Da dipendente a freelance: come funziona il passaggio?
Quel momento arriva. Se avete superato i 45 e se siete in un’azienda da parecchio tempo, probabilmente lo sapete: l’ufficio con tutti quegli orari e quelle dinamiche sempre uguali magari comincia a starvi stretto e quel sogno nel cassetto che vi coccolate da anni o lo tirate fuori adesso o il rischio è che diventi troppo tardi.
Intoo, la società di Gi Group che si occupa proprio dei processi di sviluppo e transizione di carriera, segnala quanto sia importante dedicarsi al proprio piano B per non portarsi appresso una sensazione di perenne insoddisfazione. Non arrendersi e anzi continuare ad aggiornarsi, magari acquisendo certificazioni, è fondamentale per tenere viva la speranza che quel sogno e quel progetto possano un giorno diventare una realtà.
«Per andare incontro al proprio piano B, è fondamentale essere consapevoli che non si improvvisa e che soprattutto non si tratta di un ripiego. Il passaggio va progettato con cura, valutando con lucidità la realizzabilità, le possibilità di tenuta nel tempo e costruendosi credibilità in anticipo», spiega Cetti Galante, amministratore delegato di Intoo. «Identificare e scegliere qualcosa che ci dà energia è uno dei segreti per trovare un nuovo equilibrio. È indubbio che questo processo può aiutare ad avere anche un paracadute in caso di necessità, ma è prima di tutto una straordinaria occasione per essere protagonisti del proprio sviluppo professionale o per un rilancio. Apertura al cambiamento e capacità di confronto sono le chiavi di volta per affrontarlo».
Serve poi un’autentica riflessione sulla motivazione personale al cambiamento, nella consapevolezza che una condizione autonoma comporterà un nuovo equilibrio economico e di vita che richiederà un diverso mindset per affrontarlo e, quindi, onestà nel capire quali sono i valori, i bisogni e i desideri che si vorrebbero soddisfare con questa scelta lavorativa. Questo «scopo» ultimo sarà il vero motore anche per affrontare i momenti difficili. Un altro passaggio importante: conviene non fossilizzarsi, una nuova iniziativa è un cantiere sempre aperto e non è escluso che, fatte tutte le dovute verifiche, sia necessario fare drastici cambi di direzione. Non bisogna, dunque, ostinarsi sull’idea di partenza, ma tenere conto di tutto quello che dovesse venir fuorie in corso d’opera.
Nella gallery, i consigli Intoo per iniziare a considerare un passaggio da un lavoro in azienda a una condizione autonoma. Don’t panic!