In 500 ai pranzi di S. Egidio: «È il nostro natale in famiglia»

Pavia. Cinquecento commensali e oltre 150 volontari (un record) per i pranzi di Natale organizzati dalla comunità di Sant’Egidio, l’appuntamento all’insegna della solidarietà che si ripete ogni 25 dicembre dal 2011. «Questo è il nostro Natale in famiglia» racconta Paola Ziliani, volontaria della comunità di 29 anni impegnata a servire i pranzi alla chiesa del don Orione, una delle quattro che hanno aperto le loro porte: le altre sono la chiesa di San Luca, l’oratorio della Scala e quello di San Primo. «Sono qui con mio marito – aggiunge Ziliani – è ormai impensabile per me immaginare di trascorrere le feste in modo diverso. Questo è un Natale a servizio del prossimo».

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Quest’anno, la Comunità di Sant’Egidio (attiva a Pavia da un ventennio con diverse attività sociali) ha incassato un boom di volontari, che si sono prodigati nell’organizzazione. «Oltre 150, molti di più dell’anno scorso» afferma Giorgio Musso, referente pavese della Comunità. «Per me è una risposta al clima di pessimismo che aleggia sulla nostra epoca. C’è voglia di fare, ed è da questi luoghi che si intravede la possibilità di un futuro migliore». Impegnati tra i tavoli allestiti nelle quattro parrocchie, ci sono persone di tutte le età. «Ho scoperto di questa opportunità grazie a un’amica – racconta Sergio Gatti – è il secondo anno che sono qui. Io non ho figli né genitori, e questo è un bel modo per passare il Natale con una famiglia allargata».

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Ai pranzi di Natale ha partecipato anche il vescovo di Pavia Corrado Sanguineti, che si è unito al pranzo del Don Orione dopo aver portato i saluti alle altre tavolate. «Un Natale nel segno dell’integrazione – ha detto – oltre che un bel segno di vicinanza alle tante persone che si trovano in diverse forme di difficoltà. Il mio augurio per il futuro è che si riescano a cogliere di semi di bene che già ci sono nella nostra società, aprendo il cuore alle cose belle del nostro mondo».

Presente anche il sindaco di Pavia Michele Lissa, insieme all’assessore ai Servizi sociali Francesco Brendolise: «Siamo qui per dire grazie ai tanti volontari che, con il loro grande impegno, hanno deciso di rendere possibile questo evento al servizio delle persone meno fortunate. È un gesto importante a cui va la mia gratitudine», ha detto il primo cittadino.

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