Giro d’Italia, la tappa di Voghera costerà al Comune 200mila euro
VOGHERA. La partenza della tappa del 24 maggio del Giro d’Italia da Voghera costerà (circa) 200mila euro. La cifra è emersa (informalmente) in Consiglio comunale dove è stato approvato il bilancio con l’opposizione sulle barricate perché la cifra per finanziare il passaggio vogherese della corsa in rosa non è ancora stata inserita tra le cifre della “finanziaria” comunale.
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Opposizione all’attacco
«Un bilancio privo di idee e soprattutto che non prevede fondi per ospitare la partenza della tappa del Giro d'Italia, spesa di circa 200mila euro, in programma a maggio – attacca Nicola Affroti dell’Udc –. Mancano gli stanziamenti per il Giro d'Italia e ci chiediamo dove la giunta Garlaschelli andrà a recuperare quei fondi di un evento che avverrà la settimana prima delle elezioni e che rappresenta un bel biglietto elettorale. Non si capisce come verrà finanziato il passaggio del Giro, ma non ci sono nemmeno fondi sufficienti per il sociale. È il bilancio di una maggioranza che negli ultimi cinque anni non è stata capace di raggiungere nessun obiettivo concreto e con una città morta».
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Gli fa eco Ilaria Balduzzi, ex Pd, ora gruppo misto: «È un bilancio dichiaratamente elettorale. Fatto per 6 mesi ma dimenticando addirittura di inserire il Giro d'Italia ed i finanziamenti per realizzarlo nonostante sia stato cosi ampiamente sbandierato. L'ultima seduta consiliare è stata l'occasione per dare le pagelle a sindaca, giunta e maggioranza silente: gravemente insufficiente perché la narrazione che fanno appare totalmente scollegata dalla realtà cittadina. Non bastano bravi comunicatori, tagli di nastro prevalentemente di iniziative altrui, presenzialismo di facciata. Serve stare dentro i problemi della città: liste d'attesa e personale ospedaliero nella sanità, commercio morente se non per l'entusiasmo di pochi, sicurezza sulle strade e più in generale in città, rifiuti sia dal lato raccolta che dal lato tariffe con promesse irrealizzabili di tariffa puntuale, capitoli a zero su giovani e famiglie, associazionismo, gemellaggi, turismo, industriale, agricoltura, ricerca e innovazione, mercato del lavoro, formazione e sostegno all'occupazione, biodiversità. Insomma - conclude Balduzzi - un bilancio e un dup, come tutti gli altri, senza visione e prospettive che gestisce, a fatica, il corrente». Duro anche Pier Ezio Ghezzi dei Civici: «Il Consiglio ha deliberato l'ultimo bilancio e piano delle opere del centrodestra. Ovviamente abbiamo votato contro. I vogheresi devono farsi una domanda: è migliorata o peggiorata la città in questi cinque anni?».
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