Kitesurfing: tutti i benefici (e dove praticarlo)
L’emozione di percepire il vento fra le mani e di navigare, sospeso tra il cielo e il mare, verso il tramonto. È l’esperienza che può assaporare chi ha dimestichezza con il kitesurfing, lo sport velico nato alla fine degli anni Novanta. Piedi sulla tavola, barra in mano e si solca la superficie del mare trainati da un aquilone (in inglese «kite» per l’appunto).
Non occorrono anni per familiarizzare con questo sport che in Italia seduce molte persone. «Nel nostro Paese c’è un’alta concentrazione di kiter; quasi tutta la costa si presta moltissimo a questo sport viste le lunghe e larghe spiagge presenti in diverse località marittime» ci spiega Antonio Gaudini, presidente dell’Associazione Kitesurf Italiana.
I BENEFICI PER IL CORPO E LA MENTE
Beh, che dire: come molti sport che si praticano sul mare, si ha la possibilità di fare kite in contesti dalla bellezza spesso impareggiabile. E complice anche l’adrenalina che si sprigiona quando si raggiungono alti livelli, questo sport è in grado di liberare nel corpo molte sostanze che ci fanno sentire semplicemente bene. «Il kitesurf genera emozioni che solo gli sport in cui si ha bisogno degli elementi naturali possono darti. Aumenta così la produzione di serotonina, dopamina e adrenalina nel corpo. E quando abbiamo finito di fare kitesurf ci sentiamo rigenerati, anche perché si ha la possibilità di prendere una bella boccata di iodio».
Oltre all’umore, si migliora naturalmente anche il fisico. I muscoli coinvolti possono variare a seconda dello stile che si sceglie. In generale tuttavia i kiter sviluppano «addominali – la parte nevralgica del kitesurf -, spalle, braccia, bicipiti femorali, e di riflesso dorso e glutei». Insomma, niente male, se si pensa che alla modellazione del corpo si aggiunge anche una bella tintarella.
DALLA VERSIONE PER TUTTI ALLO SPORT ESTREMO
Come quasi tutte le attività sportive ci si può approcciare in modo diverso al kitesurfing. C’è una versione «che può praticare chiunque, dal bambino di dieci anni fino all’adulto di 65. In questo caso troviamo acqua piatta e vento leggero».
I kiter più esperti praticano invece una versione della disciplina che «molti considerano uno sport estremo; qui abbiamo un mare forza impossibile e vento forte. Per dedicarsi a questo tipo di kitesurfing occorre essere dei veri atleti ed esperti della disciplina».
DOVE PRATICARLO
Le isole, i laghi del nord Italia, la Toscana e il Lazio: il nostro Paese offre molti spot per la pratica di questo sport. Con Gaudini nella gallery ne abbiamo selezionati alcuni ideali, sparsi da nord a sud lungo tutta la penisola.
(Foto: Stock.Adobe).