Tutti i prodotti di bellezza che ho provato in quarantena (e non lo avevo fatto prima)
Se siete delle procastrinatrici consapevoli, questo è il momento di provare novità e tool beauty che non rientrano nell’essenzialità del quotidiano e, in quanto a pazienza e tempo necessario, superano anche la predisposizione mentale richiesta da una maschera, in viso o sui capelli.
Parliamo di rituali di bellezza che scardinano gli automatismi e richiedono consapevolezza. Dopo il fai-da-te utile e necessario che ci ha imposto di imparare a rimuovere lo smalto semipermanente da sole, di coprire la ricrescita e di sistemare la frangia cresciuta, è ora di cimentarsi con i cosmetici che giacciono nei nostri scomparti del bagno e che abbiamo comprato prese da uno slancio di entusiasmo che non ha più avuto seguito.
LA MIA PRIMA VOLTA CON LO SHAMPOO SOLIDO
Racchiuso nel suo contenitore di sughero, lo shampoo solido Lush se ne stava lì in un cassetto da diversi mesi. Piccolo, simile a un panetto di burro, profumato e con dei petali di fiori essiccati in superficie. Da quando è entrato nel mio bagno, ho finito almeno due confezioni di shampoo, eppure l’ho sempre lasciato lì, vittima della mia pigrizia mentale. Il nuovo richiede sempre uno sforzo prima di trasformarsi in una abitudine. Poi è arrivata questa quarantena che, insieme a tanta negatività, si è portata con sé anche qualche opportunità: per esempio, godersi la semplicità delle cose che abbiamo sempre avuto sotto gli occhi. Così, una sera, l’ho finalmente testato. Ho bagnato le mani, ho iniziato a farlo schiumare e poi l’ho massaggiato sui capelli. La sensazione è stata subito familiare perché il prodotto si trasforma in un normale shampoo che regala più schiuma di quanto mi fossi aspettata… bastava solo provare!
HO COMPRATO UN RULLO DI GIADA ONLINE
I jade roller sono uno di quei tool beauty che vale la pena anche solo posizionare in bagno come oggetti di arredamento. In questi giorni di lockdown sto trascurando il trucco e il fatto di essere sempre in casa non aiuta le borse sotto gli occhi, che sembrano ancora più evidenti. Così avevo voglia di provare qualcosa che illuminasse la pelle senza dover applicare un primer o un fondotinta. Ecco che allora ho ordinato il rullo di quarzo rosa, il più adatto per stimolare il microcircolo, drenare e sgonfiare il viso. Ho scelto quello di Angela Caglia, la skin guru di Hollywood amata da molte star. Il modo migliore per usarlo è applicando prima un siero o un olio e poi via con l’automassaggio seguendo le istruzioni che ci sono nella confezione. Online ci sono molti beauty roller, di diverse tipologie e prezzi, ma per essere sicure dei reali benefici, la pietra di quarzo o di giada deve essere vera. La prova? Il prezzo è un buon metodo per fare selezione, poi, una volta che lo avrete ricevuto, potete verificare se la pietra rimane sempre fredda: se è di buona qualità non avrete bisogno di metterlo in frigo per aumentare l’effetto sgonfiante.
IL PRE-SHAMPOO: LE DRITTE PER USARLO
Un paio di anni fa circa, ho provato un pre-shampoo senza leggere le istruzioni. L’ho applicato generosamente su tutti i capelli bagnati come se fosse un conditioner, salvo poi telefonare disperata al mio parrucchiere perché non riuscivo a toglierlo neanche dopo svariati lavaggi. Il pre-shampoo non è un prodotto così semplice ed è molto diverso da una maschera. Per prima cosa perché si applica sui capelli asciutti e poi perché bisogna sapere dosare bene la quantità.
Durante la quarantena, ho deciso di riprovarci per dare una dose di nutrimento e pulizia extra ai miei capelli. Questa volta, però, ho chiesto consiglio a Marco Rizzi, titolare del salone Namu Hair a Milano. Lui, che l’altra volta mi ha salvata quando già mi immaginavo con i capelli tagliati a zero per risolvere l’errore da principiante. «Il pre-shampoo è la fase del rituale capelli tendenzialmente più bypassata perché richiede più di tempo rispetto al solito processo di detersione e idratazione. Può avere una texture in olio o in gel e si applica a capello asciutto prima dello shampoo con un tempo di posa dai 2 ai 20 minuti. Servono semplici gesti delicati: per un capello da ristrutturare si distribuisce il prodotto dalle punte alle radici. Mentre si parte dalla cute se l’obiettivo è quello di riequilibrare una cuoio capelluto troppo ricco di sebo», spiega Marco Rizzi. «Per esempio, Huile d’Alès di Phyto, è un olio idrodispersibile a base vegetale che dona luminosità e morbidezza. In questo caso radici, lunghezza e punte si massaggiano delicatamente per qualche minuto e poi si lascia in posa il prodotto per 15 minuti o anche tutta la giornata». Attenzione alle dosi, perché i pre-shampoo hanno una concentrazione molto alta di principi attivi: «Le dosi sono da rapportare alla quantità di capelli, meglio non abbondare perché i prodotti sono molto concentrati, ne bastano pochi ml. Inoltre, vanno sempre sciacquati abbondantemente e per evitare residui consiglio di massaggiarli con qualche goccia d’acqua tiepida».
LO SCRUB PER I CAPELLI
Lo scrub per il cuoio capelluto è un trattamento pre-shampoo, utile soprattutto per chi ha i capelli grassi o fini. È importante perché riattiva il microcircolo e ossigena la cute. Ha una funzione purificante, aiuta a rimuovere il sebo in eccesso, le particelle inquinanti e l’eccesso di prodotto. Andrebbe fatto una volta alla settimana, proprio come lo scrub per il corpo, ed è il primo gesto per capelli sani alle radici e dall’effetto luminoso sulle lunghezze. L’automassaggio è piacevole (quasi) come quello del vostro parrucchiere di fiducia.