Guerra Russia-Ucraina, il primo cargo di grano lascia il porto occupato di Berdiansk. Londra: “Ritirarsi prima di essere accerchiati”. Putin alla Nato: “Risponderemo al dispiegamento di truppe” Estonia: “Sorpresa in arrivo per Svezia e Finlandia”
Il Papa: «Attacco barbaro a Kremenchuk». Nuovo allarme Usa sulle armi nucleari: «Mosca potrebbe usarle». Pechino protesta per le sanzioni Usa a 5 aziende cinesi. Zelensky: «Contro di noi 2811 missili»
I giorni di guerra in Ucraina sono 126 e secondo la Casa Bianca (ma non solo) la fine non è prevista in breve tempo, anzi per Washington «il conflitto potrebbe durare fino al 2023». Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è arrivato ieri al summit della Nato di Madrid. Gli Usa, nel quadro del nuovo modulo forze appena deciso, promettono maggiori effettivi per la sicurezza dell'Europa, con ulteriori dispiegamenti anche in Italia. «Putin - ha detto - puntava al modello Finlandia per l'Europa e invece ottiene il modello Nato». Ovvero l'allargamento del blocco con l'ingresso di Helsinki e Stoccolma, che sono diventati ufficialmente Paesi "invitati" a far parte del club. A tal riguardo, il presidente russo ha commentato in maniera distensiva: «L’ingresso di Helsinki e Stoccolma nella Nato non è per la Russia un problema, possono fare ciò che vogliono. Ma risponderemo allo stesso modo se verranno dispiegate delle truppe in Finlandia e Svezia».
E se per Papa Francesco quello «a Kremenchuk è un attacco barbaro», Zelensky ha contato i raid sull’Ucraina: «Contro di noi 2811 missili».
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Diretta ora per ora
11.20 – Estonia: «Sorpresa russa in arrivo»
Il presidente russo, Vladimir Putin, starebbe preparando «qualche tipo di sorpresa» contro Svezia e Finlandia dopo il via libera della Nato alla loro candidatura. E' la convinzione manifestata dalla premier estone, Kaja Kallas, al suo arrivo all'Ifema per la giornata conclusiva del vertice Nato di Madrid. Kallas ha affermato di non aspettarsi un attacco convenzionale bensì «attacchi informatici» o «attacchi ibridi».
11.09 – Intelligence britannica: «Ritirarsi prima di essere accerchiati è la strategia chiave di Kiev»
«La capacità delle forze uLcraine di continuare a combattere, ritirando le truppe prima che vengano accerchiate continuerà a essere un fattore chiave nell'esito della guerra». Lo scrive su Twitter l'intelligence britannica, aggiungendo che «le forze ucraine continuano a mantenere le loro posizioni nella città di Lyschansk dopo il loro ritiro da Sieverdonetsk, mentre quelle russe continuano a tentare l'accerchiamento di direzione Popasna, cercando di evitare l'attraversamento del fiume Siverskyi Donets». E «i combattimenti di terra sono concentrati attorno alla raffineria di petrolio di Lyschansk, Dieci chilometri a sud-ovest del centro città. A livello operativo, le forze russe continuano a compiere progressi limitati mentre tentano di accerchiare i difensori ucraini nell'oblast di Donetsk settentrionale tramite avanzamenti da Izium».
10.18 – Kiev: “I russi hanno bombardato consapevolmente il centro commerciale”
Il Servizio di sicurezza dell'Ucraina sta raccogliendo numerose prove che l'esercito russo ha bombardato consapevolmente il centro commerciale di Kremenchuk, commettendo in questo modo un crimine di guerra. Lo ha affermato il capo del Servizio Ivan Bakanov, secondo cui, scrive su Telegram, i missili che hanno colpito il centro commerciale sono stati lanciati della regione di Kursk, in Russia. «Gli occupanti - scrive - hanno colpito consapevolmente il centro commerciale, dove c'erano molti visitatori. Le altre versioni dei fatti sono invenzioni propagandistiche confutate dai fatti». Quanto al bombardamento dell'impianto, che i russi avevano dichiarato di voler colpire, il Servizio di sicurezza ha sottolineato che «non c'erano magazzini con equipaggiamento militare», ma solo una fabbrica di betonaggio. Secondo la logica degli occupanti, il pericolo per loro sono gli scaffali dei supermercati e persino gli impianti di miscelazione dell'asfalto. «L'esercito russo è un luogo di ritrovo per i terroristi che saranno puniti per i loro crimini. Tutte le prove sono ora accuratamente documentate», ha detto Bakanov.
