Turkish Airlines Euroleague #Round21-22 2024-25: la settimana della doppia trasferta a Kaunas e a Monaco di Baviera ha sentenziato che la squadra Virtus c’è, ma è la società Virtus che manca

18.01.2025 02:48

Allaround

Bologna, 17 gennaio 2025 – Nell’ analizzare la settimana europea della Segafredo non si può non notare come questa squadra non abbia mai smesso di lottare e di dare tutto quello che ha, ma è altrettanto palese come la società abbia abbandonato la squadra, non riempiendo il buco lasciato dallo scontato forfait di Cacok e dall’infortunio di Clyburn.

Sono dodici giorni che la squadra bianconera è senza il suo giocatore più talentuoso, infortunatosi a Reggio Emilia, e nulla si muove in Via dell’ Arcoveggio, questa squadra non se lo merita.

Le due trasferte europee hanno ribadito un’altra cosa: Tucker non può calcare i parquet di Eurolega, è da mesi che si sa, ma, anche qui, la società ha fatto spallucce. Le due gare hanno avuto lo stesso inizio tragico, con la presenza in quintetto del cestista del North Carolina, coincidenze? Credo che no.

Le differenze che hanno portato la Virtus a vincere per la prima volta in Baviera e a perdere in Lituania sono la forma che Shengelia sta pian piano ritrovando, stasera autore di una prova mostruosa da MVP; la gara di Morgan, chirurgico in attacco e molto solido in difesa su Carsen Edwards questa sera e deleterio a Kaunas mercoledì; il primo tempo incisivo di capitan Belinelli rispetto alle difficoltà alla Zalgirio Arena; la prova attenta di Hackett, con bomba pesantissima, contro una collezione di inutili inseguimenti sul Baltico.

Le costanti sono delle due gare sono le prove di Cordinier che con trenta minuti di media a partita sta dando una continuità di rendimento a tutto tondo incredibile, isolamenti continui a parte; la crescita di Grazulis, che stasera ha anche infilato un paio di bombe importanti per aprire il campo.

Discorso a parte merita Alessandro Pajola: a Kaunas era diventato il quarto giocatore per presenze in maglia bianconera, questa sera, ha pure gettato il cuore oltre l’ostacolo giocando per lunghissimi minuti fasciato come Enrico Toti, però in società sembra non interessare a nessuno…ad una squadra che anche questa sera ha dovuto fare a meno di Zizic, Clyburn, Akele, e che ha dovuto schierare Rajon undicesima piaga d’Egitto Tucker non credo si possa chiedere di più.

Dall’arrivo di coach Ivanovic questi ragazzi si sono compattati, hanno battuto Baskonia in trasferta ed in casa, hanno sconfitto il Barcellona, vinto questa sera e, se Francisco non avesse imbroccato la gara della vita, forse sarebbero riusciti a compiere l’impresa anche mercoledì sera. Hanno cominciato a mordere in difesa lasciando spesso gli avversari sotto gli 80 punti: cosa devono fare di più?

Una nota dello scrivente: Bryant Dunston, lasciato partire a cuor leggero da chi di basket capisce poco, è un maestro, e ancora oggi, a 39 anni, spiega pallacanestro e potrebbe dare quei minuti che tanto servirebbero al suo coetaneo Belinelli per prendersi i suoi tiri.

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