Smotrich chiede a Netanyahu di annettere la Cisgiordania se l’Aia dichiarerà illegali le colonie israeliane
Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, estremista di destra, ha invitato il primo ministro Netanyahu ad annettere la Cisgiordania
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Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, estremista di destra, ha invitato il primo ministro Netanyahu ad annettere la Cisgiordania occupata se la Corte internazionale di giustizia (ICJ) deciderà questa settimana che gli insediamenti israeliani sono illegali.
Smotrich ha detto ai giornalisti: “nessuno sposterà il popolo di Israele dalla sua terra”.
Si prevede che venerdì la Corte Suprema delle Nazioni Unite emetterà una sentenza non vincolante sulle conseguenze legali dell’occupazione israeliana dei territori palestinesi.
“Chiedo al primo ministro Benjamin Netanyahu che, se la Corte internazionale di giustizia dell’Aia dovesse decidere che l’impresa di insediamenti è illegale, risponda con una decisione storica che applichi la sovranità ai territori della madrepatria”, ha affermato Smotrich.
Il ministro di estrema destra ha anche promesso di “contrastare la creazione di uno Stato palestinese attraverso massicce costruzioni, regolamentando gli insediamenti, costruendo strade e altre misure sul campo” – tutte azioni illegali secondo il diritto internazionale.
Cinquantadue paesi hanno presentato argomentazioni all’ICJ, nota anche come Corte mondiale, sulle conseguenze legali delle azioni di Israele nei territori occupati a febbraio, dopo che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite aveva chiesto nel 2022 un parere consultivo.
Il mese scorso, il governo di ultra-nazionalista e di estrema destra di Israele ha approvato piani per migliaia di nuove unità abitative nella Cisgiordania occupata e ha conferito a Smotrich ampi poteri per accelerare la costruzione di insediamenti illegali, aggirando le misure in vigore da 27 anni.
Il partito Likud di Netanyahu si è anche impegnato a “promuovere e sviluppare gli insediamenti in tutte le parti della terra di Israele – in Galilea, Negev, alture di Golan, Giudea e Samaria” – i nomi biblici della Cisgiordania occupata.
Hamas, che governa Gaza dal 2007, ha affermato che la mossa non farebbe altro che aumentare le tensioni nella regione, mentre Fatah ha avvertito che “i coloni verranno rimossi dalla Cisgiordania come sono stati rimossi dalla Striscia di Gaza”.
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