09.30 – Sanchez al vertice Nato: “Le ambizioni di Putin non si fermeranno all’Ucraina”
«Le ambizioni espansioniste di Putin non si fermeranno all'Ucraina. Riguardano anche le repubbliche baltiche, Polonia, Lituania e altri Paesi che stanno bussando alle porte della Nato». Lo ha dichiarato il premier spagnolo, Pedro Sanchez, in conferenza stampa all'inizio dell'ultimo giorno del vertice Nato di Madrid. «Se la Finlandia e la Svezia aderiscono alla Nato non è per animo espansionista ma perché desiderano difendersi da una minaccia reale, ovvero la Russia guidata da Putin», ha proseguito Sanchez, «se non agiamo a difesa dell'Ucraina, il costo e il prezzo che pagheremmo nel presente e nel futuro sarebbe molto maggiore».
09.00 – Gli ucraini mantengono la posizione a Lysychansk
Le forze ucraine continuano a mantenere le loro posizioni nella città di Lysychansk (est) dopo la loro ritirata da Severodonetsk, mentre quelle russe proseguono l'accerchiamento strisciante da Popasna - una trentina di km a sud - evitando così di attraversare di nuovo il fiume Siverskyi Donets, che divide Lysychansk da Severodonetsk: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Secondo il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, attualmente i combattimenti sul terreno sono concentrati nella zona della raffineria di Lysychansk, a circa 10 chilometri a sudovest dal centro della città. A livello operativo, prosegue l'intelligence, le forze russe continuano a segnare progressi limitati mentre cerano di accerchiare i difensori ucraini nel nord della regione di Donetsk avanzando da Izium.
08.55 – Il primo cargo con cereali lascia il porto occupato di Berdiansk
Ha lasciato il porto ucraino di Berdyansk, occupato dalle truppe di Mosca, una prima nave carica di 7.000 tonnellate di grano e protetta dalla marina russa. Lo hanno reso noto le autorità installate da Mosca in loco. «Dopo diversi mesi di fermo, una prima nave mercantile ha lasciato il porto commerciale di Berdiansk: 7.000 tonnellate di grano sono in partenza per i Paesi amici», ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione filo-russa nella regione, Evgeny Balitsky. Berdiansk è una città portuale nell'Oblast di Zaporizhzhia, nell'Ucraina sudorientale, sulla costa settentrionale del Mar di Azov.
08.40 – Continuano senza tregua i bombardamenti su Lysychansk
L'esercito russo continua a concentrare la sua offensiva sulle sacche di resistenza che ancora permangono nella città di Lysychansk, l'ultima enclave che consentirebbe a Mosca di controllare la regione di Lugansk, nell'Est del Paese. Lo afferma l'ultimo rapporto dello Stato maggiore delle forze armate ucraine pubblicato sulla sua pagina Facebook. Secondo la fonte, «le truppe russe stanno effettuando un'offensiva vicino a Verkhniokamyanka e operazioni di assalto nell'area della raffineria di petrolio di Lysychansk, dove la battaglia continua». I russi sono costantemente all'offensiva. Non c'è tregua. Viene bombardato assolutamente tutto", ha confermato il governatore ucraino del Lugansk, Sergiy Gaidai.
07.52 – Interrotti di nuovo i collegamenti di sicurezza con la centrale di Zaporizhzhya
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica «ha di nuovo perso la connessione remota con i suoi sistemi di sorveglianza dei dispositivi di sicurezza installati nella centrale nucleare di Zaporizhzhya, in Ucraina. Ciò sottolinea la necessità che l'Aiea visiti la struttura nel prossimo futuro», ha detto il direttore generale dell'agenzia, Rafael Grossi.
