“Aveva un teschio e delle ossa umane in valigia, diceva che erano per dei rituali”: la scoperta choc alla dogana in aeroporto
Un carico tanto macabro quanto inaspettato, giustificato con una motivazione a dir poco surreale. Un uomo, di cui non è stata resa nota l’identità, è stato fermato questa settimana dagli agenti della dogana all’Aeroporto Internazionale di Tampa, in Florida, dopo che nel suo bagaglio sono stati scoperti quelli che sono stati descritti come “resti umani”.
Tutto è iniziato come un controllo di routine. Il passeggero aveva dichiarato di trasportare solo dieci sigari. Ma un’ispezione più approfondita del suo bagaglio da parte degli specialisti agricoli della US Customs and Border Protection (CBP) ha rivelato un contenuto ben diverso: piante proibite, altri sigari non dichiarati e, soprattutto, un borsone con un foglio di alluminio stropicciato. All’interno, i funzionari hanno trovato frammenti che sembravano appartenere a un teschio umano e varie altre ossa. Interrogato sulla natura del suo macabro carico, l’uomo ha insistito che gli oggetti erano destinati a dei “rituali“, senza però specificare di che tipo.
L’episodio è stato reso noto da Carlos C Martel, Direttore delle Operazioni sul Campo della CBP per l’area di Miami/Tampa, con un post sui social media: “Quello che era iniziato con un passeggero che dichiarava solo 10 sigari al TPA [aeroporto di Tampa] è diventato bizzarro”, ha scritto Martel. “Il viaggiatore ha affermato che gli oggetti erano per dei rituali, ma a causa dei gravi rischi per la salute, sono stati sequestrati e distrutti”.
Il direttore ha poi concluso con una battuta ironica, un gioco di parole intraducibile alla lettera ma dal senso chiaro: “Alla CBP, non sappiamo mai cosa possa contenere un bagaglio, ma i contrabbandieri dovrebbero sapere che avremo sempre un osso da spolpare con loro” (in inglese, “we’ll always have a bone to pick”, ovvero “avremo sempre un conto in sospeso”). Al momento non è chiaro se il passeggero dovrà affrontare accuse penali per l’accaduto.
La scoperta di resti umani in aeroporto, per quanto rara, non è senza precedenti. Tuttavia, le circostanze possono fare la differenza tra un atto criminale e un trasporto legittimo, seppur insolito. Nel 2020, ad esempio, all’aeroporto di Monaco di Baviera, furono fermate una madre e una figlia che trasportavano le ossa di un parente in una valigia. Le due donne, in viaggio dalla Grecia all’Armenia, stavano semplicemente riportando a casa il loro caro per una degna sepoltura. In quel caso, dopo le dovute verifiche, le autorità stabilirono che non era stato commesso alcun reato.
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