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“Depressione di Natale? Guardate i vecchi filmati di famiglia, ecco perché la nostalgia ci fa bene”: i consigli della psicologa per affrontare il Christmas Blues

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Sui social è partita una moda che sa di contro-tendenza: altro che filtri perfetti e video 4K. A spopolare, in queste settimane, sono le vecchie Vhs digitalizzate, i filmati sgranati degli anni ’80 e ’90, l’albero storto, lo zio che sbaglia inquadratura e i bambini che cantano stonati davanti a Babbo Natale. La Gen Z li guarda come fossero reperti preziosi. E la ragione non è soltanto estetica: è nostalgia. Quella che la scienza oggi definisce non più come malinconia triste, ma come un’emozione complessa e rigenerante, capace di dare continuità tra chi eravamo e chi siamo adesso, rafforzando legami e identità. Proprio mentre tanti parlano di “Christmas Blues” – la tristezza stagionale che durante le feste può portare umore basso, ansia e voglia di isolarsi – questi frammenti imperfetti del passato sembrano fare il lavoro opposto: unire, scaldare, rimettere insieme i pezzi. In altre parole: la nostalgia non ti tira giù, ti rimette in piedi.

L’esperta: “Si può essere felici anche nell’imperfezione”

“Il successo dei vecchi video è una reazione legata principalmente alla pressione del mondo moderno e alla saturazione da richieste di omologazione e perfezione che scaturiscono dai social – spiega al FattoQuotidiano.it la dottoressa Elisa Caponetti, psicologa clinica e forense, e psicoterapeuta -. Le persone cominciano a ricercare di più l’autenticità, l’antitesi della messa in scena curata, l’errore umano che era parte della vita e che oggi non è in alcun modo consentito.
Questo bisogno è acuito da un crescente malessere giovanile, poiché l’esposizione costante a vite perfette alimenta un ‘falso Sé’ e la ricerca di un ‘Io ideale’ irraggiungibile. A questo si aggiungono le incognite del nostro tempo (incertezze economiche e climatiche) che erodono il senso di sicurezza.
I video offrono quindi un conforto emotivo profondo. Catturano l’emozione grezza e la sostanza della vita vissuta generando un senso di connessione con l’umanità e la prova che, anche nell’imperfezione, si può costruire felicità”.

Gli studi più recenti spiegano che la nostalgia è una risorsa psicologica positiva: in che modo può aiutarci a non scivolare nel Christmas Blues e a vivere le feste con più stabilità emotiva?
La nostalgia non è più vista come uno stato malinconico passivo o un lamento sul passato che genera pensieri depressivi, ma al contrario, un’emozione complessa capace di innescare risorse. Contro il Christmas Blues (tristezza, ansia, isolamento) – spesso causato dalla discrepanza tra l’ideale natalizio e la realtà – la nostalgia funge da regolatore emotivo. Richiamando momenti passati, il ricordo svolge il ruolo di sistema di supporto interno generando un senso di appartenenza, elaborando serenamente il tempo trascorso, estraendone l’essenza positiva. In altre parole, la nostalgia stabilizza la nostra identità emotiva e ci rende più resilienti”.

“È come un collante relazionale”

Guardare insieme vecchi filmati può davvero rafforzare i legami sociali e familiari? Come si spiega questa capacità della nostalgia di “ricucire” le relazioni?
“Di fatto, la nostalgia è una potente pratica sociale. La sua forza sta nella memoria condivisa e nella validazione affettiva. Quando si guardano insieme filmati, si attiva la co-costruzione della narrazione familiare. Si attinge alla stessa memoria collettiva, creando una forte identità di gruppo che supera i conflitti attuali. Richiamare momenti di calore rafforza la fiducia e riconferma il valore emotivo del legame, focalizzando sull’amore provato. Facilita la trasmissione di valori e la coesione tra le generazioni, fornendo ai giovani una storia tangibile e agli anziani un ruolo attivo. Accresce la percezione di connessione sociale, rendendo le persone più propense a cercare e offrire supporto reciproco. Funge da ‘collante’ relazionale, fornendo la prova emotiva che i legami sono duraturi”.

“Celebrate i legami, non le perdite”

Come si coltiva una nostalgia che fa bene, evitando che diventi rimpianto o fuga dal presente? Quali consigli può dare durante il periodo natalizio?
“Per evitare che la nostalgia diventi rimpianto (il lamento su ciò che non torna) o fuga (il rifiuto del presente), la chiave è l’intenzionalità e la trasformazione del ricordo in azione presente. È importante quindi non limitarsi a pensare al passato soffermandosi sulle perdite di alcune persone care o sugli anni che passano, ma creare un momento sociale per rivedere ricordi (video, foto) con l’intenzione di celebrare i legami e le risorse acquisite, non di lamentare la perdita. Occorre dare valore ai ricordi in modo tale da trasmettere un’eredità alle generazioni più giovani. L’obiettivo finale è utilizzare la nostalgia come benzina emotiva che, ricordandoci le nostre radici, ci dà la forza di costruire un presente autentico e fiducioso”.

L'articolo “Depressione di Natale? Guardate i vecchi filmati di famiglia, ecco perché la nostalgia ci fa bene”: i consigli della psicologa per affrontare il Christmas Blues proviene da Il Fatto Quotidiano.




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