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LBA UnipolSai 14ª andata 2024-25: l’energia di Alston e i canestri di Mascolo, così Treviso ferma a sorpresa la corsa di Brescia. Le pagelle

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Treviso, 4 gennaio 2025 – Cuore, intensità e capacità di resistere alla rimonta furiosa finale della Germani: Treviso ha messo sul parquet tutto quello che serviva per riscattare due sconfitte consecutive (contro Sassari e Milano) e avere la meglio su una delle due capoliste che aveva all’attivo per 7 vittorie consecutive. La Nutribullet vince 86-84 un match che ha controllato per tutti i 40 minuti e che forse avrebbe potuto (e dovuto) chiudere molto prima: Brescia, molto sottotono soprattutto nel primo tempo, è infatti riuscita con una fiammata finale nell’ultimo quarto a rifarsi sotto nel punteggio e a tirare addirittura per la vittoria con Ivanovic. Ma la “preghiera” finale non è entrata e il successo è finito nelle mani della squadra che nel corso dell’incontro ha messo più intensità in campo e ha meritato di uscire dal parquet con i 2 punti. 

Il mattatore di serata è stato il miglior Bruno Mascolo di questa stagione, ma tanti giocatori tra le fila della NutriBullet hanno dato un contributo importante: Alston è stato determinante nelle due metà campo in avvio di partita, Harrison ha segnato canestri importanti e anche la tripla decisiva ad 1′ dal termine e tutta la panchina ha saputo dare contributo (ben 11 giocatori sono rimasti in campo per almeno 10 minuti). Treviso ha saputo dettare legge con la sua fisicità, dominando la lotta a rimbalzo (45-33) e creando enormi problemi all’attacco di Brescia nel primo tempo con la sua intensità sugli esterni.

Dopo l’uscita dal campo di Bowman nel secondo tempo, il rischio era che ai padroni di casa potesse mandare un po’ di lucidità e subentrare quella “paura di vincere” che a volte ti frena sul più bello. E in effetti negli ultimi minuti i veneti stavano mandando tutto all’aria, schiantandosi contro l’intensità della Germani, ma in qualche modo è arrivata comunque una vittoria meritata e ottenuta con uno sforzo collettivo da parte di tutti i giocatori scesi in campo. Con una vittoria a Varese raggiungere la Coppa Italia è ancora possibile.

La chiave è stata innanzitutto la differenza di energia tra le due squadre nel primo tempo, quando Treviso ha scavato un solco da 16 punti che si è rivelato decisivo. Brescia è scesa in campo con atteggiamento quasi sonnolento, impattando malissimo il match (con la dovuta eccezione del solito ottimo Ivanovic): nella seconda metà di gara c’è stato un cambio di passo, ma la reazione è sembrata arrivare troppo tardi ed è mancata anche un po’ di lucidità nei possessi cruciali che avrebbero potuto riavvicinare prepotentemente la Germani nel punteggio. Malissimo Bilan, male Ndour e impalpabile Rivers: Brescia ha incassato una serata “no” da diversi suoi giocatori, reggendosi sui 45 punti combinati da Ivanovic e Della Valle.

Senza grandi alternative dalla panchina, si è dovuta arrangiare con quello che aveva: sono questi i vantaggi e gli svantaggi di un roster corto che ruota a 8 da inizio campionato. In serate come queste non hai tante possibilità per variare tatticamente e cercare una svolta, come invece Treviso che ha ruotato una decina di giocatori. Pochi drammi: il primo posto è ancora possibile, a condizione di riuscire a battere Trento e che Trapani non faccia 2/2 nelle due giornate rimaste. 

Nutribullet Treviso 86 – Germani Brescia 84

Parziali: 26-13; 24-21; 21-28; 15-22

Progressione: 26-13; 50-34; 71-62

Le pagelle

Nutribullet Treviso

Ky Bowman 5,5: qualche sprazzo di qualità nel primo tempo, ma anche un po’ di nervosismo che lo porta ad un’espulsione per fallo antisportivo+fallo tecnico. Ci mette energia, ma lascia la sua squadra da sola a metà terzo quarto e chiude con 2/8 con diversi falli evitabili in difesa.

D’Angelo Harrison 7,5: ci mette delle zampate in attacco che sono importantissime per Treviso e Brescia fa davvero fatica a trovare soluzioni alle sue iniziative in attacco. Chiude con 5/9 da 2 punti e 3/8 da 3 punti: partita più che positiva, anche se in difesa potrebbe essere meno ingenuo e concedere meno tiri liberi e meno disattenzioni.

David Torresani 6,5: complice l’uscita dal campo di Bowman, viene lanciato sul parquet anche nel secondo tempo per tanti minuti importanti e ricompensa Vitucci con molta energia in difesa e un canestro.

Bruno Mascolo 8: l’MVP della partita, in totale controllo in attacco come non lo era mai stato con la maglia di Treviso. Che sia in penetrazione, in fadeaway dalla media o dalla linea da 3 punti, vede sempre il fondo della retina e chiude con 5/11 da 2 punti e 3/6 dal perimetro. Negli ultimissimi minuti la difesa di Brescia si chiude meglio e l’ex Brindisi fa più fatica a trovare soluzioni, ma ormai aveva già fatto il suo indirizzando la partita.

