“Preparerò schemi coi miei davanti al portiere”: l’ironica polemica di Gilardino dopo i presunti errori arbitrali
“Non so se sono più incazzato per il risultato o più felice per la prestazione dei ragazzi”. Così Alberto Gilardino ai microfoni di Dazn dopo la partita tra Milan e Pisa, gara finita 2-2 e valida per l’anticipo dell’ottava giornata del campionato di Serie A. Una sfida che ha visto subito i rossoneri in vantaggio con Rafael Leao, ma nel secondo tempo i nerazzurri toscani hanno ribaltato tutto prima con il rigore realizzato da Juan Cuadrado, poi con il gol di Nzola. Al 93′ è però arrivata la rete di Zachary Athekame per il 2-2 finale.
I due gol del Milan sono stati oggetto – con dinamiche differenti – di revisione Var per presunto fuorigioco. Nel primo Pavlovic entra nella traiettoria del pallone dopo il tiro di Leao, ma non tocca la palla e la sua posizione è giudicata regolare. Nel secondo anche Fofana è davanti a tutti sul tiro di Athekame, ma anche in questo caso il gol è convalidato perché Fofana non è considerato un ostacolo per la visuale di Semper. A proposito di ciò, Gilardino ha ironizzato nel post gara, trovando una “soluzione” ai presunti errori arbitrali.
“Sono cose singolari dell’arbitro e del quarto uomo. Più che altro è la regola degli uomini davanti al portiere, sia sul primo che sul secondo gol… Bisogna preparare degli schemi su queste cose qua, perché se si possono lasciare degli uomini davanti al portiere, cercheremo di sfruttarlo”, ha scherzato Gilardino, mostrando però amarezza per entrambe le circostanze.
Milan-Pisa, l’analisi arbitrale sui gol
Sono stati tre gli episodi discussi nel corso del match tra Milan e Pisa, tutti in occasione di un gol. Due del Milan, uno del Pisa. Partendo da quello di Rafael Leao: il portoghese calcia, Pavlovic al momento del tiro è in fuorigioco, ma solo all’ultimo momento prova a mettere il piede per intervenire. Nonostante ciò, il gol è regolare. A spiegare il motivo è stato Luca Marelli, ex arbitro che analizza sempre gli episodi a Dazn.
“Pavlovic pare in posizione irregolare di mezza figura e passa in traiettoria del portiere. La rete, però, è da convalidare perché il portiere ha sempre visto il pallone e il calciatore è passato all’ultimo momento. Se il calciatore fosse stato a contatto fisico, ovvero a meno di due metri dal portiere, allora sarebbe stato da annullare. In questo caso il gol è regolare”.
Stesso motivo per cui è stato convalidato il secondo: sul tiro di Athekame ci sono più giocatori del Milan in fuorigioco, ma sono tutti distanti da Semper e quindi la loro posizione non è considerata d’ostacolo per il portiere del Pisa. L’altro episodio discusso è quello del gol di Nzola del momentaneo 1-2: dopo un check per fuorigioco (ma la posizione era regolarissima), c’è stato anche un controllo per il contatto tra Gabbia e Moreo, che ha atterrato il difensore rossonero.
A proposito di ciò si è espresso Gianpaolo Calvarese nel post gara: “Sul gol di Nzola del Pisa c’è una spinta di Moreo su Gabbia che cade a terra. In questi casi il VAR fa fatica ad intervenire perché parliamo di intensità. Bisogna ammettere che questo contatto avviene ad una certa distanza rispetto all’azione di Nzola che si invola verso la porta”.
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