Influenza, via alla vaccinazione in provincia di Belluno, ma manca il siero per gli under 65
Medici di famiglia e farmacie pronte per l’avvio della campagna vaccinale contro l’influenza dedicata agli over 65 e ai fragili.
Quello che manca ad oggi, però, sono i vaccini dedicati agli under 65, quelli cioè che rientrano nelle categorie dei lavoratori pubblici o degli impieghi di pubblica sicurezza come i sanitari ospedalieri, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, i donatori di sangue, per i quali la somministrazione del siero è comunque gratuita non rientrando nelle categorie a rischio o fragili.
L’ordine previsto dalle strutture sanitarie non è andato a buon fine, per cui si dovrà attendere una settimana per avere a disposizione anche questo prodotto.
I medici di famiglia
La campagna vaccinale partirà lunedì 7 ottobre, di qualche settimana in anticipo rispetto alla passata stagione, e vedrà in prima linea non solo il dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 1 Dolomiti che ha previsto due giornate di vaccinazione di massa il 26 ottobre e il 9 novembre, ma anche i medici che operano sul territorio. Anzi saranno proprio loro i veri protagonisti.
E tutti hanno iniziato ad organizzarsi: chi ha deciso di mettere in campo una giornata dedicata alla somministrazione collettiva dei vaccini come farà la medicina di gruppo integrata di Cavarzano che il 18 ottobre nella sala parrocchiale sarà a disposizione dalla mattina al pomeriggio per questo, mentre altri medici che operano da soli fisseranno una giornata di accesso libero per l’iniezione.
«L’Ulss ci ha già distribuito i vaccini», precisano Luciano Bassi della medicina di Cavarzano e Gianluca Rossi con l’ambulatorio in via Feltre. «Noi siamo pronti e abbiamo avvisato i nostri pazienti. Dovremo però far sapere che per i vaccini agli under 65 si dovrà attendere ancora una settimana».
Insieme al siero contro l’influenza su richiesta si potrà anche somministrare anche quello contro il Covid. «L’Ulss ci ha indicato come obiettivo vaccinale minimo di superare il 40% dei pazienti, anche se la percentuale desiderabile dovrebbe superare il 60%», dicono i medici di famiglia. In effetti negli ultimi anni, l’adesione alla campagna non è stata proprio massiccia e ancora meno lo è stata quella contro il Covid.
«Anche se alcuni dei miei pazienti fragili mi hanno già chiesto di poter fare anche il vaccino contro il Coronavirus», dichiara Bassi.
Farmacie
Anche le farmacie come l’anno scorso scenderanno in campo per la campagna vaccinale. Ad oggi ancora i vaccini non sono stati distribuiti a quelle che hanno aderito (oltre una trentina), ma la consegna avverrà nei prossimi giorni.
«Noi attiveremo tutte le nostre sedi per vaccinare contro l’influenza», precisa Alberto Da Pian che guida la catena delle farmacie a marchio Dolomiti «e ci sarà anche quella di Mel appena inaugurata».
Anche la farmacia Chimenti di Belluno sarà attiva nella campagna a partire dalla settimana prossima. Ci sta pensando anche lo stesso presidente di Federfarma, Roberto Grubissa.
«Noi non l’abbiamo mai fatto, ma quest’anno ci stiamo pensando», precisa Grubissa che aggiunge: «Vorremo però che la nostra attività vaccinale non fosse solo di supporto, ma continuasse fino alla fine della campagna».
Chi non rientra nelle categorie destinatarie del vaccino gratuito, può acquistarselo nelle farmacie dove è già arrivato.