Turkish Airlines Euroleague #Round12 2024-25: Olimpia Milano da sballo trascinata da Mirotic, il Fener va ko con Melli non pervenuto
Tredici giorni dopo aver espugnato Belgrado ecco che le Scarpette Rosse si ripetono, stavolta contro una squadra ancor più attrezzata e frequentatrice dei quartieri alti della classifica, grazie ad una ottima prova corale con il solista Nikola Mirotic a predicare pallacanestro nei primi tre quarti.
In effetti sembra davvero cambiato il vento in casa milanese. Lo si nota soprattutto dagli svarioni difensivi, nettamente diminuiti da inizio anno e fonte di rabbia e frustrazione per coach Messina ma anche dalle facce molto diverse (specie quella del coach ex Virtus), dal linguaggio del corpo che ora trasuda convinzione ed energia.
La squadra sta crescendo e partire dalla fase difensiva era essenziale, come abbiamo scritto tante volte. Con l’innesto di Gillespie e soprattutto il rientro di Nebo, Bolmaro e Tonut dovrebbe andare ancora meglio, a patto però che il coach abbia chiaro minutaggi e responsabilità di ognuno perchè al completo Milano non è stata mai, e il roster non è proprio di facile gestione con tutti gli effettivi a disposizione.
Vedremo, di certo c’è che in classifica ora l’Olimpia è pari al Real con il 50% di vittorie, una situazione per cui in molti avrebbero firmato all’inizio di stagione e praticamente tutti avrebbero preso per matto colui che l’avrebbe prospettato un mese fa.
Adesso arriva il doppio turno casalingo contro Stella Rossa e Asvel, una ghiotta occasione per dare continuità di risultati e dare la sensazione che questa squadra possa davvero puntare in alto. Anche solo una sconfitta farebbe pensare il contrario, ma attenzione a sottovalutare gli avversari ed a prenderli sottogamba.
IL TABELLINO – FENERBAHCE ISTANBUL – OLIMPIA MILANO 85-91
DIAMO I NUMERI
0 – come posso non partire dai punti realizzati dall’ex capitano biancorosso? 14 minuti in campo, pochini per le sue abitudini, ma soprattutto la sensazione che per questa squadra non sia essenziale come per l’Olimpia Milano in passato ma anche come lo stesso Fener nella sua prima reincarrnazione turca. Secondo me Nick un po’ si sta pentendo della scelta, un po’ non sta attraversando un gran periodo di forma come anche la Nazionale aveva preannunciato. Al Fener ha un biennale che onorerà comunque, per poi finire la carriera a Reggio Emilia, segnatevelo.
3 – sono i punti di Skylar Mays, a lungo inseguito in estate dall’Olimpia. Devo dire che come giocatore non mi ha mai intrigato particolarmente, per dire preferisco Morgan ora di stanza alla Virtus. Sono diversi ok, e poi Messina ha virato su Mannion che è simile all’ex London Lions ma ha passaporto italiano. Tutto questo per dire che alle volte i cosiddetti colpi di mercato è meglio lasciarli fare alle competitor.
7 – i tiri tentati da Shavon Shields. No, non in un quarto come era solito fare, ma in tutti i suoi 25 minuti sul parquet. Un segnale ottimo per la squadra perché se l’ex Trento non deve fare pentole e coperchi ma solo le posate allora la qualità delle sue giocate (non necessariamente offensive) diventa un fattore che sposta. E poi, se la palla non viene continuamente fermata e masturbata, il maggior beneficio lo hanno i giocatori come Brooks e Leday che hanno bisogno di mettersi in ritmo toccando la palla, se stanno nell’angolo ad aspettare 15-20 secondi lo scarico perdono di efficacia.
55 – il numero di maglia scelto da Freddie Gillespie, un numero che personalmente mi ricordo un giocatore su tutti (e una giocata su tutte) e che avrei preferito fosse ritirato al più presto. Detto questo, non ci si poteva aspettare tantissimo di diverso, ovvio che con il tempo si integrerà meglio coi compagni e gli schemi ma nessuno si illuda. E’ giocatore di energia che dovrà ricoprire il ruolo di vice Nebo, e su di lui il mondo Olimpia si è un po’ diviso, tra chi considera inutile il suo ingaggio avendo Diop e Caruso e tra chi invece lo considera necessario per competere ad alti livelli. Io sto in mezzo, nel senso che potrebbe essere (almeno in parte) ciò che serve a questa squadra ma comunque non lo tessererei per la LBA tenendomi ancora due slot. Voi da che parte state?
22 – i minuti giocati da Causeur e probabilmente sono anche le giocate importanti fatte a cui pochi hanno dato un peso. Tipo i falli spesi nel terzo quarto per non far andare in transizione il Fener, spezzando nel contempo il ritmo offensivo dei turchi. Sono giocate che nessuno nota ma fondamentali nell’economia di una gara, con il Fener che senza quei falli avrebbe potuto chiudere 2-3 azioni con altrettante triple ricucendo il gap immediatamente ed anzi aprendone uno a favore. Uno come Fabien finché regge atleticamente nei miei 12 lo voglio sempre
1 – i punti al minuto di un imperiale Nikola Mirotic. Stimolato dal confronto con l’ex compagno Melli ha giocato una partita sontuosa non solo in attacco ma anche in difesa e a rimbalzo. Essenziale per Messina conservarlo in queste condizioni risparmiandolo un poco in LBA, anche perché si va verso le 34 berette…Unico appunto i tiri liberi, ne ha sbagliati tre in una sola partita, fatto veramente insolito.
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Una vittoria molto importante contro la squadra più in forma di questa parte di EuroLeague. Abbiamo giocato una partita completa. Sono contento per i giocatori perché ogni giorno fanno uno sforzo in più per migliorare in difesa, per andare meglio a rimbalzo, per muovere un po’ meglio la palla.
Oggi abbiamo spaccato la partita nel quarto periodo quando eravamo senza Mirotic in campo. Non segni tanti punti contro il Fenerbahce e distribuisce 22 assist se non giochi insieme, in modo solido. Oggi l’abbiamo fatto. Quello che conta non è vincere ma come ti prepari per farlo.
Questi ragazzi vengono in palestra e lo fanno tentando di migliorare. Aspettiamo anche di recuperare Josh Nebo e Leandro Bolmaro. La partita di Berlino avrebbe potuto distruggerci, perché loro avevano tanti assenti e ci aspettavamo di vincere. Eravamo in trasferta, siamo andati a cena tutti insieme, ci siamo concentrati su quello che dovevamo fare, non sull’errore commesso.
Siamo rimasti uniti e questo ci ha permesso di superare quel momento che era arrivato dopo aver sconfitto Virtus Bologna e Real Madrid”
CRISTIANO GARBIN
Youtube: @cgarbo75
Instagram: garbin_cristiano
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