Addio a Gigi Proietti. Da Enrico Brignano a Marisa Laurito. Le parole commosse degli amici
È stato quello del Globe Theatre di Villa Borghese l’ultimo palcoscenico di Gigi Proietti, il teatro che l’attore romano, morto il 2 novembre, nel giorno del suo ottantesimo compleanno, aveva fondato nel 2003 e diretto fin dagli inizi, e che ora gli sarà intitolato.
Una commemorazione aperta a pochi, circa 6o persone, per via delle restrizioni causa Covid-19, amici e attori che hanno fatto sentire la propria vicinanza alla moglie Sagitta Alter, mai sposata, in realtà ma la forma non cambia l’essenza di una relazione durata 58 anni, e alle due figlie, Carlotta e Susanna.
«È difficile trovare la forza per salutare te, che mi hai aperto la porta dei sogni, che sei stato il mio mentore per eccellenza, che in tutti noi allievi hai ispirato desiderio di emulazione ma allo stesso tempo ci hai insegnato a essere noi stessi», ha detto un commosso Enrico Brignano. «Eri, sei, un gigante, con te ci siamo dovuti confrontare, ma sei stato anche un riparo…Ti sei lasciato dietro uno scintillio di cui resta un timido bagliore su tutti noi».
Un pensiero bellissimo anche da Marisa Laurito. «Tu non morirai mai, perché nessuno ti dimenticherà. Siamo noi che siamo stati privati della tua ironia, della tua intelligenza, senso sociale, cultura, della tua bellezza, maturità. Con i tuoi capelli ribelli finalmente diventati bellissimi, bianchi. Questo lutto è di tutti perché eri troppo speciale Gigi», ha ricordato l’attrice, che qualche giorno fa, via social, aveva pubblicato una foto di qualche anno fa insieme al collega.
«Energia pura sul palcoscenico, pigrizia brillante a casa, generoso come pochissimi protagonisti. Sempre pronto a dare un consiglio. Amico con gli amici, innamorato da sempre della sua compagna, delle sue figlie: grande in tutto», ha proseguito la Laurito.
In lacrime, Paola Cortellesi: «Un privilegio l’ho avuto», ha detto l’attrice nel suo breve discorso di addio: «Quello di passare del tempo insieme e godere dei suoi racconti e della sua genialità. Ridere a crepapelle, senza ritegno, con un maestro. Con lui era possibile. Negli anni ogni suo consiglio e ogni segnale di incoraggiamento è stato la spinta a fare del mio meglio, nella vita e in questo mestiere di pazzi». L’attrice ha rivolto anche un pensiero alla moglie e alle figlie dell’attore, aggiungendo: «Per noi è stato un faro, ci ha mostrato l’arte, il sogno, la strada da percorrere. Oggi, a proteggervi e camminare dietro di voi, c’è un esercito di noi altri, armato di riconoscenza e che non lo dimenticherà mai».
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