clou della sfida e si regala la possibilità di servire per archiviare la pratica. Andrey trova la calma dei giorni migliori: colpi giusti al momento giusto – e una prima di servizio di Alcaraz assente ingiustificata – annullano il calo di poco avanti e il set ritorna on serve. Con un turno di battuta tenuto a 15 Rublev riaggancia l’avversario sul 5 pari. Attutito il colpo, lo spagnolo si garantisce il tiebreak, ma prima può provare a creare grattacapi in risposta. Sul 40 pari, risponde profondissimo e si guadagna il match point. Per porre fine alla partita, Andrey commette un doppio fallo – il secondo del game – e deve arrendersi per 7-5.