Super Thuram e l’Inter riparte
La Uefa Champions League dell’Inter parte dall’Amsterdam Arena, dove i nerazzurri sfidano l’Ajax di Heitinga. Gli olandesi sono da sempre avversario ostico per ogni compagine, una squadra sempre piena di giovani pronti a lottare e senza nulla da perdere, in grado di realizzare un calcio tecnico e ricco di energia. È proprio questo il piano del tecnico olandese, alla ricerca del recupero palla per poi produrre il proprio calcio. L’Inter regge bene nei primi trenta minuti, riuscendo però a creare poco offensivamente parlando, e vedendosi togliere un rigore abbastanza solare per trattenuta su Thuram.
Da lì inizia lo show nerazzurro, prima Sommer disinnesca Godts a tu per tu, poi Chala pennella un traversone perfetto per la testa di Thuram che scrive l’uno a zero. L’Inter prende fiducia e cresce, notevole è la prestazione di Pio Esposito – vent’anni – al debutto in Champions, il ragazzo sgomita, lotta, mette potenza e qualità servendo un assist al bacio per Dumfries che non riesce a trovare il tre a zero. Nel mezzo Thuram completa l’opera con la terza rete di testa in tre partite, con il secondo assist del ritrovato Hakan. Il turco al centro delle voci di mercato fino alla conclusione della campagna di trasferimenti estiva, mette in fila una doppietta contro la Juventus e due assist contro l’Ajax.
Positivo tutto, la difesa con Akanji, De Vrij – olandese sugli scudi, con una prestazione monumentale che rivela per l’ennesima volta la caratura internazionale di Stefan, sempre pronto ad aiutare l’Inter – e Bastoni alza il muro concedendo veramente poco, se non la già citata occasione di Godts. Bene anche il centrocampo, bravo a far da filtro nei momenti di difficoltà e successivamente nell’aiuto per la gestione del vantaggio. L’attacco è sulle spalle di Tikus, soprattutto con l’assenza di Lauti, ma ha degli ottimi ricambi – a differenza di anno scorso -, l’impatto di Pio e di Bonny sull’inizio di stagione fa ben sperare.
L’Inter parte forte e conquista tre punti determinanti in un campo difficilissimo.
Tikus show
Le luci di Amsterdam si accendono sul talento di Marcus Thuram, terza rete in due gare, tutte quante di testa. Marcus è partito fortissimo, sono 5 gol e 1 assist in 4 partite da inizio stagione. Una rete a scacciare via anche le piccole polemiche che si erano accese dopo la non esultanza a Torino, aggiunta all’accenno di risata nello scambio di battute con il fratello.
Certo è che al netto di tutto ciò che si possa dire, Marcus è il perno offensivo a cui la squadra di Chivu si sta aggrappando in questo avvio di stagione. Thuram è diventato una certezza a livello internazionale, l’attaccante moderno che sa fare tutto, dribbling, assist e finalizzazioni in ogni modo, destro, sinistro o testa non fa differenza, quando c’è da segnare il francese è sempre pronto.
La panchina più lunga potrà giovare soprattutto per rifiatare in qualche occasione in più rispetto ad anno scorso, quando il francese è stato chiamato agli straordinari finendo poi per calare dal punto di vista fisico.
La rivincita di Sommer
Dopo la gara persa a Torino, al centro delle polemiche è finito Yann Sommer – che a dicembre compirà trentasette primavere -, il quale si è reso protagonista in negativo su due reti della formazione di Tudor. Lo svizzero però dopo tre giorni turbolenti, in cui numerose sono state le voci sull’imminente impiego di Josep Martinez, ha risposto alla grande compiendo un salvataggio provvidenziale poco prima del 40’ quando Godts, lanciato a tu per tu con l’estremo difensore nerazzurro si è fatto ipnotizzare.
Pochi minuti più tardi è poi arrivato il vantaggio nerazzurro con Thuram. Una parata in grado quindi di redimere momentaneamente Sommer. Al netto del fatto che prima o poi dovrà esserci un ricambio generazionale, Yann ha l’obiettivo di riconquistare la fiducia dei tifosi nerazzurri, fiducia che non è mai mancata da parte del tecnico interista Chivu, che in conferenza stampa ha detto:
“Non è giusto metterlo in piazza e tirargli sassi da tutte le parti. È importante per noi, l’ha fatto vedere l’anno scorso, dal punto di vista umano non me la sento di fare una cosa del genere. Rispetto Martinez, prima o poi avrà la sua possibilità, ma non cambio Sommer se lo chiede il popolo. Non voglio andare controcorrente. Ha bisogno di essere aiutato uno con la sua esperienza. È giusto che resti in porta”.
Un’attestato di stima che sicuramente avrà giovato sulla prestazione dello svizzero. Comunque il tempo di Martinez come ribadito dal coach romeno arriverà, senza fretta, uniti comunque per il bene dell’Inter
Le dichiarazioni post gara
Dopo la sfida è intervenuto Thuram:
“Abbiamo fatto una grande partita, avevamo anche l’obiettivo di non prendere gol. Dovevamo rispondere dopo la sconfitta con la Juve e lo abbiamo fatto. Abbiamo fatto una partita seria, conta solo che l’Inter vinca. Tutto il mondo ora conosce Pio, un ragazzo fantastico con Bonny, ci diamo una grande mano”. Continuando poi sulle polemiche post Juve: “la gente interpreta come vuole, la gente sa che darò tutto per l’Inter, non c’è alcun problema”.
Anche Chivu, ampliamente soddisfatto per la vittoria nel match di Amsterdam ha parlato:
“Volevo giocare con il 3-5-2 da subito, per non togliere certezze alla squadra, dovevamo cambiare solo poche cose, ma soprattutto ritrovare la fiducia e la parte mentale, che è molto importante. L’ha detto qualcuno prima di me, ma non posso ripeterlo – citando Jose Mourinho, con il celebre “non sono pirla” -, non sono scemo, vado avanti per la mia strada, con le mie convinzioni senza togliere nulla o creare danni a una squadra che era già forte”.