07.30 – Putin: “Il nostro obiettivo è liberare il Donbass”
Gli obiettivi dell'«operazione militare speciale in Ucraina» sono, secondo Vladimir Putin, liberare il Donbass, difendere i residenti della regione, e creare le condizioni che garantiranno la sicurezza della Russia. Il presidente russo, al termine della sua visita ad Ashgabat, dove si è recato per il Vertice del Mar Caspio, ha ribadito che l'operazione prosegue «in modo calmo e cadenzato, le forze militari avanzano e raggiungono i punti di destinazione assegnati loro come obiettivo». Quindi «tutto procede come pianificato. Non c'è alcun bisogno di fissare una data per il completamento dell'operazione. Non parlo mai di questo, dal momento che così è la vita reale, non va bene confinarla in scadenze», ha aggiunto, citato dall'agenzia Tass, salvo poi precisare che tale data «è legata all'intensità delle operazioni di combattimento, che a loro volta sono legate alle vittime potenziali». La cosa più importante a cui pensare «è proteggere la vita dei nostri ragazzi laggiù», ha concluso Putin.
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03.15 – Amnesty: il bombardamento del teatro di Mariupol crimine guerra
La distruzione del teatro di Mariupol, avvenuta a metà marzo, dove avevano trovato rifugio centinaia di cittadini ucraini, va classificata come «crimine di guerra» commesso dalle forze armate russe. Lo riporta Amnesty International in un rapporto. Il testo ipotizza anche che il numero di vittime possa essere inferiore a quanto inizialmente creduto. Amnesty ha parlato con dozzine di sopravvissuti e testimoni del bombardamento del 16 marzo e ha raccolto prove tra cui foto, video e immagini satellitari. L'analisi dell'impatto dei missili sul teatro ha suggerito una detonazione di 400-800 kg di esplosivo. Per questo Amnesty ha affermato che probabilmente si è trattato di due bombe da 500 chili.
01.55 – Guardian: Gazprom aumenterà le forniture di gas verso Kaliningrad
Gazprom aumenterà le forniture di gas verso l'exclave baltica di Kaliningrad. Lo afferma, riferisce il Guardian, il governatore regionale Anton Alikhanov dopo un incontro con il vice primo ministro russo Alexander Novak. I due hanno discusso del rafforzamento della sicurezza energetica della regione russa che confina con Polonia e Lituania. Nelle scorse settimane le autorità lituane hanno imposto il divieto di transito attraverso il loro territorio verso Kaliningrad di merci soggette a sanzioni da parte della Ue. Due giorni fa il Parlamento lituano ha approvato una legge che vieta l'importazione di gas russo. Il testo autorizza tuttavia l'utilizzo delle infrastrutture del Paese da parte dei fornitori russi che trasportano gas verso Kaliningrad.
01.10 – Dagli Usa una nuova tranche di aiuti economici da 1,3 miliardi di dollari a Kiev
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha annunciato il trasferimento di 1,3 miliardi di dollari in aiuti economici all'Ucraina. La somma fa parte di un sostegno da 7,5 miliardi di dollari promesso a maggio a Kiev dal governo di Jeo Biden. «Con questa assistenza economica, riaffermiamo il nostro forte impegno nei confronti del popolo ucraino mentre si difende dall'aggressione di Putin e lavora per sostenere la propria economia», afferma il segretario al Tesoro Janet Yellen. Lo stanziamento di 1,3 miliardi verrà trasferito al governo ucraino tramite la Banca Mondiale e fa parte di un volume di aiuti economici di 7,5 miliardi di dollari provenienti dagli Stati Uniti nell'ambito di un vasto credito di emergenza firmato dal presidente Joe Biden.
