Il coming out di massa di 185 attori e attrici tedeschi: «Contro silenzio e discriminazioni»
«Siamo attori che si identificano come gay, bi, trans*, queer, inter e non-binari, e molte altre cose. Fino ad ora, non siamo stati in grado di parlare apertamente della nostra vita privata senza temere ripercussioni sulla nostra vita professionale». Ma qualcosa deve cambiare. Recita così il manifesto #ActOut con il quale 185 attori e attrici tedeschi hanno voluto fare coming out – su un magazine nazionale – per lanciare un appello per una maggiore inclusione nel mondo della TV, del cinema e del teatro.
https://twitter.com/szmagazin/status/1357584746352500738Intervistati dal Süddeutsche Zeitung, in molti raccontano di essere stati invitati a non dichiarare apertamente la propria sessualità perché questo gli impedirebbe di essere considerati per ruoli eterosessuali. Un modo di procedere a cui loro vogliono opporsi, chiedendo parità e rispetto. «Troppo spesso, molti di noi sono stati zittiti da manager, agenti di casting, colleghi, produttori, editori, registi, invitati a tacere sui nostri orientamenti sessuali e identità di genere per evitare di mettere in pericolo le nostre carriere. Noi vogliamo mettere fine a tutto questo: una volta per tutte», si legge ancora. Da qui la volontà di unirsi per far sentire la loro voce in maniera ancora più forte.
«Siamo attori. Non dobbiamo essere ciò che recitiamo», fanno sapere. Tra i firmatari dell’appello, Eva Meckbach, 40 anni, nota per Home for the Weekend e per la serie crime Tatort, che da oltre 50 anni va in onda sul primo canale della tv pubblica tedesca. A promuovere il coming out di massa sono stati Karin Hanczewski, l’attore di teatro Mehmet Atesci, 34 anni, e Godehard Giese, che hanno poi coinvolto gli altri colleghi. «Quando ne abbiamo parlato in gruppo è apparso subito chiaro che in questo modo avremmo potuto cambiare qualcosa, come gruppo, come grande gruppo», ha spiegato Hanczewski.
«Alcuni di noi sono attori che hanno coraggiosamente fatto coming out da soli in passato», si legge nel manifesto, «altri stanno decidendo ora di farlo. Siamo nuovi arrivati, nomi noti. Siamo cresciuti quando l’omosessualità era ancora illegale, e siamo anche più giovani di Elliot Page. Siamo cresciuti in villaggi e grandi città; siamo persone di colore, persone con esperienze da immigrati e persone con disabilità; non siamo un gruppo omogeneo».
Hanczewski, poliziotta in Tatort, ha aggiunto che le hanno sempre consigliato di non portare la compagna sul red carpet. Ma lei non ci sta più: «Se non faccio coming out, se mi rendo invisibile, contribuisco a un mondo in cui non voglio davvero vivere, e alimento il terreno per l’omofobia».