Slogan e bandiere annunciano lo sciopero «Non mandate mamma a lavorare lontano»
Ivrea
«Non mandate le nostre mamme a lavorare lontano» è soltanto uno degli slogan del presidio dei lavoratori Konecta di Ivrea davanti alla sede di Confindustria Canavese, dove è avvenuto l’incontro tra le organizzazioni sindacali, i lavoratori e l’azienda. Per il momento il confronto non ha prodotto risultati. I 700 lavoratori di Ivrea sono destinati al trasferimento a Torino, insieme ai 400 di Asti, e i sindacati confermano lo sciopero del 13 gennaio. Lunedì in corso Nigra c’erano i lavoratori, ma c’erano anche le famiglie, le mogli, i mariti e i figli di chi rischia di ritrovarsi con la vita completamente scombussolata. Tutti si sono riuniti per dire no al piano di accorpamento. Nella sede eporediese si è svolto l'incontro propedeutico alla procedura di raffreddamento tra l'azienda Konecta e le organizzazioni sindacali Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil insieme alle Rsu delle sedi di Asti, Ivrea e Torino. Konecta il 5 dicembre ha manifestato l'intenzione di accorpare le sedi di Asti e Ivrea a Torino, per un totale di 1.100 dipendenti. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto con forza di abbandonare l'idea delle chiusura delle sedi di Asti e Ivrea. L'azienda, per ora, si è detta indisponibile al ritiro del progetto annunciato, perciò i sindacati hanno chiesto un confronto alla Prefettura e dichiarano lo sciopero di tutte le sedi in Piemonte per l'intera giornata lavorativa del 13 gennaio, con presidio sotto la Regione Piemonte.
Al presidio hanno preso parte gli amministratori comunali, in primis l’assessora al Lavoro Gabriella Colosso, che ha dichiarato: «La questione è drammatica, siamo vicini ai lavoratori. Tante sono le donne part-time che non possono permettersi di trasferirsi ed è probabile che molti saranno propensi a a licenziarsi. Se così sarà risulterà impoverito l’intero territorio. Noi ci saremo a combattere questa battaglia». Anna De Bella, segretaria generale della Fistel Cisl Piemonte, e Gianni Ambrosio, responsabile Filt Cgil Ivrea e Canavese, hanno chiesto tutele e garanzie per i lavoratori: «Il lavoro va mantenuto qui e le competenze non devono essere disperse. Metteremo in campo tutte le misure necessarie a salvaguardare i posti di lavoro».
In corso Nigra con i dipendenti Konecta c’erano anche i parlamentari Alessandro Giglio Vigna, Lega, e Antonino Iaria, M5S. «Abbiamo presentato due interrogazioni parlamentari come Lega io e il collega astigiano Giaccone – ha detto Giglio Vigna – e scritto al prefetto per aprire un tavolo di crisi. La situazione è grave». «Delocalizzare, per Ivrea e Asti, è una bomba sociale – ha detto Iaria –. Anche il M5S ha presentato un’interrogazione al Governo, che non sta riuscendo a gestire le crisi delle aziende. Manca una visione industriale per il Piemonte, ma anche per il Paese».
