Coronavirus, nel mondo 294 mila nuovi casi in 24 ore. In Italia, discoteche chiuse
«Mai così tanti casi da inizio pandemia». L’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella domenica successiva al Ferragosto, ha espresso la propria preoccupazione per un numero di contagi in costante aumento. Nelle scorse ventiquattro ore, si sono registrati nel mondo 294.000 nuovi casi di Coronavirus, per un totale – secondo il bollettino stilato dalla John Hopkins University – di 21,5 milioni di casi e 771.111 decessi. Gli Stati Uniti restano, ad oggi, il Paese più colpito dall’epidemia, con 48 mila nuovi casi in ventiquattro ore, ma è la Francia, in Europa, a rappresentare un rischio concreto per quel che in Italia ha già preso hashtag di #Lockdown2.
Oltralpe, si sono registrati 3.310 nuovi casi di Covid-19. Cifra, questa, che sembrava non doversi più ripresentare. Era da maggio, infatti, quando il mondo ancora era costretto alla quarantena, che la Francia non contava tanti nuovi contagi. Diciassette sarebbero i nuovi focolai, 2,6% il tasso di aumento nel computo della positività settimanale al Coronavirus. E, se la Francia boccheggia, l’Italia non è estranea a paure di un nuovo picco di contagi.
Nel Belpaese, il governo ha deciso di sospendere le attività di tutte le discoteche, sale da ballo e «locali assimilati», a partire da domani, 17 agosto. Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, ha commentato: «Il danno atteso dalla chiusura delle discoteche è grosso ma non vedo alternative. Serve maggiore attenzione per evitare di tornare ai dati di marzo». Dal testo è chiaro che non sono ammesse deroghe regionali alla normativa nazionale. I casi sono 479 i casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore. I nuovi focolai pare siano dovuti agli assembramenti che la ritrovata movida ha portato con sé e al rientro degli italiani da soggiorni esteri. Ma Bruxelles chiede che le frontiere nazionali non vengano chiuse. «Data l’esperienza dell’inizio della pandemia, ci teniamo a sottolineare che il coordinamento resta fondamentale per garantire chiarezza e prevedibilità per i cittadini e le imprese, soprattutto nel settore dei viaggi», si è letto nello scritto che la Commissione Europa ha indirizzato ai suoi partner.