William e Kate Middleton, così è iniziata: dall’abito hot di lei per far colpo al primo litigio
Oggi William d’Inghilterra e Kate Middleton , sposati dal 2011 e genitori di tre (George, Charlotte e Louis) sembrano tutti casa, royal doveri e famiglia. Ma in realtà nascondono un animo rock. Lo dimostrano gli inizi della loro storia d’amore. Caratterizzati da un susseguirsi di colpi di scena raccontati con dovizia di dettagli nel libro Battle of Brothers di Robert Lacey.
L’incipit del loro amore è storia: lei che sceglie di frequentare la St. Andrew, facoltà di storia dell’Arte (come William). Su suggerimento di mamma Carole, si dice. Si conoscono al primo anno. Due settimane dopo l’inizio dei corsi, il principe la invita a colazione con il suo gruppo. Kate diventa l’amica su cui contare, quella più brava a hockey. La «svolta sexy» è datata gennaio 2002. Quando Miss Middleton sfila per beneficenza in lingerie. «Wow, Kate è hot!», esclama sorpreso il principe.
Niente successe per caso, svela ora Battle of Brothers. Secondo Lacey, Kate, sopra l’abito trasparente che svelava slip e reggiseno, avrebbe dovuto indossare una maglia. Ma all’ultimo minuto, per far colpo su William, la scartò. La strategia funzionò. Quella sera i due si scambiarono il primo bacio.
Nel 2004 la loro relazione era nota a tutti. Ma William, a chi gli chiedeva se intendesse sposare Kate, rispondeva indispettito: «Santo cielo, ho solo 22 anni. Non mi sposerò prima dei 30». Nel 2006, quando frequentava Kate ormai da cinque anni, William la invitò a unirsi alla royal family per il tradizionale pranzo di Natale a Sandringham. Lei non accettò. Sarebbe andata a Sandringham solo con un anello di fidanzamento al dito. L’avrebbe ottenuto solo quattro anni dopo.
Mettere fretta al principe, però, non fu una buona idea. William, racconta Lacey, cominciò a chiedersi se aveva incontrato la ragazza giusta al momento sbagliato. Tantopiù che la stampa già iniziava a definire Kate «la prossima principessa del popolo». Ma William – scioccato dal disastroso matrimonio dei suoi genitori, Carlo e Diana – non aveva nessuna intenzione di correre all’altare. Preferiva divertirsi nei locali notturni con i commilitoni dell’accademia militare di Sandhurst.
Fu per questo che nel 2007 mollò Kate. Non nel migliore dei modi. Le telefonò mentre lei stava lavorando (nella catena d’abbigliamento Jigsaw) e le diede il benservito con la motivazione più classica: «Non possiamo andare avanti, non funzionerà e questa relazione non ti fa bene». Come a dire «il problema non sei tu, sono io».
La reazione della di nuovo single Kate fu fa manuale: iniziò a viaggiare. Prima trascorse del tempo in Irlanda con la madre, visitando diverse gallerie d’arte, sua passione da sempre. Poi raggiunse suo fratello minore, James, a Ibiza. Al ritorno a Londra, la pantofolaia Kate si buttò nella mischia delle notti londinesi armata di abiti sempre più corti, al fianco della sorella Pippa. Furono soprannominate «Wisteria sisters», le sorelle glicine.
Kate voleva mandare a William un messaggio preciso: lei non era una perdente. La sua vita sarebbe andata avanti. Con o senza di lui. Il principe, che già sentiva la mancanza dell’ex fidanzata, recepì il messaggio molto rapidamente. E infatti, circa dieci settimane dopo l’addio, tornò tra le sue braccia. Il resto è storia.