Valerio Mazzola 6: 11 minuti sufficienti per il suo rientro, con una tripla che sicuramente non fa male alla sua Nutribullet.

Andrea Mezzanotte 6,5: commette indubbiamente un paio di errori gravi in difesa, ma a rimbalzo e in area si fa sentire creando diversi problemi a Ndour. Segna 7 punti con 3/3 da 2 e prende 5 rimbalzi in 15 minuti: fa il suo.

Francesco Pellegrino 6-: anche oggi deve dare alla causa una dozzina di minuti, mettendo il suo fisico contro Bilan in post basso e provando a lottare a rimbalzo. Cattura 6 carambole e prova ad essere aggressivo contro il croato in difesa, mentre in attacco non riesce a dare contributo (0/3). 

Justin Alston 7,5: è forse il giocatore più decisivo nella fuga di Treviso nel primo tempo, con tantissima garra in post basso e molta determinazione nella metà campo con la palla in mano. Nella seconda parte dell’incontro sparisce un po’ dai riflettori, ma termina con 11 punti e 4 rimbalzi una partita ben interpretata in entrambe le metà campo. 

Pauly Paulicap 6: fosforo ed energia in difesa lo portano a catturare 5 rimbalzi e poi a segnare 5 punti dall’altra parte del campo. Stasera meglio Alson, ma il numero 33 dà comunque il suo contributo.

JP Macura 6+: agisce un po’ sotto i riflettori, senza farsi notare, ma il suo contributo è prezioso e i suoi canestri nelle pieghe della partita sono importanti. Chiude in doppia cifra con 11 punti e 2 rimbalzi offensivi conquistati: non si innervosisce e gioca una buona partita.

Germani Brescia

Nikola Ivanovic 8,5: anche stavolta è quasi impeccabile ed è l’ultimo a mollare. Fin da subito si dimostra l’unico giocatore di Brescia in grado di creare costantemente vantaggio in attacco: peccato per i 3 falli commessi nel primo tempo. Chiude comunque con 20 punti, 7 falli subiti e 8 assist: se la Germani è arrivata a tirare per la vittoria ci sono tantissimi meriti del montenegrino. 

David Cournooh 5,5: segna una bella tripla nel secondo tempo per mandare sul -7 Brescia, ma sbaglia troppe giocate con mancanza di lucidità nelle due metà campo. 

Alessandro Tonelli NE

Amedeo Della Valle 7,5: primo tempo con grande fatica e qualche disattenzione in difesa. Nei primi 20 minuti il marchesino fatica molto a liberarsi dall’ottima morsa della difesa veneta. Nel secondo tempo sale in cattedra e prova a prendersi le sue responsabilità, sfruttando la miglior circolazione di palla di Brescia per trovare delle buone triple: sale a quota 7/10 da 3 punti e spinge i suoi nella rimonta dell’ultimo quarto con 25 punti totali. Non bastano. 

Chris Dowe 5,5: qualche sprazzo di buona aggressività in attacco (10 punti), ma anche un paio di errori da matita rossa (quella palla persa in penetrazione nell’ultimo quarto…) e un po’ di difese troppe leggere non gli fanno raggiungere la suficienza in questa serata.

Demetre Rivers 5: in difesa ci prova ma gli esterni di Treviso sono veramente troppo ispirati, in attacco costeggia la partita senza mai entrare in ritmo (1/4 al tiro). Su di lui il discorso da fare è complicato e si presta a diverse interpretazioni: quando la squadra gira, questo tipo di prestazione difensiva da parte sua fa molto comodo e non si basa al mancato contributo in attacco. Quando i suoi punti farebbero comodo, però, lui non sta rispondendo presente: per caratteristiche non è un giocatore in grado di prendere in mano l’attacco e di creare 20 punti da solo, ma forse potrebbe fare di più. 

Lorenzo Pollini NE

Jason Burnell 6-: non proprio la partita del secolo, però nel parziale del quarto quarto ha un po’ di meriti e piazza due triple importanti. Riscatta parzialmente una prestazione molto insufficiente nel primo tempo e con troppe esitazioni in attacco in tutti i 40 minuti: chiude con solo 6 punti e 2 rimbalzi. Difficile salvare dall’insufficienza anche lui. 

Giancarlo Ferrero NE

Maurice Ndour 5,5: ok gli 8 punti e i 7 rimbalzi, ma troppe volte si fa mangiare in testa da lunghi che non dovrebbero poter avere chance contro di lui. Nell’ultimo quarto sciupa anche un paio di possessi offensivi che si rivelano determinanti. 

Joseph Mobio NE

Miro Bilan 4,5: siamo i primi a tesserne le lodi nelle due prestazioni positive in questa stagione (che comunque rimane ottima anche dopo stasera, ci mancherebbe). Ma al PalaVerde il croato pare non essersi presentato. Fatica ad incidere in attacco, non riesce ad imporsi contro la fisicità di Alston e Paulicap: è bravo a prendersi dei liberi, ma poi ne sbaglia la metà… (4/9). La quasi doppia doppia da 8+11 rimbalzi non inquadra giustamente la sua partita: oggi è stato negativo.

Sergio Bertazzi

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