Riccardo De Corato (FdI) e l’emergenza baby gang a Milano: «Così la città è diventata terra di conquista»
Milano torna a fare i conti con un episodio di violenza che scuote l’opinione pubblica. In pieno centro, in corso Buenos Aires, un ragazzo di 15 anni è stato rapinato e sequestrato per circa un’ora da un gruppo di quattro maranza. Tre minorenni e un maggiorenne lo hanno minacciato, costringendolo a consegnare vestiti, telefono e portafogli, poi lo hanno obbligato a tentare un prelievo con una carta prepagata. Non trovando soldi, hanno persino costretto il ragazzo a chiamare il padre, minacciando di ucciderlo se non avesse ricaricato la carta. L’intervento dei carabinieri ha evitato il peggio e ha portato all’arresto di tutti i responsabili.
Il caso riporta al centro il tema della sicurezza a Milano, sempre più segnata da rapine, aggressioni e bande giovanili. Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco e assessore alla Sicurezza, denuncia il dilagare della criminalità nel capoluogo lombardo: «Il modello ricorrente sono i maranza e varie tipologie di baby gang, ma la realtà è che siamo in balìa di una delinquenza di vario tipo».
La critica alla giustizia
Secondo De Corato, uno dei nodi principali è il sistema giudiziario. Le forze dell’ordine, sostiene, arrestano ogni giorno decine di persone che però vengono rapidamente rimesse in libertà dalla magistratura. «Ci sono tanti recidivi che sanno di poter tornare subito a delinquere. È questo che alimenta il problema», spiega. Nel caso di corso Buenos Aires, i quattro rapinatori erano già noti alle forze dell’ordine e provenivano dalla Bergamasca, un esempio – secondo l’ex vicesindaco – di bande che arrivano in città per colpire dove circola più denaro e dove possono agire pressoché indisturbate.
La complicità del Comune
De Corato punta il dito anche contro un’amministrazione comunale inadempiente. Ricorda che il sindaco Giuseppe Sala ha mantenuto per sé la delega alla sicurezza senza però cambiare realmente strategia. Un segnale positivo, secondo lui, è arrivato solo di recente con il nuovo comandante della polizia locale, Gianluca Mirabelli, il quale sta orientando i vigili più verso il controllo del territorio che verso le sole multe.
Le proposte per invertire la rotta
Per ripristinare la sicurezza, De Corato propone misure concrete: il ritorno dei militari nelle strade, l’uso di telecamere di nuova generazione con intelligenza artificiale, il richiamo in servizio dei poliziotti in pensione per presidiare metropolitane e zone sensibili. Inoltre, suggerisce di riorganizzare la polizia locale in nuclei specializzati, come avveniva quando lui era assessore alla Sicurezza, per intervenire rapidamente contro abusivismo, spaccio e criminalità.
Una città da difendere
La rapina al quindicenne è il simbolo di una Milano che fatica (per usare un eufemismo) a proteggere i suoi cittadini. Ecco perché secondo De Corato, la sicurezza non è solo un tema politico, ma una condizione essenziale per garantire libertà e tranquillità a chi ogni giorno vive e lavora in città.