È stata colpa di Jacobs: la decisione dei giudici. L’Italia ha danneggiato il Sudafrica, viene fatto correre e manca la finale
Abbiamo un colpevole: il contratto tra Marcell Jacobs e Shaun Maswanganyi, avvenuto durante le batterie della 4×100 ai Mondiali 2025 di atletica, è stato causato dall’azzurro. Questo è il responso dei giudici a Tokyo, che hanno respinto il ricorso presentato dalla FIDAL e hanno invece notato un danneggiamento nei confronti del Sudafrica, che ha così avuto la possibilità di correre nuovamente per cercare il tempo di qualificazione alla finale.
Il velocista lombardo è partito all’esterno della propria corsia, ma al momento di ricevere il testimone da Fausto Desalu ha avuto un contatto con Maswanganyi, proveniente sulla parte esterna della propria corsia: si è sbilanciato, ha perso un appoggio, è inciampato, ha preso il bastoncino e ha corso la propria frazione, mentre il sudafricano ha saltato il proprio cambio. Secondo i giudici è stato Jacobs a coprire lo spazio dell’avversario e a generare il contatto.
Il Sudafrica ha dunque corso nuovamente nel cuore della notte italiana, in una sessione nei fatti dedicata esclusivamente al decathlon allo Stadio Olimpico di Tokyo. Shaun Maswanganyi, Sinesipho Dambile, Bradley Nkoana e Akani Simbine si sono espressi in 38.64. Avevano bisogno di fare meglio di 38.34, ovvero il tempo di ripescaggio della Francia, per qualificarsi alla finale (il Sudafrica sarebbe stato la nona squadra nella sfida per le medaglie prevista oggi pomeriggio): missione fallita.
Ricordiamo le qualificate all’atto conclusivo: il Canada ha vinto la prima batteria (37.85) davanti a USA (37.98) e Germania (38.12); il Ghana ha prevalso nella seconda (37.79) davanti a Paesi Bassi (37.95) e Giappone (38.07); tempi di ripescaggio per Australia (38.21) e Francia (38.34), ricordiamo le eliminazioni di Giamaica e Sudafrica.