01.00 – Putin: risponderemo in caso di truppe Nato in Finlandia e Svezia
La Russia risponderà allo stesso modo se la Nato dispiegherà truppe e infrastrutture in Finlandia e Svezia dopo che si saranno unite all'alleanza militare guidata dagli Stati Uniti, ha affermato il presidente Vladimir Putin. «Svezia e Finlandia vogliono unirsi alla Nato? Che lo facciano», ha ribadito Putin - citato dal Guardian - alla tv di Stato russa sottolineando però come «devono capire che prima non c'era alcuna minaccia, mentre ora se i contingenti militari e le infrastrutture saranno dispiegati lì dovremo rispondere in modo simile e creare eguali minacce per i territori da cui vengono minacce nei nostri confronti». Putin ha detto poi che sarà inevitabile che le relazioni di Mosca con Helsinki e Stoccolma si inaspriranno a causa della loro adesione alla Nato. «Tra noi è andato tutto bene, ma ora potrebbero esserci delle tensioni. Di certo ci saranno: è inevitabile se c'è una minaccia per noi», ha affermato il presidente russo.
00.20 – Putin su Kremenchuk: “La Russia non colpisce obiettivi civili”
L'esercito russo non colpisce obiettivi civili, a Kremenchuk «non c'è alcun attacco terroristico». Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, secondo Ria Novosti. «Il nostro esercito non attacca nessun sito di infrastrutture civili. Abbiamo tutte le capacità di sapere cosa si trova dove», ha detto Putin in una conferenza stampa nella capitale del Turkmenistan, Ashgabat. «Nessuno tra noi spara così, a caso. Normalmente viene fatto sulla base dei dati dell'intelligence sugli obiettivi» e con «armi ad alta precisione», ha sottolineato, e «sono convinto che questa volta tutto sia stato fatto in questo modo esatto».
00.05 – Londra aumenta massicciamente gli aiuti a Kiev: un altro miliardo di sterline
Il Regno Unito stanzierà un altro miliardo di sterline per l'assistenza militare all'Ucraina. Lo ha reso noto l'ufficio del premier Boris Johnson. Il governo britannico ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari, che includerà sistemi di difesa antiaerea e droni. Questo nuovo pacchetto, annunciato durante il vertice della Nato a Madrid, porterà l'aiuto totale concesso a Kiev dall'invasione russa del 24 febbraio a 2,3 miliardi di sterline, ha precisato l'ufficio del primo ministro. L'aiuto comprende «sofisticati sistemi di difesa aerea, velivoli senza pilota, nuove e innovative apparecchiature di guerra elettronica e migliaia di pezzi di materiale vitale per i soldati ucraini», aggiunge la dichiarazione. Sarà un «primo passo», si legge nella nota, che consentirà all'Ucraina di andare oltre la sua «coraggiosa difesa» contro l'invasione per «organizzare operazioni offensive» al fine di riconquistare il territorio.
00.00 – Gli 007 Usa: “Possibile che la Russia usi armi nucleari”
Col prolungarsi della guerra in Ucraina è possibile che la Russia usi le armi nucleari. Lo ha detto la numero uno dell'intelligence Usa, Avril Haines, intervenendo ad una conferenza del dipartimento del Commercio. Per l'intelligence americana dopo quattro mesi di conflitto, Mosca ci metterà anni a ricostruire le sue forze. E «in questo lasso di tempo è possibile che le forze di Vladimir Putin facciano affidamento su altri mezzi come i cyberattacchi, i ricatti energetici o le armi nucleari per cercare di gestire e proiettare potere e influenza a livello globale», ha spiegato la numero uno dell'intelligence. Haines ha affermato che a questo punto del conflitto le agenzie di intelligence Usa vedono tre possibili scenari: il più probabile è quello in cui il conflitto si protrae e le forze russe continuino a compiere piccoli progressi senza sfondare. Il secondo che le forze di Mosca riescano a prevalere, il terzo che l'Ucraina stabilizzi le linee del fronte ottenendo piccoli guadagni. La priorità di Putin adesso, ha spiegato ancora la numero uno dell'intelligence americana, è «progredire nel Donbass e sconfiggere le forze ucraine, un'operazione che secondo Mosca porterà al crollo della resistenza interna».