Ladri in azione: razziato un quintale di fagioli di Lamon
Il saccheggio di un campo di fagioli di Lamon nella zona delle Montegge a Rasai fa scattare l’allarme nel Consorzio di tutela che sta avvisando tutti i soci di alzare il livello di attenzione per proteggere il prodotto che ormai è in fase di raccolta ed evidentemente fa gola ai malintenzionati.
A farne le spese è stata Camilla De Cet, titolare dell’azienda agricola Le Camille, socia da tre anni del consorzio, che ha deciso di coltivare a fagiolo una superficie di mille metri quadrati. A fianco un appezzamento più piccolo coltivato a mais e poi un recinto con alcune capre, allevate con altrettanta cura e amore.
«Ho curato quotidianamente il campo assicurandomi che tutto stesse procedendo per il meglio e in effetti le piante sono cresciute rigogliose», spiega Camilla De Cet. «Così, alcuni giorni fa, ho deciso fosse venuto il momento di iniziare la raccolta, ma quando mi sono addentrata nel campo ho visto che frasche erano state già depredate dai fagioli». La stima parla di circa un quintale di fagioli spariti per un valore di tra gli 800 e i 1.000 euro. La donna farà denuncia ai carabinieri.
Impossibile imputare la razzia agli animali: «Se i colpevoli fossero loro, sarebbe tutto il campo a recare i segni, mentre le frasche che sono più vicine alla strada e quindi in vista, non sono state toccate. Pensavo davvero di mettere in cascina un bel raccolto di prodotto fresco, ma alla fine ho raccolto solo cinque chili di fagioli. Sono amareggiata perché si cerca di portare avanti un’attività legata a mille fattori, a cominciare da quello meteorologico e poi ti ritrovi con qualcuno che approfitta del lavoro altrui per un guadagno ingiusto».
In questo caso, infatti, non si tratta della persona che preleva le badane necessarie per una minestra di fagioli, bensì di un prelievo corposo che rischia di pregiudicare il lavoro di un’estate.
«Ho invitato i soci ad aumentare i controlli, anche nelle ore notturne, presidiando i campi o piazzando fototrappole o installando delle recinzioni», afferma Tiziana Penco, presidente del Consorzio di tutela del fagiolo di Lamon Igp. «Quel campo ha una potenzialità per produrre alcuni quintali di fagiolo fresco e se raccogli cinque chili vuol dire che un ladro se n’è approfittato, probabilmente per vendere in proprio il prodotto. Sono molto dispiaciuta dell’accaduto».