Beatrice di York, che ne sarà del royal wedding dopo il caso-Andrea?
C’è chi si è divertito a ipotizzare una cerimonia italiana, chi a immaginare un possibile abito di nozze. Il prossimo royal wedding in casa Windsor, quello tra Beatrice di York ed Edoardo Mapelli Mozzi, rischia però di rimanere agli annali per lo scandalo che ha di recente travolto il padre della sposa, Andrea. Lo staff di corte starà pensando di far slittare la cerimonia? Sarà possibile evitare che i riflettori si concentrino sul terzogenito della regina Elisabetta, lasciando nell’ombra i futuri coniugi?
Domande alle quali ancora non ci sono risposte, ma che – con ogni probabilità – sono state messe sul tavolo durante l’incontro tra i due innamorati e Andrea. Un’auto con a bordo Beatrice ed Edoardo, infatti, è stata avvistata nei pressi del Royal Lodge, all’interno del castello di Windsor, dove vive il duca di York. E dove si è rifugiato dopo la disastrosa intervista alla BBC riguardo i suoi legami con Jeffrey Epstein, l’imprenditore americano condannato per abuso e traffico di minori e morto in carcere.
«Ho avuto un comportamento non appropriato per un membro della royal family, ho delusi tutti», ha dichiarato Andrea, negando poi di aver mai avuto rapporti sessuali con Virginia Roberts, all’epoca dei fatti 17enne. «Ho chiesto a Sua Maestà di poter fare un passo indietro negli impegni pubblici per il prossimo futuro e lei ha dato il suo permesso», si legge invece in una nota ufficiale emessa da Buckingham Palace. Ma al di là di indagini e processi, lo spinoso caso non è desinato a sgonfiarsi a breve.
Se ne continuerà a parlare a lungo, anche se lui non si presenterà più agli eventi ufficiali di casa Windsor, salvo eccezioni. Come il matrimonio della figlia, ad esempio, al quale non ha alcuna intenzione di rinunciare. Sarà lui ad accompagnarla all’altare? Probabilmente sì, correndo il rischio di beccarsi qualche attacco. Tra l’altro, su data e location, ancora non ci sono certezze: si parlava di primavera 2020 ma ci sta che, alla luce dello scandalo, il Palazzo decida di posticipare il fatidico «sì».
Il tempo necessario alla royal family per assorbire il duro colpo, che la stampa britannica ha già etichettato come «la crisi più seria dai tempi dell’abdicazione di re Edoardo VIII per amore di Wallis Simpson».