LBF Techfind Serie A 3ª ritorno 2024-25: le top & flop della 14ª giornata della Serie A

Terza giornata di ritorno di questa serie A a 11 squadre ed allora eccoci qui come ogni lunedì a commentare le top & flop dell’ultimo turno

TOP

Medaglia d’oro – TINARA MOORE : semplicemente devastante, 31 punti e 11 rimbalzi segnando in ogni maniera contro Zahui e contro Derthona tutta, non proprio le ultime della pista. Prestazione che ha trascinato Geas ad un riscatto con la erre maiuscola in quel di Tortona appena 14 giorni dopo la tremenda delusione per la sconfitta nella partita che ha deciso l’accesso alle Final 4. 

Vittoria che vale tantissimo, ottenuta senza Gustavsson già in Polonia nella sua nuova squadra ( a proposito, si attende a ore l’annuncio della sostituta, una fresca ex del campionato italiano), senza la capitana Barberis ma senza soprattutto Gina Conti.

In più, Orsili sanguinante dopo pochi minuti ad uno zigomo e Makurat out per problemi alla schiena, ed allora lode alle superstiti (con Conte su tutte, anche da play) che si sono compattate ed hanno sfornato una grande vittoria. A dirla tutta avrei dovuto premiare tutto il Geas in questo top & flop

Medaglia d’argento – TAGLIAMENTO E ROUMY : un ex aequo, perché non so proprio decidermi tra Sara Roumy e Marzia Tagliamento, protagoniste delle vittorie delle proprie squadre. Ma non sono state vittorie banali, ma quei trionfi che possono segnare una stagione: la guardia ala brindisina ne ha messi 18 in un primo tempo spaziale, nel secondo è calata realizzativamente ma ha comunque contribuito alla grande nel colpaccio di Brixia al PalaSerradimigni. Per una Brixia che continua a ruotare le straniere due punti di platino con Sassari risucchiata nella lotta di quelle squadre che ballano tra gli ultimi posti playoff e playout.

Roumy invece ha trascinato la squadra del presidente Fermi alla vittoria a Battipaglia con una prova balistica mica male, 29 punti e 6 siluri da dietro l’arco che hanno fatto malissimo alle campane. Da notare poi che la francese è rimasta in campo 40 minuti filati, statistica d’altri tempi piuttosto inusuale ai tempi nostri in una squadra senza defezioni. 

Medaglia di bronzo – JUHASZ E SCALIA: nelle top & flop di oggi andiamo di premi a due teste ed allora citiamo Juhasz perché quando finisci una partita con 18 e 15 ma soprattutto con un dominio fin dal primo possesso (dopo 8 minuti sul tabellino c’era già 8 punti ed altrettanti rimbalzi…) raro da vedere in Serie A, specie contro un ottima squadra con due lunghe americane di un certo spessore. Dorka dopo un inizio non brillantissimo dato che il suo arrivo post finale WNBA andava gestito dal punto di vista fisico-atletico sta rimettendosi al passo delle compagne e si vede, perché già da qualche partita (di LBF o Eurolega senza distinzione) sta facendo il bello ed i cattivo tempo

La neo italiana della Magnolia invece ha messo lì un altra prova balistica degna di nota con 7 triple infilate su 10 dopo che nelle due partite precedenti erano state 6 e 5 due giornate fa. Fosse la rubrica Buone e cattive e non top & flop titolerei SCALIA REALE, che da l’idea di quante triple ormai segni abbastanza costantemente in una partita: ormai Sara si è adattata al nostro basket e sta diventando una grande arma in mano a Sabatelli. Sono curioso di vedere se Capobianco la riconvocherà in Nazionale per le partite di febbraio…..

Nota di merito – questa settimana si è particolarmente distinta Michela Pinardi, lei che ha minutaggio sempre ridotto e con pochissime licenze per prendersi tiri in attacco ha segnato due triple importantissime di fila che hanno propiziato un primo break bresciano, ma la sua partita è stata anche tanto altro.

Ad esempio una difesa forte su Taylor, la miglior realizzatrice del campionato, tenuta a un punto nel primo tempo. Quindi bene Michela, esempio di quanto sia bello constatare la crescita di ragazze giovani che speriamo siano in numero sempre maggiore nonostante lo slot della quarta straniera (che abolirei subito) abbia ridotto ancor più gli spazi per loro

FLOP

Maglia nera – O.Me.P.S: BATTIPAGLIA:  in questa giornata c’era un po’ l’imbarazzo della scelta per la maglia meno ambita della nostra rubrica. Ma se la Dinamo ha l’alibi della stanchezza per l’impegno europeo, San Martino è andata al PalaRomare contro la squadra capolista e più in forma insieme alla Magnolia, Alpo appunto ha ceduto le armi alle molisane disputando comunque buoni sprazzi di partita, il nome non può che uscire da Derthona o Battipaglia.

Le piemontesi hanno perso malamente contro Geas ma hanno dovuto fare a meno di Penna e Melchiori, due pezzi importanti del meccanismo di Cutugno. Poi la reazione d’orgoglio di Geas era preventivabile visto come era finita la partita di Coppa Italia. Quindi la maglia se la becca Battipaglia, che nello scontro diretto con Faenza non è quasi mai stata in partita ed ha subito oltremodo il gioco imposto dalla banda di Seletti.

Ma soprattutto ha subito la furia da dietro l’arco delle faentine che ha tirato con percentuali stratosferiche ed hanno scavato un solco mai più richiuso dalle ragazze di Lollo Serventi che ora devono prepararsi (dopo la proibitiva trasferta campobassana) ad un altra sfida diretta casalinga, quella con Brixia con in palio due punti che valgono 4

Bene ma non benissimo – segnalo qualche prestazione balistica non proprio da ricordare. Ad esempio Martina Spinelli che ha tirato 2/11 contro Campobasso, Silvia Pastrello invece ha sbagliato 6 dei 7 tiri presi (imitata da Giulia Natali con 5 errori e nemmeno un canestro) compreso l’ultimo che poteva dare l’overtime alla Dinamo, Ana Vojtulek 3/13 in casa contro Faenza, Bea Del Pero addirittura 1/10 da ex a Schio e sempre nella stessa partita classica giornata storta per, nientepopodimenoche, Kitjia Laksa che ha chiuso con 1/9 al tiro che l’hanno resa nervosa per tutto il tempo. 

Cristiano Garbin

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