Gregorio Paltrinieri trascina la staffetta al bronzo

Paltrinieri trascina i compagni nella combattuta 4 x 1500 in acque libere Ma in 48 ore Greg deve disputare i 5 e 10 km: «È un programma assurdo»

BUDAPEST Oro, rabbia e bronzo. Gregorio Paltrinieri si conferma sempre di più vero maratoneta del nuoto mondiale, e ai campionati iridati di Budapest non smette di stupire: all'indomani dell'oro conquistato contro ogni pronostico dei bookies nei 1500 in vasca, si rituffa - stavolta in acque aperte - e con un' ultima frazione di grande spessore guida la staffetta azzurra 4x1500 al bronzo con uno sprint finale. E con la rabbia di un calendario che lo penalizza. Non è argento per il verdetto del fotofinish, ma non eè questo il motivo dello sfogo finale di 'Greg'.

«Domani (oggi, ndr) ho i 5000, poi mercoledì i 10000. Il programma è assurdo - dice chiaro il fondista di Carpi - hanno messo i 1500 attaccati alle prove di fondo. Così pongono gli atleti nelle condizioni di dover scegliere o nuotare male. Devono cambiare per tutelare gli atleti e garantire lo spettacolo». Un'amarezza che non rovina la gioia per il risultato di ieri. Nelle acque del lago Balaton Ginevra Taddeucci, Giulia Gabbrielleschi, Domenico Acerenza e Gregorio Paltrinieri sono terzi nella staffetta del fondo, per la prima volta nuotata sulla distanza dei 6 chilometri. «E' stata dura - ha raccontato Gregorio -. Poi mi sono trovato in una situazione complicata perché ero schiacciato da Wellbrock e Rasovszky e non avevo spazio per divincolarmi. Comunque è arrivata una medaglia e siamo tutti soddisfatti».

Oggi tutti e quattro di nuovo in acqua per la 5 km: Paltrinieri e Acerenza dalle 9, Gabrielleschi e Taddeucci dalle 12. Le possibilità di aumentare il medagliere, da record per il nuoto in vasca, ci sono tutte». Intanto nei tuffi Lorenzo Marsaglia e Giovanni Tocci hanno chiuso al sesto posto la finale del sincro 3 metri. L'oro va ai cinesi Yuan Cao e Zongyuan Wang.