Fenomeno Taylor Swift al Museo Statale di Wiesbaden: in coda per vedere il quadro Ophelia di Heyser. Il ritratto che ha ispirato il brano “The Fate of Ophelia”
È bastata una canzone per creare una folla di curiosi fuori da un museo. L’opera del pittore Art Nouveau Friedrich Heyser è diventata improvvisamente un’attrazione virale. Tutta “colpa” di Taylor Swift. La popstar americana ha scelto proprio la Ophelia di Heyser, datata intorno al 1900 e custodita al Museo Statale di Wiesbaden in Germania, come ispirazione visiva per l’apertura del suo ultimo videoclip “The Fate of Ophelia”, tratto dall’album “The Life of a Showgirl”.
Nel fine settimana successivo all’uscita del video, il museo tedesco ha registrato un’impennata di visitatori, con centinaia di Swifties – come si definiscono i fan della cantante – in fila per vedere dal vivo il quadro citato da superstar, riprodotto nel video nei minimi dettagli. Abito bianco, posa e paesaggio sembrano usciti direttamente dalla tela di Heyser.
“Siamo sorpresi e felici che Taylor Swift abbia scelto proprio questo dipinto della nostra collezione – ha dichiarato Andreas Henning, direttore del museo, alla rivista Monopol-. È un’opportunità straordinaria per far conoscere il nostro museo a un pubblico nuovo”.
All’inizio, l’attenzione dei media e dei fan si era concentrata sull’iconica Ophelia preraffaellita di John Everett Millais (1851-52), conservata alla Tate di Londra. Ma un’attenta analisi del video ha presto rivelato che la scena iniziale richiama invece l’interpretazione più tardo-simbolista di Heyser.
Il brano “The Fate of Ophelia” rielabora la tragedia della giovane amata da Amleto, personaggio shakespeariano condannato da un amore tormentato e da un destino crudele. Nella sua versione, Swift sembra voler riscattare la figura di Ofelia, trasformandola da vittima passiva a protagonista consapevole.
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