Galleria degli orrori

OK, LA COPERTINA di Time non equivale a un Nobel. Per quanto anche il Nobel – mi riferisco a quello della pace – si sia ampiamente screditato. Ma una tale galleria degli orrori appare una sfida al buon senso, alla decenza, all’intelligenza della calante audience che negli Stati Uniti compera ancora il settimanale. Dunque persona dell’anno è stata nominata Angela Merkel. Al secondo posto Al Baghdadi. Al terzo Donald Trump. Che bella selezione! Alla rovescia.

Angela Merkel è colei che ha distrutto il sogno europeista di Helmut Kohl, il padre della riunificazione. Era stato Kohl a scoprirla nella Germania est e a portarla a Berlino. Nelle sue memorie ha scritto ‘Die macht mir meine Europa kaputt’, sta distruggendo la mia Europa. Missione compiuta, considerando che la frase risale a quattro anni fa.

E in effetti con la sua ottusa politica di austerità la cancelliera ha trasmesso il contagio dalla Grecia al resto dell’Europa. E più di recente con l’irresponsabile apertura ai migranti siriani ha provocato la rivolta di Länder e comuni, salvo fare precipitosa retromarcia quando ha visto che la sua popolarità era crollata. Di Al Baghdadi c’è bisogno di aggiungere altro? E’ il Califfo dei tagliagole. Liberato dall’amministrazione Obama, ne ha sfruttato il ritiro dall’Iraq (2011) per costruire l’Isis e insanguinare Medio Oriente, Europa e ora persino gli Stati Uniti.

QUANTO a Donald Trump, la sua proposta di chiudere le frontiere a tutti i musulmani rappresenta il concetto più ‘unamerican’ che si possa immaginare. Discriminare per motivi religiosi non rientra fra i valori della bicentenaria Costituzione. Se davvero il tycoon arrivasse alla nomination repubblicana, la prima a stappare lo champagne sarebbe Hillary Clinton: diventerebbe presidente senza merito alcuno. È colei che per quattro anni è stata compartecipe dei fallimenti della politica estera dell’attuale presidente. Time ci fa sapere che la persona dell’anno non necessariamente deve essere un personaggio positivo. In passato in copertina abbiamo visto Hitler, Stalin, l’ayatollah Khomeini. Personaggi che hanno dominato le cronache dei loro tempi. Giganti del male. Ma quelli del 2015 rappresentano solo inettitudine, incompetenza, presunzione, ferocia.