LBA UnipolSai 9ª andata 2024-25: Brescia esce vincitrice da una delle partite più belle dell’anno contro la Virtus Bologna. Super Burnell, le pagelle
Brescia, 1 dicembre 2024 – Forse una delle partite più belle dell’anno, con un finale che quasi nessuno al PalaLeonessa avrebbe potuto immaginare: Brescia-Virtus è stato sicuramente l’incontro più divertente di questa nona giornata di campionato, con il risultato finale a premiare incredibilmente Brescia per 98-97 al termine di 40 minuti con parziali, contro-parziali e tanto equilibrio.
Bologna sembrava aver preso in mano la partita sul +11 a pochi secondi dalla fine del terzo quarto e poi sul +8 a 3′ dalla fine, dopo che Brescia era stata avanti anche di 9 lunghezze nella seconda frazione: la squadra di Banchi però non ha mai “ammazzato” l’incontro. Anzi, nel momento decisivo ha lasciato emergere tutte le sue debolezze e fragilità che le stanno impedendo di fare risultati in Europa nelle ultime settimane. Dall’81-89 del 37′ c’è stata in campo solo la Germani, con il miglior Jason Burnell a fare pentole e coperchi in attacco (con il prezioso aiuto di Nikola Ivanovic) e la Virtus che si schianta maldestramente contro l’intensità della difesa bresciana.
Il parziale degli ultimi 3’30” non fa sconti ai bolognesi che subiscono ben 17 punti in meno di metà quarto segnandone solo 8. Il fallo finale di Clyburn sulla tripla disperata di Burnell dal palleggio e la successiva ultima azione con Hackett che si schianta contro il tabellone a fil di sirena sono una discreta istantanea del momento confusionario di Bologna. Dall’altra parte c’è stata una Germani al contrario solida, combattiva, sempre in partita mentalmente e in grado di alzare il livello del suo gioco nel momento importante (un po’ come nel secondo tempo a Tortona).
La difesa ha saputo ancora rispondere presente nel momento importante e l’attacco, con Della Valle e Bilan che avevano matchup complicati, ha saputo trovare anche protagonisti inaspettati. Per coach Poeta è l’ennesima prova di solidità di un gruppo che continua a divertire e ad essere il miglior attacco del campionato, con un record di 7-2 in classifica.
Bologna è costretta ancora a rimettere insieme i pezzi e a chiedere cosa sia andato storto. E’ stata una partita bella, combattuta e decisa alla fine da episodi, ma ha ragione nel post partita Luca Banchi: “E’ mancato cinismo”. Il problema è che non è la prima volta che succede e che la squadra sembra smarrirsi in alcuni momenti in cui la palla scotta, soprattutto in difesa.
E non possono che esserci almeno un paio di inarcate di sopracciglio guardando i minutaggi finali delle V Nere: i 32 minuti di Shengelia dopo un tour de force immenso tra Eurolega e Nazionale sono veramente troppi al cospetto dei 14 di Zizic. Se pure in queste occasioni il croato non può stare in campo 20 minuti allora quando? Ma anche gli 8 di Tucker e Diouf, i 4 di Akele… Bologna non ha risparmiato nessuno, continua a raccogliere pochissimo da alcuni giocatori importanti e a spremerne di conseguenza altri: i risultati non stanno dando ragione al mercato e a questa gestione. La stagione è lunga, ma la tendenza va invertita quanto prima.
Germani Brescia 98 – Virtus Segafredo Bologna 97
Parziali: 27-19; 19-32; 18-21; 34-25
Progressione: 27-19; 46-51; 64-72
Le pagelle
Germani Brescia
Nikola Ivanovic 8,5: ennesima partita incredibile con la maglia di Brescia del montenegrino nativo di Podgorica. L’ex Stella Rossa è il miglior giocatore tra le fila della Germani in questo primo terzo di campionato e anche stasera dimostra il perchè: difende benissimo lontano dalla palla, anche su Belinelli, e in attacco non sbaglia praticamente mai la scelta. 22 punti, 8/12 dal campo, 6 rimbalzi e le solite giocate “clutch”.
Amedeo Della Valle 7: ha dei clienti molto scomodi come Pajola, Cordinier e Hackett ma il nativo di Alba riesce comunque a creare dei discreti problemi alla difesa bolognese. Per lui 15 punti e 6 assist, con qualche errore (un esempio è la palla persa sull’81-82) ma anche tanta sostanza.
Chris Dowe 6,5: in attacco non entra mai in ritmo (0/5) eppure mentalmente rimane sempre in partita e mette spesso il fisico a rimbalzo e in difesa. Memorabili le due difese consecutive, con annesse palle recuperate, su Shengelia nell’ultimo quarto.
