Francesco Pernici, turbo spaziale: sorpassi a doppia velocità, semifinale sugli 800 ai Mondiali! Tecuceanu out
Francesco Pernici ha ribadito la sua eccellente caratura tecnica e ha fatto intendere di avere tutte le carte in regola per essere una promessa degli 800 metri, qualificandosi in maniera baldanzosa e altamente spettacolare alle semifinali ai Mondiali 2025 di atletica. Il 22enne lombardo, che nel corso di questa stagione si è espresso in 1:44.05 e aveva convinto agli Europei a squadre, è rimasto in coda al gruppo fino ai 500 metri, è poi riuscito a trovare un varco all’interno, ha recuperato un paio di posizioni e poi è scalato addirittura in terza corsia sul rettilineo conclusivo, prodigandosi in una rimonta surreale.
Il nostro portacolori ha messo il turbo, si è esaltato in una serie di sorpassi a doppia velocità, ha superato tre avversari e ha chiuso al secondo posto con il tempo di 1:45.11. Francesco Pernici ha chiuso a sei centesimi dal fenomenale keniano Emmanuel Wanyonyi (1:45.05), ma davanti a nomi di rilievo come l’irlandese Mark English (1:45.13), l’australiano Peyton Craig (1:45.44) e l’algerino Mohamed Ali Gouaned (1:45.49). Si può sognare l’approdo in finale? Servirà una gara di grande piglio, perché meritarsi le prime due posizioni nella propria semifinale o uno dei due crono di ripescaggio è sempre una missione decisamente ardua.
Catalin Tecuceanu si è defilato in fondo al gruppo fin dalle battute iniziali, si sperava che riuscisse a riemergere negli ultimi 200 metri con il suo proverbiale rush finale e invece non c’è stata nemmeno la volata. L’azzurro è parso ben lontano dalla forma dei giorni migliori, si è anche rialzato negli ultimi metri e ha chiuso al sesto posto con un alto 1:46.22 (in stagione si era espresso in 1:44.56, il bronzo europeo vanta un personale di 1:43.75). A passare il turno sono stati l’irlandese Cian McPhillips (1:44.91), lo statunitense Bryce Hoppel (1:45.09) e il giamaicano Tyrice Taylor (1:45.13).
Lo spagnolo David Barroso ha prevalso nella prima batteria con il tempo i 1:44.94, precedendo l’algerino Djamel Sedjati (1:45.01) e il botswano Kethobogile Haingura (1:45.02), mentre Giovanni Lazzaro non è mai riuscito a essere protagonista e ha concluso all’ottavo posto (1:47.00). Nella seconda batteria ha brillato lo spagnolo Mohamed Attaoui (1:45.23), davanti al keniano Kelvin Loti 81:45.35) e al canadese Marco Arop (1:45.39). Affermazione del britannico Max Burgin nella sesta (1:44.73), precedendo il botswano Tshepiso Masalela (1:44.74) e al giamaicano Navasky Anderson (1:44.87).
C’era grande attesa per il 16enne statunitense Cooper Lutkenhaus, dopo che ai Trials aveva corso un superlativo 1:42.27. La giovane promessa americana ha però faticato a esprimersi, è rimasto nelle retrovie del gruppo e non è riuscito a emergere nel finale, chiudendo al settimo posto in 1:47.68. In quella batteria ha primeggiato il polacco Maciej Wyderka (1:46.30) davanti al britannico Ben Pattison (1:46.51) e al francese Gabriel Tual (1:46.54).