Attacco a London Bridge, chi è il killer. Tre accoltellati anche all’Aia
Usman Khan, 28 anni: è questo il nome dell’uomo che ieri pomeriggio ha riportato il terrore nel cuore di Londra a meno di due settimane dalle elezioni britanniche. E l’incubo ha ancora una volta le sembianze del lupo solitario, anche se noto per i suoi legami jihadisti. Khan ha deciso di entrare in azione portando paura e morte in uno dei pomeriggi più affollati per la capitale britannica, quello del Black Friday, e forse la scelta non è stata casuale. E mentre le persone si scatenavano nello shopping sfrenato, sul London Bridge si svolgeva la tragedia: sotto i colpi di Khan morivano due persone e ne restavano ferite gravemente tre. Sotto i colpi della polizia moriva il killer prima braccato e poi freddato.
Scotland Yard alla fine di una giornata ha bollato l’episodio come “grave atto di terrorismo”. Indicazione confermata in tarda serata con l’emergere del profilo del killer: ex galeotto legato al terrorismo islamico-radicale, ben noto alla polizia britannica, rilasciato un anno fa dal carcere a patto di indossare il braccialetto di sorveglianza. La furia dell’odio di Khan ha preso forma attraverso una lama con cui l’uomo si è scagliato improvvisamente su chiunque gli capitasse a tiro sul ponte.
https://twitter.com/tiltyy/status/1200425118209626117Un primo allarme è arrivato alle 14 con il primo intervento delle pattuglie, mentre coraggiosi passanti si erano già lanciati sull’aggressore per fermarlo. Le immagini dei video fatti con gli smartphone sono immediatamente rimbalzate in Rete e sui social raccontando l’orrore in presa diretta. Dalla furia del killer all’arrivo dei poliziotti, dagli spari all’assalitore a terra e i proiettili finali quasi come colpi di grazia. Un’esecuzione motivata, secondo gli agenti, dalla presenza di un giubbotto indossato da Khan, che aveva tutto l’aspetto di un giubbotto esplosivo, risultato poi come fasullo.
https://twitter.com/1971madog/status/1200432739142557697L’angoscia torna in una Londra già abbastanza provata e dal tira e molla sulla Brexit, alimentata da un ennesimo attacco random. In una metropoli che nel cuore pulsante del centro, si ritrova di nuovo blindata dietro transenne e cordoni.
London Bridge, il precedente attacco nel 2017
Nel 2017 proprio London Bridge era stato scenario dell’ultimo attentato nel Regno Unito, con un furgone lanciato sulla folla e poi un assalto a coltellate. Morirono 6 persone, i feriti furono decine. In quel caso si trattava di un commando composto da tre assalitori.
Accoltellamento all’Aia: tre minori feriti
Poche ore dopo l’aggressione sul London Bridge, la paura è arrivata anche nelle vie dello shopping dell’Aja, in Olanda. Tre persone sono state ferite a colpi di coltello nella Grote Marktstraat, la principale strada commerciale della città. Massimo riserbo sulle loro condizioni. I tre feriti sono “minori”, riferisce la polizia su Twitter precisando di essere “in contatto con le loro famiglie”. Il quotidiano De Telegraaf aggiunge che non si conosce la loro età.
La polizia avrebbe fermato un uomo di circa 35 anni, anche se non è chiaro se si tratti dell’assalitore. L’uomo avrebbe fatto resistenza mentre gli agenti lo facevano salire su un furgone. Il movente terroristico, in questo caso, però, non risulta l’ipotesi più probabile, anche se non viene escluso.