David Cournooh 6: la solita grande energia in difesa, a cui manca quasi sempre un po’ di precisione in attacco. E’ sempre bravo a spingere in transizione, ma spesso manca precisione nella conclusione del contropiede stesso. 0/3 dal campo.
Demetre Rivers 7,5: in attacco si prende pochi spazi, giocando nelle pieghe della partita e prendendosi 5 tiri dall’arco di cui ne manda a bersaglio 3 (chiudendo con 11 punti). Il grande lavoro è in difesa: come fatto in pre-season, fa un ottimo lavoro su Clyburn e sugli altri esterni di Bologna, mettendo in campo tante difese competenti.
Joseph Mobio 6-: non ci si aspetta certo un grande contributo da lui in queste occasioni, però commettere subito 3 falli in 3 minuti mandando in lunetta gli avversari è veramente un po’ troppo. Bravo, d’altro canto, a stoppare Belinelli a fine primo tempo.
Maurice Ndour 7: i numeri non dicono molto sulla sua partita, a parte i 6 rimbalzi. Nei primi 3 quarti è un po’ sornione: ordinato, si fa sentire un po’ in difesa mentre commette qualche errore di troppo nella metà campo offensiva. Negli ultimi 5 minuti deve giocare da centro complice l’uscita di Bilan e mette in campo delle difese pazzesche in 1v1 e in aiuto sulle penetrazioni: mette un marchio importante sulla vittoria.
Jason Burnell 9: molto probabilmente la partita di oggi è la migliore prestazione della carriera dell’ex Brindisi e Sassari. Entra da subito con la faccia giusta facendosi sentire in difesa, poi alza il ritmo anche in attacco dominando in post basso contro Polonara: nel finale si prende addirittura dei tiri pesantissimi dall’arco, mandandoli a bersaglio (2/2). Sua la tripla del pareggio sul 93-93 e del sorpasso a 30″ dalla fine: 24 punti, 6 rimbalzi, 30 di valutazione.
Giancarlo Ferrero NE
Miro Bilan 7: voto e discorso praticamente uguali rispetto a Della Valle. Il croato si trova davanti avversari difficili e non riesce ad imporre come al solito il suo dominio tecnico, ma si rivela comunque un buon riferimento sotto canestro soprattutto in situazione di pick and roll e chiude con 15 punti e 7 rimbalzi.
Virtus Bologna – a cura di Andrea Cesari (@tromba)
Marco Belinelli 6,5: contro difese non di Eurolega trova i suoi spazi e mette i suoi punti, dietro è sempre il solito.
Alessandro Pajola 5: non riesce a giocare, 7 minuti, trattato come un ragazzo delle giovanili all’esordio in LBA.
Will Clyburn 5: sembra essere sceso in campo con la faccia giusta ed il primo tempo è pressoché perfetto. Nel secondo viene cercato meno e lui in difesa nel finale ne combina più di Carlo in Francia dimenticandosi 2 volte Burnell e facendo lo scellerato fallo finale, se però hai Clyburn in campo, non puoi non fargli mai toccare il pallone in attacco negli ultimi 5 minuti.
Tornike Shengelia 6,5: doppia doppia d’ ordinanza, ma non può reggere questi ritmi, soprattutto dovendo sempre spendersi su avversari più grandi e grossi di lui e nel finale paga la stanchezza.
Daniel Hackett 5: non fatevi ingannare dai punti, non bastano. Non tiene mai il primo passo di alcun avversario e provoca aiuti e sbilanciamenti difensivi che in coppia con Zizic diventano voragini.
Matt Morgan 5,5: sembra aver preso le misure della partita nel secondo tempo, ma una palla rubata di Ivanovic lo spedisce in panhina.
Achille Polonara 5: poco incisivo rispetto al solito, non segna e sembra addirittura timido.
Mouhamet Rassoui Diouf 5,5: deve imparare a non esagerare con gli aiuti, regali liberi e possessi con falli non necessari, ma qualche minuto in più se lo sarebbe meritato.
Ante Zizic 6: del giocatore si conoscono le caratteristiche, non è certo un fulmine di guerra, se poi lo si impiega insieme a Hackett è esporlo all tempesta.
Nicola Akele 5,5: qualche minuto dove fa il suo, senza lode e senza infamia, magari anche a lui qualche minuto in più…
Rajon Tucker 6+: partita non dannosa, e visto l’ultimo periodo è già tanto, mette a referto qualche punto e poi viene dimenticato in panchina.
Isaia Cordinier 5,5: non trova il ritmo della partia, complici i due falli fischiatigli precocemente, va a sprazzi, ma non è il solito Isaia e perde un pallone sanguinoso nel finale.
Sergio Bertazzi
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