Caso Almasri, la destra avvia iter per scudare Bartolozzi: oggi chiederà gli atti al Tribunale dei ministri
La maggioranza di centrodestra oggi pomeriggio avvierà in Giunta per le autorizzazioni della Camera l’iter per cercare di garantire uno scudo alla capo di gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio, Giusi Bartolozzi, indagata per false dichiarazioni ai pm nell’ambito della vicenda Almasri. Secondo quanto risulta al Fatto, su impulso di Fratelli d’Italia, la maggioranza intende chiedere al Tribunale dei ministri l’acquisizione degli atti che riguardano Bartolozzi. Si tratta del primo passaggio formale con cui la Giunta farà da “apripista” all’Ufficio di Presidenza della Camera, che dovrebbe poi sollevare un conflitto di attribuzione nei confronti della Procura di Roma presso la Corte Costituzionale.
L’obiettivo della maggioranza è ottenere che l’inchiesta su Bartolozzi venga trattata allo stesso modo di quelle che coinvolgono i ministri Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano. Secondo questa tesi, la procedura ordinaria non sarebbe applicabile, poiché il reato ipotizzato sarebbe “connesso” a quello contestato al Guardasigilli, e quindi la competenza spetterebbe al Tribunale dei ministri.
Mantovano, Nordio e Piantedosi lo hanno scritto anche nella memoria che è stata depositata lunedì in giunta per le autorizzazioni alla Camera. Nel documento su Bartolozzi si spiega che è evidente l’assoluta connessione del reato a lei contestato con l’intera vicenda. La conseguenza: non può essere giudicata con rito ordinario, va scudata anche la sua posizione.
La maggioranza si basa anche sul parere del costituzionalista ed ex deputato del Pd, Stefano Ceccanti, che negli ultimi giorni si è espresso più volte in questa direzione. Tuttavia, secondo Ceccanti, sarebbe stato più corretto chiedere un’integrazione dell’inchiesta al Tribunale dei ministri, includendo anche Bartolozzi. La scelta della maggioranza, invece, è quella di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Consulta. Questa strada può allungare i tempi, con la conseguenza che la decisione sul caso Bartolozzi potrebbe arrivare proprio a ridosso del referendum sulla separazione delle carriere.
La tempistica sul caso Bartolozzi potrebbe non coincidere con quella relativa agli altri esponenti di governo: per loro, infatti, la Giunta voterà il 30 settembre, con discussione in Aula prevista entro ottobre. Nel frattempo, martedì, il ministro Carlo Nordio ha ribadito la “massima fiducia” nella capo di gabinetto. “Non si discute”, ha dichiarato ai cronisti nel cortile di Montecitorio.
La Giunta per le autorizzazioni si riunirà sul caso Almasri alle 14:30. In calendario è prevista la presentazione della memoria difensiva a cura del relatore del PD, Federico Gianassi, e la discussione generale. Sarà in questa sede che la maggioranza formalizzerà la richiesta di acquisizione degli atti al Tribunale dei ministri.
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