Piazza Duomo e Lambioi. Il Comune di Belluno al lavoro sul nodo dei parcheggi
«No parking, no business», sentenziava Pippo Costanzo annunciando la chiusura, a fine anno, del negozio di abbigliamento in piazza delle Erbe. La crisi del commercio ha sicuramente ragioni profonde e differenziate, ma è altrettanto vero che avere dei posteggi vicini alle attività sarebbe un incentivo per i clienti a fare il classico giro a negozi.
I commercianti da tempo chiedono al Comune una soluzione per questo problema, e si stanno confrontando con l’amministrazione su diverse ipotesi di lavoro. Palazzo Rosso non chiude la porta, anzi: «C’è un tavolo aperto, non appena avremo i dati sui flussi di traffico valuteremo soluzioni», annuncia il sindaco Oscar De Pellegrin.
Varie le proposte, le principali sono la realizzazione di alcuni stalli veloci in piazza Duomo e una modifica del parcheggio di Lambioi, per incentivarne l’utilizzo (sul tavolo periodi di gratuità e riduzione tariffaria). Ma ogni decisione dovrà fare i conti anche con le esigenze di bilancio, perché i parcheggi a pagamento rappresentano una fonte importante di introiti per il Comune.
Più rotazione
Commercianti e Comune avevano condiviso un progetto, in primavera, che ha portato a cambiare gli orari della sosta in centro storico: massimo due ore, da piazza Piloni alle vie limitrofe del centro, per favorire la rotazione e quindi le presenze di eventuali clienti nei negozi.
«I primi feedback sono buoni», spiega il sindaco De Pellegrin. «Abbiamo condiviso questa sperimentazione con i commercianti, andando incontro ad una loro precisa richiesta. Monitoreremo la situazione, in autunno tireremo le somme ma direi che per il momento l’idea sembra funzionare».
Il nodo piazza Duomo
Resta da risolvere, però, il problema dei posteggi in tutta la parte bassa della città. «Servono stalli in più, a rotazione veloce, in piazza Duomo», spiega il presidente della Consulta Ascom, Christian Marchetti. «Una sosta di 45-60 minuti può aiutare a favorire gli acquisti nelle attività distribuite in quell’area».
Via Roma, dove Marchetti opera, è ben servita: a poca distanza ci sono piazza Piloni e piazza dei Martiri, dove i posteggi sono a rotazione e il giro c’è. «La parte bassa, invece, è di fatto servita solo dal parcheggio di Lambioi. Che è fondamentale, ma risponde alle esigenze di lavoratori e turisti, non del commercio».
Disegnare alcuni stalli in piazza Duomo permetterebbe, secondo Marchetti, anche di togliere le catene che sono state messe davanti alla Prefettura per evitare la sosta selvaggia: «Non danno un bel messaggio. Non piacciono a nessuno, sarebbe stato forse meglio mettere più fioriere, non le catene».
L’apertura del Comune
Il sindaco non vede impossibile creare più stalli in piazza Duomo. Ma prima di prendere una decisione attende di avere sul suo tavolo i dati dello studio sui flussi di traffico. Dovrebbero arrivare in settembre.
«Questi dati ci diranno le abitudini anche dei bellunesi, come si spostano, con quali mezzi, in quali orari, verso quali direzioni», spiega De Pellegrin. «Con quei dati in mano potremo valutare le varie ipotesi sulle quali si è discusso anche con i commercianti».
Lambioi
Che il parcheggio di Lambioi sia strategico è fuor di dubbio. Ma la scala mobile (illuminata e videosorvegliata) chiude alle 22.30 dalla domenica al giovedì. E sono molte le persone che non amano utilizzare la scala esterna in orario notturno.
«Finora nessuno mi ha segnalato la necessità di estendere l’orario di apertura della scala mobile, se arrivasse una richiesta di questo tipo di sicuro la valuteremmo», conclude il sindaco.
«Il parcheggio di Lambioi è molto utilizzato al mattino e nel primo pomeriggio, fino al 70% della capienza, ma la sera l’utilizzo scende al 20%. È sicuramente questione di abitudini, bisogna capire come far utilizzare di più quell’area di sosta. Magari si potrebbero mettere delle ore gratuite, o ridurre le tariffe. Tutte ipotesi, al momento, ci ragioneremo».