BasketballCL #Round1 Top16 2024-25: E’ un No-game alle Canarie, Reggio Emilia è travolta da Tenerife e dall’infinito Marcelo Huertas
Una serata nettamente negativa in casa di una delle squadre più attrezzate del torneo e che ha dimostrato, in questo momento, di essere superiore: è così che inizia il cammino nella seconda fase della BCL della UnaHotels Reggio Emilia, annullata dall’intensità nelle due metà campo di Tenerife. La formazione spagnola è trascinata ancora una volta dal 41enne Marcelinho Huertas, semplicemente perfetto nella lettura offensiva del pick and roll per tutti i 40 minuti: il super veterano chiude con 27 punti e 7 assist, coadiuvato dai 22 punti con 8/9 dal campo di Kramer, e aiuta i padroni di casa a raggiungere il settimo successo su 7 incontri in questa competizione. Finisce 91-69.
Reggio resta a contatto nel primo quarto, viene staccata nel secondo e definitivamente allontanata nella ripresa: la squadra biancorossa non riesce mai a trovare un antidoto al pick and roll di Tenerife e alle penetrazioni degli spagnoli (complici le ottime spaziature della squadra isolana). I padroni di casa concludono con un 21/29 da dentro il pitturato che non lascia occasioni di replica.
Non bastano i rimbalzi di Gombauld e Faried e l’energia dalla panchina di un positivo Michele Vitali: almeno 3/5 dello starting five (Winston, Faye e Grant), oltre a Cheatham, non riescono mai a prendere ritmo nella metà campo offensiva e Reggio soccombe fino al -22 finale anche a causa delle 14 palle perse commesse. Ora urge resettare in vista del prossimo impegno casalingo in campionato contro Cremona: un incontro da non sbagliare.
Inizio di partita che ha favorito gli spagnoli, con le scorribande di Marcelino Huertas che trascinano i padroni di casa sul 13-6: si sblocca però Reggio Emilia grazie ai canestri di Winston e Vitali e allora si arriva a fine prima frazione con tanto equilibrio nel punteggio. Qualche difficoltà in più arriva nel secondo quarto, con gli ospiti che perdono troppi palloni e Tenerife bravissima ad allargare il campo e a punire con le penetrazioni o gli scarichi sul perimetro: il massimo vantaggio è raggiunto sul +9 (38-29), prima del riposo lungo sul punteggio di 42-34.
Ad inizio ripresa il vento che aveva iniziato a soffiare nella seconda frazione non cambia: la difesa di Tenerife tiene alla grande, Reggio Emilia si schianta contro il muro degli spagnoli e il pick and roll centrale di Huertas è irrisolvibile per la difesa biancorossa. Il parziale prosegue fino al massimo vantaggio del 57-39 del 25′ (parziale da 15-5): questa rimane più o meno la forbice tra le due squadre per tutta la seconda metà di gara. Reggio Emilia sembra non avere mai la forza per tornare in partita e la coppia Marcelino-Kramer tiene in scacco la difesa di Priftis: gli spagnoli flirtano con i 20 punti di vantaggio a fine terzo quarto (+19), raggiungendoli nell’ultima frazione quando ormai si entra nel garbage time. Tenerife raggiunge il +25 (87-62) e in seguito anche il +26 e le panchine delle due squadre si svuotano fino al 91-69 finale.
La Laguna Tenerife 91 – Pallacanestro Reggiana 69
Parziali: 23-21; 19-13; 26-17; 23-18
Progressione: 23-21; 42-34; 68-51
Le pagelle
Cassius Winston 5: in queste occasioni, su questi palcoscenici, da lui ci si aspetta molto di più. 5 punti, 5 assist, solo 6 tiri presi e 4 di valutazione: il plus minus è eloquente con un “antartico” -30. Serata nera.
Lorenzo Uglietti 6: il solito sforzo difensivo sempre al limite del fallo con una tripla segnata in attacco. Non poteva certo guidare lui la rimonta: gli avversari di oggi sono sembrati davvero fuori portata.
Jaylen Barford 6: inizio non molto fiammante ma alla lunga è l’unico a tirare fuori qualche coniglio dal cilindro nell’attacco di Reggio Emilia grazie alle sue soluzioni in step-back. Non una partita da incorniciare, ma in questo contesto si è visto di peggio: 15 punti, 6/13 dal campo, 9 di valutazione.
Jamar Smith 6-: 14 minuti abbondanti di sforzo difensivo e con un paio di squilli in attacco, forse troppo pochi considerando il talento e la sua importanza nella second unit. Chiude con 7 punti e 2/3 dal campo.
Sasha Grant 5: parte ancora in quintetto e, alla fine, resta ancora per poco tempo in campo. Oggi ancora più che in altre situazioni averlo sul parquet vuol dire avere quasi un giocatore in meno in attacco: prova a rendersi utile in altre cose ma chiude con un nero 0/4 dal campo.
Michele Vitali 6,5: positivo fin dal primo inizio in campo, gestendo bene i possessi che gli passano per le mani (11 punti con 3/5 da 3 punti e 3 assist) e mettendo in difesa la sua esperienza, pur commettendo alcuni errori. Comunque buone sensazioni.
Kwan Cheatham 5: altra partita abbastanza fantasmatica dell’ex Pesaro, che parte dalla panchina e con l’eccezione di una bella tripla nel primo quarto non riesce a dare una scossa ai suoi. Chiude con 2/8 dal campo e 5 rimbalzi in 23 minuti.
Stephane Gombauld 6,5: gioca ancora molti minuti da ala grande e, seppur con qualche difficoltà data dalle spaziature, si impegna per non farsi rimpiangere. Tante giocate di voglia e di energia: ci sono anche delle imprecisioni, è vero. Ma dà tutto per farsi valere sotto canestro e, seppur fuori ruolo, non fa rimpiangere uno (Cheatham) che invece dovrebbe occupare meglio quello slot: chiude con 14 punti, 6/8 dal campo (1/1 da 3), 6 rimbalzi e 18 di valutazione. Alcuni numeri sono frutto del garbage time, ma comunque una buona partita.
Kenneth Faried 5,5: prova a mettere tanta energia sotto canestro e da rollante nel pick and roll. Tira giù 8 rimbalzi, segna 4 punti e tiene in campo per 18 minuti tra alti e bassi, con qualche difficoltà nella metà campo difensiva.
Mouhamed Faye 5,5: un paio di canestri da sotto (chiude con 2/2)e qualche sporadico lampo ma alla fine il bilancio non è positivo. Pasticcia un po’ (chiude con 4 palle perse) e in generale non dà l’apporto sperato partendo dal quintetto. In BCL deve ancora ritrovare la sua miglior versione.
Sergio Bertazzi
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